Non solo operai impegnati nelle fabbriche che stanno scomparendo dal territorio. In piazza a Firenze, per il concentramento toscano dei Sindacati di Base, anche studenti ed impiegati pubblici.
In occasione dello sciopero generale indetto da USB - Orsa – Unicobas, un corteo di circa 1.500 lavoratori aperto dallo striscione "LICENZIARE RENZI – DIFENDERE IL LAVORO", ha attraversato il centro della città. Il corteo si è snodato attraverso le strade del centro storico per sfilare sotto il palazzo della presidenza regionale: "Che da sempre - commenta USB - in perfetta sintonia con le politiche renziane, si prodiga con proposte sperimentali per la distruzione della sanità pubblica, del trasporto pubblico, e nell’attivare politiche che favoriscono il precariato e la cessione in appalto dei servizi, senza nessun controllo sulle condizioni di lavoro e salariali dei lavoratori, considerati solo dei numeri, senza diritti né dignità".
Autisti e lavoratori dell'aeroportuale, infermieri, impiegati pubblici, lavoratori dell'acquedotto, del commercio, della scuola, precari e dipendenti di cooperative tutti insieme per dire "Basta alle politiche violentemente antipopolari del governo Renzi, a Firenze da tempo ben noto come Pinocchio".
La manifestazione si è conclusa in piazza San Firenze, sede dell’ex Palazzo di Giustizia, con l’auspicio che "Tutti insieme, studenti, lavoratori stabili e precari, disoccupati, pensionati, si possa costruire un forte fronte di opposizione sociale per riportare equità, solidarietà e giustizia in questo paese così disastrato".
Lo sciopero generale ha prodotto manifestazioni in tutta Italia contro il Jobs Act e le modifiche dettate dal Governo al sistema del Lavoro. USB ha recentemente dichiarato di costituire una forza lavoro numericamente inferiore rispetto ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, ma dotata di una "autonomia decisionale" che le imprime "una spinta dal basso".Alcuni disagi sono stati segnalati in giornata lungo le tratte ferroviarie e su alcuni voli in cartellone al Vespucci di Firenze.La mancanza storica di un fronte comune: questa è la pecca spesso attribuita alle formazioni sindacali italiane che si sono divise anche sulla Manifestazione prevista a Roma il 25 ottobre. Angeletti, segretario Uil, proprio da Firenze ha lanciato accuse pesanti verso i suoi colleghi "politicanti" che per contrastare Matteo Renzi si troverebbero invece a "recitare la parte che lui ci ha assegnato".