Dopo le polemiche l'Azienda sanitaria ha esaminato il caso del giornalista aretino, ritenendo infine che la procedura si sia svolta in maniera corretta.
“Apprendiamo che Scanzi è dotato di poteri sovrannaturali. I cittadini toscani hanno enormi difficoltà a vaccinarsi, con tantissimi ultra 80enni che ancora non sono riusciti a farlo. Ma lui dice di essersi non solo già iscritto ad una lista di riserve di cui i cittadini ignorano l’esistenza, ma addirittura di essersi già vaccinato. Vogliamo sapere chi nella sanità toscana ha consentito a Scanzi di venire a conoscenza della lista, di iscriversi e vaccinarsi. Per questo presenteremo un’interrogazione parlamentare mirata a far luce su questa penosa vicenda. E il gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana chiederà l’accesso agli atti ufficiali. È grave che, mentre i soggetti più fragili siano abbandonati a loro stessi, la sanità toscana pensi a a predisporre una corsia preferenziale per l’amico Scanzi”. Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.
“Prendendo spunto dall’ormai noto caso del giornalista Scanzi -affermano Elisa Montemagni ed Marco Casucci, Consiglieri regionali della Lega-pensiamo sia, dunque, doveroso conoscere, tramite un’apposita interrogazione, quali siano le metodologie adottate riguardo alla macchina organizzativa vaccinale in Toscana.” “Vogliamo-proseguono i Consiglieri-informazioni chiare e trasparenti per sgombrare ogni dubbio riguardo alla vicenda che ha coinvolto il professionista aretino; è un caso isolato, comunque da chiarire, oppure vi sono state altre situazioni similari?” “Pare, infatti-precisano gli esponenti leghisti-che lo stesso giornalista fosse stato inserito in una lista ufficiosa, quindi non accessibile a tutti.”
“Insomma-sottolineano i rappresentanti della Lega-c’è stata una falla nel sistema vaccinale? Questi fantomatici elenchi ufficiosi sono una consuetudine a livello regionale, oppure tale pratica è stata utilizzata esclusivamente ad Arezzo?”
“Il tema vaccinazioni -concludono Elisa Montemagni e Marco Casucci- è di prioritaria importanza e quindi riteniamo fondamentale l’uso di modalità certe e non derogabili per non consentire che si creino cittadini di Serie A e di Serie B….” “Non avevamo bisogno -aggiunge Marco Landi, anch’egli Consigliere regionale della Lega- del caso Scanzi per capire che c’era un caos nel modello di gestione delle dosi avanzate. Una nostra mozione è stata inspiegabilmente bocciata dalla maggioranza perché, a loro dire le liste di riserva c’erano. Quattro giorni dopo la Sanità regionale ha annunciato che sarebbero state varate. Oggi scopriamo che sono verbali. Dove sta, dunque, la verità?”