Firenze, 20 luglio 2023- La nave Geo Barents è arrivata ieri sera a Carrara e oggi a Livorno. Nonostante la richiesta della Regione Toscana di far scendere donne, minori e soggetti fragili nello scalo apuano, ben 73 minori - alcuni dei quali anche molto piccoli - ed altre persone fragili sono stati lasciati a bordo per altre 6 ore di navigazione. Medici Senza Frontiere ha denunciato questa situazione e sottolineato di aver informato le autorità dello stato di salute dei migranti a bordo.
Le assessore regionali alla Protezione civile Monia Monni e al sociale Serena Spinelli concordano con la protesta di Medici Senza Frontiere e ricordano che “come Regione Toscana abbiamo prima chiesto di non dividere in due lo sbarco dei migranti della Geo Barents, poi di far scendere a Carrara donne, bambini e fragili perché per la Protezione civile regionale sarebbe stato possibile allestire soltanto in un porto le strutture della Cross, del Meyer e delle associazioni necessarie per l’assistenza sanitaria, pediatrica e per le procedure anti-tratta.
Questo non è avvenuto: minori e persone in condizioni di fragilità sono state lasciate a bordo in condizioni difficili. Si viola la dignità delle persone a bordo, che dopo un viaggio devastante sono state lasciate per altre lunghe ore sotto il sole a Carrara per assistere allo sbarco di parte dei passeggeri, poi fatte di nuovo navigare per 6 ore per coprire un tratto di pochi km. Non è questo il modo di gestire gli sbarchi”.
“Si gioca sulla pelle delle persone – aggiungono le l’assessore - e si fiacca il sistema di assistenza dei nostri servizi sociali e sanitari territoriali e di protezione civile. Noi ci mettiamo a disposizione ma dobbiamo lavorare insieme per trovare il modo migliore possibile di gestire gli sbarchi. Ringraziamo anche questa volta i nostri volontari, gli operatori sociosanitari e della Protezione civile, ma non possiamo permettere che vengano spremuti fino allo sfinimento”.
“Questa organizzazione è disumana ed inefficiente. Il sistema di Protezione Civile non può fornire assistenza adeguata per 2 giorni consecutivi – aggiungono Monni e Spinelli – Abbiamo finito i lavori dello sbarco a Carrara questa mattina alle 7, avevamo chiesto che almeno tutte le situazioni più delicate fossero sbarcate lì e questo non è avvenuto. I sopravvissuti sono in condizioni critiche ed hanno bisogno di supporto immediato, non di essere spostati come pacchi, senza logica e senza umanità.
A Carrara una giovane donna incinta di qualche settimana ha abortito alla Marmo Fiere, un'altra ha dovuto essere ricoverata per una gravidanza extra uterina e in tanti presentano evidenti segni di torture e sono sotto shock. Il Governo deve smettere di improvvisare nella gestione dei migranti. Il sistema dell’accoglienza è allo stremo, non ci sono più posti e non è stato rifinanziato con nuove risorse. Non basta proclamare uno stato di ‘emergenza’, crediamo che sia il momento di finirla con i proclami e di mettersi ad un tavolo a cercare insieme le soluzioni perché gli arrivi stanno aumentando, non solo via mare, e noi non vediamo né una risposta né una prospettiva”.
“È incomprensibile umanamente e organizzativamente costringere i sopravvissuti a viaggi più lunghi, sbarchi multipli e nuovi trasferimenti in pullman, magari a Taranto o Brindisi – concludono - Inoltre non possiamo solo parcheggiare queste persone, lasciando che l’accoglienza sia condotta ormai dagli albergatori e non dalle associazioni del terzo settore. Bisogna lavorare seriamente per l'inclusione, altrimenti consegnamo queste persone all’invisibilità, con l'esigenza di mettere insieme il pranzo con la cena e quindi possibili prede della criminalità e l'unico modo per farlo è strutturare un'accoglienza dignitosa, non questo pasticcio a cui stiamo assistendo. E’ una filiera che va interrotta. Il Governo deve smetterla di fare propaganda sulla pelle degli ultimi e scaricare tutto sulle spalle di Regioni e Comuni, deve offrire soluzioni”.
“La vicenda che vede protagonista la nave Geo Barents di MSF costretta ad un inutile pendolarismo tra i porti di Marina di Carrara e Livorno per sbarcare i 346 migranti - aggiungendo sofferenza a sofferenza – mostra, in questa vicenda, tutta la insensibilità di parte delle nostre Istituzioni. Costringendo questa nave a inutili trasferimenti e soste si impedisce, ancora una volta, la sua attività di soccorso e salvataggio.” Così Rosa Barone, Presidente del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti Sociali, in merito alla vicenda della Geo Barents.
“La comunità degli Assistenti sociali della Toscana – dice ancora Barone – ricorda l’imprescindibile esigenza di mostrare la massima attenzione a tutela della vita e della salute delle persone, in particolare dei soggetti vulnerabili e dei minori: è assolutamente fuori da ogni logica che un numero consistente di questi ultimi siano ancora costretti a bordo della Geo Barents.” Barone sottolinea poi che “i migranti sono prima di tutto persone: ad essi va garantita protezione, tutela della vita e della salute.
Così come serve siano garantite le condizioni di una adeguata accoglienza, aspetto, quest’ultimo, che impatta sul sistema dei servizi socio sanitari che deve essere messo in grado di garantire adeguati livelli di assistenza e cura”. “E’ indispensabile superare le logiche emergenziali e varare un Piano nazionale di Accoglienza che affronti il problema in stretta collaborazione tra il Governo e gli altri livelli istituzionali territoriali coinvolti ed in grado anche di prevedere un piano adeguato di risorse per gli Enti locali”