"Questa mattina abbiamo ascoltato in audizione i vertici di SAS e quelli dell'Amministrazione collegati alla fase emergenziale annunciata dal Sindaco. Siamo preoccupati, ma almeno abbiamo ottenuto alcune risposte, che forse il Sindaco avrebbe fatto bene a riferire in Consiglio, risparmiandosi qualche litania sulle vie delle Città". Così i consiglieri di SPC Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, che proseguono: "Intanto siamo di fronte a un doppio binario parallelo. Al Direttore Generale sono state richieste le dimissioni ma non è dato capire se e quando le darà.
Nel frattempo l'attività ordinaria, tolta quella dei "vigilini", prosegue come prima. La gestione dei permessi per entrare in ZTL e la ricognizione dei dati sulle soste fermi al 2007. Oggi in audizione ci è sembrato di essere di fronte a due SAS. Una gestione commissariata tesa a una proposta da fare entro sei mesi, che non esclude nessuna ipotesi, neppure quello di un suo accorpamento. Abbiamo chiesto la tutela dei livelli occupazionali, per tutto il personale che svolge comunque il suo lavoro onestamente tutti i giorni.
Speriamo venga accolta pienamente la nostra posizione, che ci sembra essere potenzialmente condivisa dalla Giunta. Chi "comanda" quindi oggi in SAS? C'è di fatto una grande confusione, il che non è esattamente rassicurante all'indomani di uno scandalo. Anche perché nel frattempo pare che nessuna responsabilità venga messa in carico alla dirigenza, salvo timide richieste di dimissioni senza riscontro.
Un'altra domanda rimane senza risposta e potrà ottenere risposta solo se ci sarà la volontà di ripensare complessivamente al sistema. Perché se tutte le norme sono state rispettate e stando alla legge niente di più poteva essere fatto, come l'attività ordinaria di controllo ha potuto permettere che avvenisse quanto è uscito poche settimane fa sulla stampa? La questione - concludono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - non riguarda solo SAS ma tutte le partecipate. Il Consiglio comunale merita di essere investito complessivamente, senza limitarsi ad ascoltare sporadicamente il Sindaco in aula e vedere delegato tutto a Giunta e incarichi fiduciari".
“In Commissione controllo ci aspettavamo di ricevere le dimissioni del presidente di Sas Stefano Agresti e del direttore generale Cristiano Rebecchi. Dimissioni che non sono arrivate. Sono persone inadeguate – attacca il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini a nome di tutto il gruppo della Lega Salvini Firenze – perché nel corso dell'audizione hanno detto che non si sono accorti di nulla! Nel peggiore dei casi fanno parte anche loro di quel sistema e che attiene all'enorme questione morale sulla quale non si vuol fare luce.
Anche il sindaco ha provato a chiedere le dimissioni di presidente e direttore generale, senza riuscirci. Anche oggi ribadiamo – continua Emanuele Cocollini a nome della Lega – la medesima richiesta: si dimetta il sindaco!
E' sempre più evidente che coloro che operavano all’interno della SaS e attorno ad essa, si sono vantati di aver fatto favori, usando riguardi o togliendo multe, a persone del partito del sindaco. Qualcuno faceva questo servizio e per gli operatori della SaS esistevano due categorie di cittadini: quelli iscritti al PD, che andavano trattati con i guanti, e tutti gli altri che potevano essere tranquillamente raggirati, minacciati, taglieggiati e derubati”