Firenze – Il progetto del Biotecnopolo di Siena e del centro nazionale antipandemico ad esso connesso sono al momento bloccati. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, rispondendo in aula mercoledì corso a un’interrogazione a riguardo presentata dalla consigliera Anna Paris (Pd).
“Siamo davanti a una fase di stallo e di incertezza per il futuro – ha detto Bezzini –. Serve un chiarimento perché si tratta di un progetto strategico non solo per la Toscana, ma per tutto il Paese, e in questo senso la preoccupazione espressa dalla consigliera Paris è da me sicuramente condivisa”.
Come hanno ricordato Bezzini e Paris il Governo precedente ha deciso di far partire, nell’ambito del Biotecnopolo, il Centro nazionale contro le pandemie, con investimenti previsti di oltre 300 milioni per allocare l’hub. Questo anche alla luce del rilievo internazionale “delle esperienze in campo scientifico e della ricerca sul territorio senese”. Ma, ha rilevato Paris nella sua interrogazione, da mesi si assiste a uno stallo dovuto “anche alla scelta del Governo di modificare la composizione del Consiglio di amministrazione e di nominare un nuovo presidente del Biotecnopolo”.
Per questo la consigliera ha interrogato la Giunta per sapere “quali azioni intenda intraprendere per sollecitare l’intervento del Governo e dei ministeri competenti, allo scopo di risolvere quanto prima la fase di stallo che il progetto di sviluppo della Fondazione Biotecnopolo di Siena sta attraversando” e, in particolare, se non ritenga opportuno attivarsi per conoscere “le motivazioni che sottendono ai rallentamenti nell’attuazione del progetto ormai fermo da più di un anno”, “le auspicate azioni per avviare l’operatività della Fondazione, nella consapevolezza del ruolo strategico che riveste per il futuro della città di Siena e del nostro paese”, “l’entità delle risorse già stanziare nonché l’ammontare degli investimenti previsti per i prossimi anni”.
Bezzini ha spiegato che, dopo l’atto costitutivo della Fondazione Biotecnopolo e la nomina degli organi “Il nuovo Governo ha deciso, con un meccanismo di spoil system, di cambiare il presidente e alcuni componenti del cda”. Da allora tutto è fermo. “Anzi, un intervento del sindaco di Siena fa prefigurare che il governo abbia in carniere cambiamenti di linea rispetto alla missione e alla prospettive della struttura”. Con il risultato, ha concluso Bezzini, “che non c’è alcuna attività concretizzata, né logistica, né organizzativa né di ricerca”. L’assessore ha chiesto informazioni al presidente del Biotecnopolo, e al momento è riuscito solo in questi giorni a fissare un prossimo appuntamento, in cui spera di avere qualche dato in più.
Anna Paris si è detta “sconcertata” dal fatto che non si riescano ad avere risposte dal livello nazionale “sul futuro di una struttura strategica per tutta l’Italia, non solo per la Toscana”. “Così rischiamo di mandare in fumo 300 milioni di investimenti – ha concluso –. È una vergogna”.
“Dati alla mano abbiamo voluto dimostrare che il Pd sta solo facendo una sterile e falsa propaganda sugli interventi del Governo Meloni in sanità. Nel 2024 dovrebbero arrivare circa 1 miliardo e mezzo in più in Toscana rispetto al 2019, cioè l’ultimo anno prima della pandemia Covid. Senza le risorse in più stanziate dall’esecutivo Meloni, rispetto a quanto era stato previsto dai Governi Conte e Draghi, a quest’ora la Toscana sarebbe già commissariata.Soltanto quando Giorgia Meloni è andata al Governo il Pd ha proposto di agganciare la spesa sanitaria al Pil. Nel giugno 2022 si sono conclusi gli Stati Generali della Salute e la maggioranza ha presentato il documento conclusivo in cui non c’era traccia della proposta che fa oggi il Pd. Nel documento, invece, veniva chiesto che il Fondo Sanitario Nazionale venisse gradualmente aumentato, cosa che sta facendo Palazzo Chigi.
Nessun Governo della storia repubblicana ha investito in sanità quanto il Governo Meloni. Con l’ultima manovra il Governo Meloni ha portato il fondo sanitario nazionale a 136 miliardi di euro, aumentandolo di 22 miliardi rispetto al 2019. Il Ministro Schillaci ha provveduto ad aumentare gli stipendi dei medici e sta cercando nuove risorse per sostenere la nostra sanità. E il Pd cosa fa? Diffonde falsità sulle cifre investite in sanità dal Governo Meloni” è quanto dichiarato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci.
“In Toscana abbiamo assistito a qualcosa di paradossale – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli durante la conferenza stampa – Giani e Bezzini hanno iniziato a chiedere più fondi per la sanità toscana al Governo Meloni la mattina del 25 settembre 2022, quando ancora il nuovo Esecutivo non esisteva. Poi è partita la litania dei tagli in sanità che oggi abbiamo smentito in modo incontrovertibile. Ci chiediamo quale sarà il prossimo tormentone che dovranno inventarsi Giani e Bezzini per andare contro al Governo Meloni”.
La campagna del Pd toscano per una sanità pubblica più forte e finanziata adeguatamente entra nei consigli comunali. Un ordine del giorno sul tema è stato presentato al Comune di Sesto Fiorentino dal gruppo consiliare del Partito Democratico con il sostegno degli altri partiti di maggioranza, trovando l’approvazione in Consiglio comunale.
L’iniziativa fa parte della campagna “La salute prima di tutto”, che prevede anche una raccolta di firme on line sulla piattaforma Change.org e nei banchetti allestiti sul territorio.
Il testo dell’Ordine del giorno, come quello della petizione, riprende i punti della proposta di legge al Parlamento nazionale presentata dal Partito Democratico in Regione Toscana. Tre le richieste principali al Governo: aumentare le risorse del Fondo sanitario nazionale per portarlo almeno al 7,5% del PIL; rimuovere il tetto di spesa per il personale sanitario per procedere a un piano straordinario di assunzioni; assicurare la realizzazione di Case e Ospedali di Comunità, presidi di sanità territoriale previsti dal Pnrr e recentemente accantonati dall’esecutivo nazionale.
“Solo un adeguato finanziamento del sistema sanitario, che riporti l'Italia nella media europea, unitamente ad un grande e urgente piano di assunzioni e un rafforzamento della sanità territoriale potranno garantire quei principi di uguaglianza, equità e universalità su cui si basa il nostro SSN che permettono a tutte le cittadine i cittadini di accedere alle cure indipendentemente dalle loro condizioni economiche e sociali” ha dichiarato la Capogruppo del PD Sesto Ilaria Armeni.
“Le scelte del governo Meloni in tema di sanità pubblica sono scellerate, senza investimenti sulla sanità pubblica il sistema rischia il tracollo, favorendo il privato e aumentando le diseguaglianze. Anche a Sesto Fiorentino Lega e FdI con il loro voto contrario in Consiglio comunale hanno dimostrato di non credere alla salute come questione prioritaria. Come PD su questo tema continueremo a mobilitarci senza retrocedere di un passo” ha dichiarato il Segretario Pd Sesto Lorenzo Zambini.