Un’area di 40 metri quadrati, all’interno della sede in via Baccio Bandinelli 84 A, per il ristoro e il riparo dei ciclofattorini fiorentini, che potranno anche usare uno spazio attrezzato per le piccole autoriparazioni, godere del servizio bici sostitutiva e di uno sconto del 10% su tutto il listino. E’ quanto prevede la convenzione siglata tra la Camera del lavoro e la Cooperativa Ulisse, cooperativa sociale che tra i vari progetti di reinserimento lavorativo da anni mette in condizione i detenuti del carcere di Sollicciano di riparare le due-ruote rotte della depositeria comunale per poi rivenderle. La convenzione prevede le stesse opportunità, a parte l’uso dello spazio attrezzato per le piccole autoriparazioni, anche per per gli iscritti Cgil. Tutti i servizi sono usufruibili nella sede della ciclo-officina di via Bandinelli dalle 14 alle 18, dal lunedì al venerdì.
A Firenze, il Nidil Cgil si sta occupando della tutela individuale di decine di ciclofattorini: per alcuni di loro, quelli che avevano un co.co.co, sono state seguire le pratiche per l’ottenimento dell’ammortizzatore sociale Discoll (tuttavia, per alcuni casi sono in partenza ricorsi a causa di problemi tecnici dovuti alle procedure Inps). Un problema che molti riders hanno poi è sul non corretto pagamento dei loro onorari, spesso per errori delle piattaforme online su cui dovrebbero avvenire: in questi casi, oltre che senza diritti, si scoprono anche senza possibilità di riuscire a interloquire con qualcuno, in una giungla di call center e indirizzi mail che non rispondono.
Anche qui interviene il Nidil Cgil, attraverso la tutela sindacale e legale. Sui riders, a livello nazionale, il Nidil Cgil Firenze sta incalzando il governo affinché riconvochi il tavolo sulla vertenza: l’obiettivo del sindacato è che si applichi a tutti i ciclofattorini la sentenza di Torino, che riconosce loro gli stessi diritti di lavoratori dipendenti.
Paola Galgani (segretaria generale Cgil Firenze) spiega: “Abbiamo fortemente lavorato per questa convenzione con la Cooperativa Ulisse, che ci parla di recupero di oggetti come le bici e di recupero, attraverso il lavoro, di persone come i detenuti. Le bici ci riportano alla vertenza dei ciclofattorini, che rappresentano una delle nuove frontiere del lavoro: a loro, oltre che sulla tutela sindacale, vogliamo dare risposte in termini di assistenza materiale, visto che molte aziende non la fanno”.
Gianni Autorino (Coooperativa Ulisse): “I ciclofattorini nella ‘catena alimentare’ del lavoro stanno in fondo, noi normalmente lavoriamo con chi sta in fondo nella società, combattendo gli stigma dello svantaggio, e ci è sembrato naturale avere un occhio di riguardo verso chi lavora in condizioni di disagio”.
Aldo Iacona (Nidil Cgil Firenze): “Con questa iniziativa, in attesa di riscontri dai tavoli vertenziali sui rider, proviamo a dare risposte concrete ai bisogni della condizione materiale dei ciclofattorini”.
Ruben Zappoli (ciclofattorino): “Questa convenzione dà a noi rider la possibilità di usare spazi in caso di precipitazioni e di autoripararci la bici, oltre ad offrire una opportunità in più per fare comunità in vista delle sfide comuni per migliorare le nostre condizioni”.