In Toscana sono 1.148.566 i casi di positività al Coronavirus, 1.103 in più rispetto a ieri (265 confermati con tampone molecolare e 838 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.109.256 (96,6% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 1.461 tamponi molecolari e 8.698 tamponi antigenici rapidi, di questi il 10,9% è risultato positivo. Sono invece 1.789 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 61,7% è risultato positivo.
Gli attualmente positivi sono oggi 29.234, -1,7% rispetto a ieri. I ricoverati sono 319 (23 in meno rispetto a ieri), di cui 17 in terapia intensiva (1 in più). Purtroppo, oggi si registrano 3 nuovi decessi: un uomo e 2 donne con un'età media di 79 anni.Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.L'età media dei 1.103 nuovi positivi odierni è di 47 anni circa (15% ha meno di 20 anni, 16% tra 20 e 39 anni, 30% tra 40 e 59 anni, 29% tra 60 e 79 anni, 10% ha 80 anni o più).Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (265 confermati con tampone molecolare e 838 da test rapido antigenico).
Sono 319.181 i casi complessivi ad oggi a Firenze (328 in più rispetto a ieri), 78.804 a Prato (60 in più), 92.000 a Pistoia (48 in più), 56.401 a Massa Carrara (56 in più), 120.458 a Lucca (129 in più), 131.933 a Pisa (126 in più), 102.054 a Livorno (91 in più), 104.746 ad Arezzo (91 in più), 81.023 a Siena (85 in più), 61.411 a Grosseto (89 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.Sono 453 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 385 nella Nord Ovest, 265 nella Sud est.La Toscana si trova al 8° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 31.102 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 29.298 x100.000, dato di ieri).
Le province di notifica con il tasso più alto sono Firenze con 31.968 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 31.697, Pisa con 31.564, la più bassa Grosseto con 28.190.
Complessivamente, 28.915 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (479 in meno rispetto a ieri, meno 1,6%).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 319 (23 in meno rispetto a ieri, meno 6,7%), 17 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri, più 6,3%).
Le persone complessivamente guarite sono 1.109.256 (1.602 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 1.109.256 (1.602 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.Oggi si registrano 3 nuovi decessi: un uomo e 2 donne, con un'età media di 79 anni.Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono 1 a Pisa e 2 a Livorno.Sono 10.076 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 3.170 a Firenze, 834 a Prato, 902 a Pistoia, 654 a Massa Carrara, 945 a Lucca, 1.114 a Pisa, 740 a Livorno, 656 ad Arezzo, 534 a Siena, 388 a Grosseto, 139 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 272,9 x100.000 residenti contro il 281 x100.000 della media italiana (10° regione).
Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (344,5 x100.000), Firenze (317,5 x100.000) e Prato (314,4 x100.000), il più basso a Grosseto (178,1 x100.000).
I pazienti positivi al Covid asintomatici o paucisintomatici, non a rischio evolutivo della malattia, possono essere ricoverati in apposite "bolle Covid" all’interno di un reparto non Covid dove è trattata la patologia prevalente. I vantaggi sono duplici: garantire i massimi livelli di assistenza sotto il profilo del rischio infettivo e, al tempo stesso, dal punto di vista clinico-assistenziale nella cura della patologia di base.
Una soluzione, questa, già attiva in alcuni ospedali e ora estesa su tutto il territorio toscano, secondo quanto indicato nelle nuove “Linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi asintomatici o paucisintomatici”, approvate dalla giunta regionale nella seduta del 23 maggio, in seguito a proposta di delibera dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
“L’obiettivo è coniugare massima qualità delle cure e sicurezza, garantendo la miglior presa in carico possibile del paziente e la piena ripresa delle attività non Covid - spiega l’assessore Bezzini -. Queste linee di indirizzo rispondono alle esigenze del nuovo quadro di contrasto al Covid, che va gestito con la massima attenzione e in sinergia con la cura di tutte le altre patologie. Le nuove disposizioni nascono dalla necessità di assistere questo tipo di pazienti, ricoverati per altre patologie, che presentano un decorso benigno e con minore contagiosità”.
Il riscontro di un tampone positivo in un paziente asintomatico che accede in pronto soccorso, così come in un paziente ricoverato in area non Covid, è una evenienza non completamente eliminabile. Inoltre, se si considera la copertura vaccinale nella popolazione generale e negli operatori sanitari, oggi ci sono le condizioni, per gestire gli asintomatici o i paucisintomatici nel reparto dove la malattia, per la quale vengono ricoverati, può essere curata nel miglior modo possibile.
Dall’analisi dei dati di accesso, questo tipo di situazione si determina soprattutto quando il paziente arriva in ospedale in condizioni di urgenza-emergenza a causa di patologie tempo dipendenti (come infarto acuto del miocardio, ictus), traumi e fratture, e in condizioni di urgenza medica (insufficienza renale acuta, sepsi, infezione delle vie urinarie, scompenso cardiaco…) o chirurgica (addome acuto, pancreatite, colecistite, appendicite…).
Da qui la necessità di individuare questi pazienti in modo adeguato per una corretta gestione della patologia di base nel reparto di afferenza specialistica, tenendo sotto controllo, con un costante monitoraggio, un eventuale rischio infettivo attraverso l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali adeguati, di appositi farmaci antivirali e di spazi dedicati.
La gestione di pazienti con concomitante positivizzazione asintomatica/paucisintomatica per Sars-CoV-2 in reparto specialistico non Covid è già attiva all’interno del percorso nascita e per l’assistenza in servizio psichiatrico di diagnosi e cura, ambiti nei quali sono già in essere procedure specifiche per la gestione di casi analoghi, con precedente individuazione di locali idonei per l’isolamento respiratorio e da contatto e con l’utilizzo delle necessarie precauzioni assistenziali.
Il documento fornisce, inoltre, alle aziende sanitarie indicazioni sulle caratteristiche dei pazienti e dei locali, sulla sicurezza degli operatori sanitari, sull’accesso dei pazienti positivi paucisintomatici ai reparti specialistici e sullo spostamento dei pazienti all’interno dell’ospedale.
Le nuove linee di indirizzo sono state condivise tra i settori regionali Qualità dei servizi e reti cliniche, Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro (per gli aspetti relativi alla salute e sicurezza degli operatori) e il Centro gestione rischio clinico e sicurezza del paziente (per quanto riguarda la sicurezza del paziente).