Secondo il sondaggio Eurobarometro il terrorismo e l'immigrazione sono i problemi principali per i cittadini europei, preoccupando rispettivamente il 32% e il 45% della popolazione.
Per quanto riguarda l'immigrazione, secondo l'ISTAT, nel 2015 è raddoppiata la richiesta di asili politici, interessando principalmente la Germania, che ha ricevuto il 35% delle richieste, seguita da Ungheria, Svezia e Austria, mentre l'Italia ha ricevuto solamente il 7% delle richieste pervenute in tutta l'Unione Europea.
Nello specifico, in Italia è possibile notare che la richiesta di asili e motivi umanitari è notevolmente aumentata negli ultimi anni e nel 2014 è arrivata a rappresentare il 19% del totale dei nuovi ingressi. La peculiarità di questi fenomeni sta nel fatto che viene rilevato principalmente un flusso migratorio di soli uomini, rispetto a coloro che entrano in Italia per motivi di studio, di famiglia o di lavoro. La maggior parte degli individui che arrivano in Italia per richiesta di asilo e motivi umanitari sono provenienti da Mali, Nigeria,Gambia, Pakistan, Senegal, Bangladesh, Afghanistan, Somalia, Ghana, Eritrea.
Essi, dopo l'arrivo nel territorio italiano, non sono distribuiti omogeneamente nelle regioni, ma vengono stanziati principalmente in Sicilia e nel Lazio. Nel 2015 in Italia si è verificato un aumento del 32% rispetto all'anno precedente: delle richieste di asilo che sono state presentate, 29.548 hanno avuto un esito positivo (41%), mentre il restante delle domande è stato respinto. Per quanto riguarda l'anno 2016, alla fine di Ottobre sono state presentate 97.000 domande, di cui è possibile notare sempre una netta maggioranza di uomini (83.732); i richiedenti asilo in questo caso provengono principalmente da Nigeria e Pakistan.
Dopo aver esplorato il quadro europeo e nazionale, è utile guardare anche ad un livello regionale: in Toscana i richiedenti asilo nel 2016 sono stati più di 11.000 persone. Essi vengono accolti con un sistema di accoglienza diffusa, ovvero senza il sistema delle tendopoli; al contrario, sono suddivisi nei diversi comuni al fine di facilitare l'integrazione. Ogni provincia, in base al numero di abitanti, accoglie i richiedenti asilo nelle strutture adatte o negli Sprar (i centri di seconda accoglienza): Firenze è la città che ne ospita il numero maggiore essendo la provincia più popolosa, Grosseto quella che ne ospita di meno. Inoltre dal mese di Luglio è possibile anche ospitare i profughi in famiglia: ovviamente non tutti potranno godere di questo privilegio. Avranno la priorità coloro che sono in Italia già da almeno sei mesi, che abbiamo un buon grado di autonomia e una conoscenza minima della lingua italiana.
In Toscana ci sono ancora 54 comuni che ancora non ospitano nessun richiedente asilo; questo significa che ci sono le possibilità per gestire nuove persone che scappano dalla guerra o dalla fame, offrendo loro una sistemazione dignitosa e senza rompere gli equilibri di nessuna comunità, grande o piccola che sia. E' doveroso ricordarsi che essi non sono solamente un costo, ma potranno diventare una grande risorsa.