Firenze, 05 sep 22 - "Il video che si sta diffondendo in queste ore è grave, soprattutto per un centrodestra incapace di votare a favore di una giornata di ricordo dello sterminio nazifascista di Rom e Sinti" denunciano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune e Luigi Casamento, consigliere al Quartiere 3- Fare propaganda elettorale sulla pelle di chi è vittima di odio e pregiudizio sociale qualifica un modo di fare politica indecente. Farlo strizzando l'occhio alle pagine più oscure della storia del nazi-fascismo europeo è anticostituzionale.
Alessio Di Giulio, capogruppo della Lega al Quartiere 3 di Firenze, deve dare le dimissioni. Se pensava di essere simpatico, è chiaro che ha un senso dell'umorismo perverso. Se era serio, sarebbe meglio che provasse a capire cosa vuol dire morire, sparire, non esistere più. Ci sono tante guerre nel mondo, anche vicino al Paese. Provi a levarsi gli occhiali da sole e magari vedrà che la vita va oltre i confini della propaganda di Salvini, oltre i social, oltre i like, oltre l'odio di cui si nutre una politica pericolosa, da non sottovalutare.
Acquista una luce inquietante il fatto che solo Partito Democratico e Lista Nardella abbiano condiviso il percorso che ha portato - con la partecipazione del nostro gruppo consiliare - all'istituzione di una giornata per la commemorazione del Porrajmos, lo sterminio nazifascista di Rom e Sinti, che si tiene ogni anno a Firenze (e in cui in effetti non abbiamo mai visto un esponente del centrodestra). Non c'è sottovalutazione possibile. Il capogruppo della Lega al Quartiere 3 deve dare le dimissioni e il suo partito, la sua coalizione, devono prendere le distanze. Ci sono valori e principi su cui a parole si dice che tutte e tutti concordiamo. Se si dimostra che così non è, occorre riconoscerlo e agire di conseguenza".
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"Il video provocatorio nei confronti di una donna caricato da Alessio Di Giulio, capogruppo leghista del Quartiere 3 di Firenze, è grave e richiede una chiara e netta presa di posizione da parte del suo partito e delle istituzioni locali e nazionali." Così in una nota Yana Ehm, deputata di ManifestA e candidata con Unione Popolare. "E’ inaccettabile l’idea che una figura istituzionale del capoluogo toscano inviti a votare Lega con la promessa di espellere una persona qualunque, etichettandola per la sua appartenenza, culturale e sociale! Ma non c’è da stupirsi.
D’altronde è la stessa Lega che solo qualche mese fa, in consiglio comunale a Firenze, votò contro l'istituzione della giornata a ricordo del Porrajmos, lo sterminio nazifascista di Rom e Sinti", - prosegue la Ehm – “alimentare odio dimenticando la storia non è mai una buona soluzione. Riprendere senza permesso una persona per la strada con chiaro intento denigratorio e razzista è un atteggiamento vigliacco di chi non ha alcun rispetto per la vita umana." "Non si chiama buonismo, ma sussulto di civiltà! Le dimissioni immediate di Alessio Di Giulio dal Consiglio e dal suo partito sarebbero il minimo." Continua Ehm.
“Chiedo infine al Partito Democratico di non fare propaganda elettorale (sul voto utile), ma di unirsi alla voce dei gruppi consiliari della città di Firenze e chiedere uniti la richiesta di dimissioni del consigliere. Il centrodestra batta un colpo e prenda immediatamente le distanze da questi atteggiamenti beceri e vigliacchi." Conclude la deputata.
Atti vandalici a Valibona
Nei giorni scorsi sono apparse delle scritte offensive e minacciose sui muri esterni del Memoriale e della Foresteria.
“Oltre alla gravità del gesto, da condannare – dichiara il Sindaco di Calenzano – si aggiunge l’amarezza per il luogo in cui sono state fatte. Si tratta di un luogo caro ai calenzanesi e simbolico per i valori democratici su cui si fonda la nostra Costituzione, dove si è svolta la prima battaglia della Resistenza in Toscana. Proprio in questi giorni sono in corso le iniziative legate al 78° anniversario della Liberazione di Calenzano e la risposta migliore ad atti di questo genere è la memoria, riaffermando quei valori di democrazia, tolleranza e rispetto delle idee altrui. Il prossimo sabato al Memoriale ci sarà un incontro con un professore incentrato sulla battaglia di Valibona e sono sicuro che la conoscenza della storia e la consapevolezza dei nostri valori sia il miglior antidoto contro l’ignoranza”.
“Qui per testimoniare la nostra Memoria, qui perché la storia non si ripeta, mai più”. Lo dichiara Raffaella Bonsangue, candidata capolista per la Camera dei Deputati per Forza Italia nel collegio plurinominale di Pisa, Empolese e Firenze (P03), stamani a San Rossore per le commemorazioni in ricordo delle leggi razziali, firmate nel Parco di San Rossore. Era il 5 settembre del 1938 quando proprio a San Rossore il re Vittorio Emanuele firmò le ignobili leggi razziali.
Un provvedimento che escluse le persone di religione ebraica dalle scuole e dalle università, e che fu seguito negli anni successivi dalla deportazione in massa ai campi di concentramento. “Sono passati 84 anni, e mai come oggi c’è bisogno di mantenere viva la Memoria”, dice Bonsangue.“Anche per questo, come amministratrice, ho già cercato nel mio piccolo di dare un contributo. Esattamente un anno fa, il 5 settembre 2021, come vicesindaco di Pisa - ricorda l’esponente di Forza Italia - ho inaugurato un piazzale ad Anna Frank, un simbolo internazionalmente riconosciuto: si tratta della rotatoria tra viale delle Cascine e l’Aurelia.
Una scelta non casuale, perché è proprio la strada di accesso per San Rossore, dove avvenne la firma della vergogna. La Toscana non dimentica”."Come donna e come rappresentante delle istituzioni rinnovo quindi l’impegno a rafforzare la memoria, anche attraverso iniziative pubbliche e specifici seminari nelle scuole, perché le nuove generazioni facciano tesoro dei moniti della Storia e non si ripetano gli stessi errori”, conclude Raffaella Bonsangue.