Minuti di alta tensione nella tarda serata di ieri per un giovane studente straniero che, di ritorno da un pomeriggio di studi dalla zona universitaria di San Donato, rientrava a casa. Proprio lungo via di Novoli, all’altezza della fermata della tramvia, il giovane studente, mentre camminava, veniva improvvisamente colpito alle spalle da qualcuno: due giovani in pochi attimi si appropriano dell’ombrello e tentano di sottrargli il telefono cellulare che lo studente aveva tra le mani.
La seconda azione si concretizza in un solo tentativo: lo studente infatti riesce prontamente ad allontanarsi e i due giovani si allontanano con il “magro bottino”. La vittima non demorde e allerta i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze che, giunti in pochi attimi sul posto, apprendono in pochi attimi quanto accaduto e si fanno descrivere i ragazzi allo scopo di mettersi sulle loro tracce. Pochi minuti dopo la dettagliata descrizione fornita dalla vittima ha permesso ai militari di individuare e identificare uno degli autori della rapina: un minore extracomunitario di anni 15.
Nessuna traccia dell’ombrello ma gli elementi che riconducono la responsabilità del reato al minore sono così forti da convincere i militari a procedere all’arresto del minore in flagranza di reato. Il minore è così stato arrestato e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria Minorile del capoluogo toscano lo stesso è stato tradotto presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Firenze.
Indagini lampo della Polizia di Stato sulla rapina a mano armata - di trincetto - avvenuta tre settimane fa alle Poste di via Torcicoda: nei giorni scorsi, la Squadra Mobile di Firenze ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un fiorentino di 48 anni. L’uomo, già noto alle forze di polizia e che ora si trova a Sollicciano, è indagato con l’accusa di rapina pluriaggravata.
L’episodio, ricostruito minuziosamente anche attraverso la videosorveglianza dei locali teatro della vicenda, è avvenuto nel primo pomeriggio dello scorso primo febbraio: una persona, con cappuccio calzato e volto travisato, una volta all’interno dell’ufficio postale nel quartiere dell’Isolotto, ha oltrepassato le casse con in mano un trincetto e intimato ai dipendenti di consegnargli il denaro. Secondo quanto emerso, il rapinatore si sarebbe poi dato alla fuga con in tasca un bottino di oltre un migliaio d’euro.
Gli investigatori di via Zara hanno immediatamente passato sotto la lente di ingrandimento anche ogni singolo fotogramma delle telecamere cittadine, riuscendo in brevissimo tempo a ricostruire il percorso verosimilmente fatto proprio dalla stessa persona incappucciata. Quest’ultima, dopo il colpo, avrebbe raggiunto un’utilitaria parcheggiata in zona e una volta salito a bordo si sarebbe definitivamente allontanata dal cosiddetto luogo del delitto.
Partendo proprio da questo dettaglio i Falchi della Squadra Mobile sono risaliti all’indagato, riuscendo anche ad incrociare tutta una serie di accertamenti tecnici che, sulla base di quanto ipotizzato, collocherebbero lo stesso uomo proprio sulla scena al centro dell’inchiesta. All’esito dei riscontri investigativi evidenziati dalla Squadra Mobile, la Procura della Repubblica del capoluogo toscano ha quindi richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Firenze, la custodia cautelare in carcere nei confronti del 48enne.