Le minacce di Vladimir Putin sugli F-16 potrebbero scatenare una guerra con la NATO. Le dichiarazioni del presidente russo, secondo cui i caccia F-16 sono obiettivi legittimi per Mosca – anche su campi d’aviazione di Paesi terzi – rappresentano un’escalation della retorica russa che potrebbe portare a una guerra.
“Gli ultimi avvenimenti sullo scenario russo-ucraino, con la paventata escalation dopo l’attentato a Mosca, confermano, se mai ce ne fosse bisogno, la necessità che l’Europa si doti quanto prima di una difesa comune e di una diplomazia all’altezza delle sfide. Non è possibile vedere che sul nostro territorio tutti abbiano voce in capitolo e l’UE solo una voce flebile, a causa delle sue divisioni. È tempo di superarle se non si vuole ritornare ad essere una semplice somma di stati ognuno con i propri interessi, non in grado di incidere e di fare sentire le proprie ragioni”, lo afferma Rosa Maria Di Giorgi, ex vicepresidente del senato, candidata alle prossime elezioni Europee per Italia Viva nel collegio Italia Centrale.
“Alle minacce di Putin risponde Biden, ed è giusto, ma l’Europa dov’è? Appare sempre più schiacciata tra le superpotenze mondiali e divisa nel proprio cortile. Una situazione pericolosissima peraltro, considerato che i confini dell’Unione sono a diretto contatto con la Russia” prosegue Di Giorgi, che conclude: “Fedele al dettato della Costituzione, credo che la guerra vada sempre ripudiata, e in tutti i modi serva lavorare per costruire la pace, ma per fare questo serve avere una visione e una strategia che al momento in Europa, purtroppo, sembrano mancare. Per questo noi di IV siamo per un cambio radicale dell’attuale leadership che non si è dimostrata in grado di costruire quell’unione politica necessaria se si vuole essere all’altezza delle sfide sul campo”.
Un’approfondita e mirata analisi della situazione della sicurezza nel territorio metropolitano di Firenze, alla luce dei recenti fatti di terrorismo verificatisi a Mosca, è stata svolta ieri nel corso della riunione di coordinamento delle forze di polizia in Prefettura secondo le direttive impartite dal Ministero dell’Interno.
E’ stato, prima di tutto, convenuto che, al momento, a Firenze e provincia non sono registrati segnali di possibili criticità. Quindi niente allarmismi, ma costante confronto, in sede di riunioni di appositi gruppi di lavoro istituiti per l’occasione e successive analisi in riunioni di coordinamento delle forze di polizia per garantire una globale attività di controllo e prevenzione.
E’ in corso un rigoroso ed attento lavoro, peraltro già avviato all’esito della riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica del 21 marzo scorso, per garantire il sereno svolgimento dei riti pasquali e delle giornate di festività che vedono Firenze quale meta turistica preferita da milioni di visitatori.
E’ stata disposta l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio e di vigilanza presso gli obiettivi sensibili. Anche per l’aeroporto di Firenze sono state disposte intensificazioni con particolare riguardo al perimetro esterno.
La Stazione Santa Maria Novella, come l’aeroporto, è stata oggetto di particolare attenzione. A tale proposito nel corso della riunione, alla quale, oltre ai vertici delle Forze di Polizia e della Polizia Ferroviaria, hanno partecipato anche rappresentanti dell’Esercito responsabili di “Strade Sicure”, è stato confermato, a partire dal 5 aprile prossimo, l’incremento della presenza di militari, così come disposto dal Ministero dell’Interno.
Per lo scalo ferroviario, accanto alle aliquote di militari già operativi all’interno della Stazione con il coordinamento della Polizia ferroviaria, verranno aggiunte ulteriori pattuglie, che, secondo le direttive impartite dal Ministro dell’Interno, saranno impiegate, unitamente al personale della Polizia di Stato, nelle aree adiacenti alla Stazione, recentemente oggetto di particolare attenzione in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e destinataria di mirati servizi.