Procedono i lavori per la nuova casa di comunità di Reggello

Partito il cantiere: sarà uno degli Hub della zona fiorentina sudest. Investimento da oltre tre milioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2025 19:27
Procedono i lavori per la nuova casa di comunità di Reggello

La nuova casa di comunità di Reggello prende forma: la palazzina di due piani nel centro del paese, tra piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa e via della Seccheta, entro dicembre potrebbe essere pronta.

All’interno, in un edificio completamento nuovo e accessibile che potrà essere utilizzato da tutti in modo sicuro e autonomo, opereranno i medici di medicina generale, che non abbandoneranno gli ambulatori nelle tredici frazioni di un territorio, vasto come quello di Reggello, che può essere considerato a tutti gli effetti un comune diffuso: venticinque medici, compresi Rignano sull’Arno e Figline, che lavoreranno in associazione e garantiranno presenza e interscambialità per far fronte ai bisogni di salute dei pazienti. Ma soprattutto la casa di comunità, aperta sette giorni su sette giorno e notte, sarà equipaggiata anche con apparecchi in grado di garantire una diagnostica di primo livello: un progetto che coinvolgerà i medici che saranno disponibili.

Ci saranno inoltre ambulatori di medici specialisti, Cup, guardia medica e riabilitazione ambulatoriale. Un investimento, per i soli locali che misurano 792 metri quadri, da tre milioni e 292 mila euro, di cui due milioni e 100 mila finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’area è stata messa a disposizione, gratuitamente, dal Comune: nello spazio sorgeva un edificio che ospitava la Croce Azzurra, che ha trovato una nuova sede, e il comando di polizia municipale.

In tutta la Regione sono 77 le case di Comunità che nasceranno grazie al Pnrr: costruite ex novo, ristrutturate o allargate rispetto ai precedenti distretti sanitari. Accanto alle case di comunità ci saranno gli ospedali di comunità per le cure intermedie, ventiquattro finanziati con il Pnrr: al momento sono tre quelli operativi nell’Asl Toscana Centro (a Firenze, Prato e Pistoia) e altri sei lo saranno nei prossimi mesi (a Borgo San Lorenzo, Figline, Monsummano Terme, Signa, San Miniato e Castefiorentino).

L’ultimo tassello delle rivoluzione della nuova sanità territoriale sono le trentasette centrali operative territoriali distrbuite in tutte la regione, che funzioneranno come una cabina di regia smistando percorsi e bisogni in base alle esigenze, in modo integrato e semplificando, per i cittadini, procedure a volte ostiche: non solo in uscita dagli ospedali per pazienti che hanno bisogno di cure intermedie, ma anche in entrata, dai territori agli ospedali o tra i vari servizi del territorio. 

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza