Prato: un terremoto innescato dalla dimissioni della Bugetti

Bambagioni (Lista Schmidt): "Il PD evita questione morale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 Giugno 2025 23:49
Prato: un terremoto innescato dalla dimissioni della Bugetti

“Ridurre la vicenda giudiziaria che coinvolge Ilaria Bugetti alla sola città di Prato è una comoda scorciatoia. La verità è un’altra: Bugetti, prima di indossare la fascia tricolore, è stata per oltre quattro anni una figura chiave in Regione, guidando la commissione Sviluppo Economico – forse la più strategica dell’intero Consiglio regionale che, ricordiamo, si occupa di industria. E oggi qualcuno vorrebbe farci credere che tutto questo non riguardi la Toscana? Non possono sostenere che Bugetti sia stata Biancaneve per quattro anni e sia diventata Crudelia Demon negli ultimi undici mesi.

Questa volta non vi permetteremo di ridimensionare la vicenda. Come il Forteto non riguardava solo Vicchio e Dicomano e il Keu non era solo un problema di Santa Croce, la vicenda Bugetti non può essere circoscritta a Prato. Non solo, anche il vicesindaco, che ricopriva il ruolo già dalla precedente amministrazione, è coinvolto, segno che il fatto è l’ennesima crepa di un sistema che mostra evidenti segni di collasso. É solo l’ultima conferma di un modello di potere, quello della sinistra toscana, che per anni ha occupato le istituzioni piegandole a logiche di partito, senza alcun rispetto per la cosa pubblica.

Un sistema autoreferenziale, opaco, che ha governato anteponendo i propri interessi a quelli dei cittadini. Auguro a Bugetti di chiarire la sua posizione ma Prato e la Toscana meritano ben altro: amministratori trasparenti, responsabili, liberi da ombre. Il tempo dei giochi di potere è finito: ora serve voltare pagina davvero” dichiara Francesco Torselli, eurodeputato di Fratelli d’Italia.

"No, non è colpa di una "compagna che sbaglia". Il male vero è il sistema di potere toscano: ne abbiamo la conferma da Prato. Il partito che fa il bello e il cattivo tempo in Toscana sta derubricando le dimissioni di Bugetti dovute all'inchiesta per corruzione a "gesto d'amore" – semmai un atto d'amore sarebbe stato essere libera da vincoli – per la città, mentre esponenti come Nardella parlano di un buon governo di cui non si hanno tracce.

Non solo il motore economico della Toscana è senza guida nel momento più complesso della sua storia recente, ma si è scoperchiato una gestione dove non sembra si agisca per il bene dei cittadini ma solo per l'interesse di alcuni. Anche nella decisione di Bugetti di dimettersi abbiamo avuto chiaro che non l'ha presa lei in autonomia ma è stata "invitata" da Schlein e Fossi. Allora ci chiediamo chi comanda: che è eletto oppure chi viene eletto serve solo a fare comandare qualcun altro? Questo è il motivo per il quale, con i documenti che abbiamo raccolto, abbiamo scelto di presentare un esposto alla Procura e non sulle spese elettorali come ha dichiarato quest'oggi Funaro in un'intervista ma sulla correlazione tra fondi elettorali, nomine e appalti" afferma Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze.

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