Roma, 30 gennaio 2023– Stamani al palazzo dei Congressi di Roma Poste Italiane ha presentato “Polis – Casa dei Servizi digitali” a circa 5.000 sindaci di Comuni sotto i 15 mila abitanti. Un progetto patrocinato dal Governo, presente in grande stile, con otto ministri, guidati da Giorgia Meloni. In prima fila il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e quello del Senato Ignazio La Russa.
In provincia di Firenze sono 24 i primi comuni coinvolti nel progetto di ristrutturazione degli uffici postali per offrire i servizi della Pubblica amministrazione e migliorarne l'accoglienza, trasformandoli in sportello unico digitale di prossimità attivo 24 ore su 24. Poste Italiane vuole favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri. Circa 1.500 saranno raggiungi dal progetto entro il 2026. Quattro quelli che assisteranno alla realizzazione nei dintorni fiorentini già nel 2023.
“Il nostro obiettivo è guidare la transizione digitale del paese, fornendo assistenza ai cliente con personale dedicato” ha spiegato stamani l’Amministratore delegato Matteo Del Fante “Per noi gli uffici hanno un ruolo cruciale. E' una rete potentissima, un brand consolidato che ci consente di arrivare in modo capillare su tutto il territorio. Noi di Poste Italiane possiamo garantire un aiuto concreto e un servizio efficiente e far risparmiare tempo e denaro”.
Polis è finanziato per ora con 800 milioni del piano complementare al Pnrr, a cui si aggiungono 400 milioni investiti da Poste. Nei “nuovi” uffici postali troveranno spazio 7.000 atm postamat, 4.000 totem per l’erogazione, o la prenotazione dei servizi anagrafici self-service. Tra questi la richiesta di carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile, auto-dichiarazioni di smarrimento, emissione del codice fiscale, visure catastali, certificati giudiziari, isee, ecc.
In 80 piccoli comuni Poste Italiane ristrutturerà anche parte dei vecchi uffici per ospitare spazi di coworking. All’esterno il progetto realizzerà 5.000 colonnine di ricarica per mezzi elettrici, 1.000 impianti fotovoltaici, ma saranno anche spazio pubblico per eventi culturali e sociali.
Risorsa fondamentale la dotazione di banda larga, che scarseggia ancora oggi in buona parte del territorio dei piccoli comuni, 80% della superficie del paese su cui risiedono 16 milioni di cittadini. (oltre la metà dei quali over 65). Forza della capillarità che Poste Italiane vanta da oltre 150 anni con i suoi 12.800 sportelli, la rete di impresa più grande d’Italia. Basti pensare ai 25 milioni di identità digitali attivate presso Poste Italiane, al ruolo svolto per la gestione infromatica della somministrazione dei vaccini anti-Covid 19. Frutto anche dei 29 milioni di carte di pagamento emesse dall’impresa pubblica e che genera 20 milioni di interazioni al giorno con clienti e cittadini. Si tenga presente che Poste Italiane gestisce quasi 600 miliardi di risparmi insieme a Cassa Depositi e prestiti.
La Toscana è tuttavia terrà fortunata rispetto al resto del paese. Da noi sono soltanto 20 i comuni con meno di 1.000 abitanti e altrettanti con meno di 2.000. Grazie anche alla legge regionale del 2013 che ha favorito qualche fusione, i comuni toscani sono soltanto 273, nessuno dei quali figura al fondo della classifica (ultimi 100 d’Italia) dei più piccoli per territorio, o dei meno popolosi. E questo nonostante un terzo del territorio sia di natura montana.
Ma anche la nostra regione non è esente dalle difficoltà di accesso alla rete internet, alla progressiva riduzione dei servizi, come sportelli bancari e della pubblica amministrazione, che riducono le possibilità di trovare un lavoro. Sono alcuni dei fattori che hanno messo a dura prova negli ultimi anni i piccoli comuni, che oggi rischiano lo spopolamento.
“E’ un modo per rispondere alla difficile mobilità che affligge il nostro territorio -spiega a Nove da Firenze uno dei sindaci toscani presenti a Roma, Filippo Carlà Campa di Vicchio del Mugello– pensi che per arrivare a Firenze con i mezzi pubblici serve un’ora e mezzo. L’iniziativa di Poste Italiane soddisfa il bisogno di servizi ai cittadini, eliminando spostamenti inutili provocati dalla burocrazia. Grazie all’Ad Del Fante speriamo di salvaguardare il tessuto sociale di un territorio che vede insoddisfatte molte necessità collettive”.