Un gruppo di lavoro tecnico-scientifico e multidisciplinare, costituito da esperti operanti nei settori sanitario, ambientale, agroalimentare e turistico-culturale appartenenti a diversi enti toscani, Università comprese, coordinato dall’Agenzia regionale di Sanità. Suo compito sarà rivedere e aggiornare la Piramide alimentare toscana, dal momento che la sua impostazione risale al 2008, rivisitandone i contenuti e creando così nuovi materiali da diffondere capillarmente sul territorio.
Lo prevede la nota di attuazione alla mozione proposta da Ilaria Giovannetti, consigliera regionale Pd e componente commissione Sanità e politiche sociali, titolata proprio In merito all’aggiornamento della Piramide Alimentare Toscana (PAT), approvata nelle scorse settimane dall’assemblea toscana; Marco Remaschi, assessore all’Agricoltura Regione Toscana fa il punto sul progetto e sulle proposte già arrivate.
“Fa piacere che la Giunta regionale abbia accolto l’idea che ho voluto lanciare, da cui sono convinta possa nascere un progetto interessante per formare e informare i cittadini sulla buona alimentazione ma anche per promuovere quelle che sono vere eccellenze del nostro territorio. - spiega la consigliera Giovannetti – È importante l’attivazione di un gruppo di lavoro multidisciplinare, in grado di rimettere mano alla PAT e declinarla in modo più specifico, per ambiti territoriali definiti, anche con approfondimenti in ambito nutrizionale, e non posso che essere soddisfatta del fatto che questo progetto abbia già destato interesse: così infatti si può proseguire un percorso già intrapreso con la creazione di questo strumento e fare ulteriori passi avanti, adattandolo alle esigenze attuali e rendendolo più completo sotto tutti i punti di vista.
La Toscana è portatrice di un modello di alimentazione buono e sano, che merita di essere valorizzato al massimo, che rappresenta e può rappresentare sempre di più un volano per lo sviluppo. Sono convinta che questo progetto possa davvero dare un contributo fondamentale in questo senso”.
“La Piramide alimentare toscana è nata per fornire uno strumento semplice e di facile consultazione ai cittadini, consentendo quindi a tutti di scegliere al meglio la propria dieta quotidiana, pur mantenendo le proprie tradizioni alimentari locali ed attingendo dall'enorme patrimonio di prodotti di alta qualità della nostra regione, ben rappresentati dalle numerose DOP ed IGP, oltre che dagli innumerevoli presidi SLOW FOOD. – fa presente Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana - E proprio nell'ottica di garantire la più ampia diffusione sul territorio di questo strumento, la Regione ha accolto con piacere la proposta di collaborazione con UNICOOP Firenze, che ha in mente il progetto di una pubblicazione della PAT suddivisa per aree geografiche e rivolta ai propri clienti, al fine di guidarne il consumo in modo consapevole e rendendola una vera e propria guida alla spesa quotidiana”
La PAT nasce nel 2008 dal lavoro di un gruppo di esperti in nutrizione; propone visivamente, in base alla selezione effettuata da ricercatori e scienziati, 70 alimenti, di cui 65 appartenenti alla tradizione toscana scelti in base alle loro caratteristiche organolettiche, alla loro varietà e genuinità nonché alla vicinanza tra il luogo di produzione e quello di consumo. I suoi obiettivi sono favorire la conservazione ed il miglioramento della salute in base alle abitudini alimentari, ma anche supportare la rete dei produttori a filiera corta locale e ridurre l’impatto delle emissioni inquinanti grazie ad un’ottimizzazione dei tempi di raccolta e trasporto dal produttore al consumatore.
La mozione chiedeva di valutare l’opportunità di un suo aggiornamento e adeguamento rispetto alle conoscenze scientifiche di oggi, modificando visibilità e rappresentazione di alcuni alimenti ma anche inserendo l’indicazione di prodotti tipici di zona e ricette tradizionali per ambiti geografici omogenei. Un intervento volto a aumentare la conoscenza e la diffusione degli alimenti tipici toscani, con le loro specificità territoriali e il loro valore salutistico, e a favorire nel contempo anche le potenziali ricadute economiche e turistiche di questo strumento.
Finora, si legge sempre nella nota di attuazione, i sistemi messi in campo per divulgarne i contenuti (depliant, libretti, manifesti) e le iniziative condotte nelle scuole e nel territorio hanno riscosso molto successo.