Non si butta più il pane avanzato del giorno prima ma si recupera, come facevano le nonne e fanno ancora le mamme, figlie attente della tradizione. Ogni giorno spunta un cartello anti-crisi anche in Toscana, di Grosseto uno recentemente esposto.
Ma funziona? Nell'immediato pare di sì, ma il racconto molto spesso si ferma al momento in cui l'iniziativa parte. Cosa accade nel lungo periodo?Lo abbiamo chiesto ad una fornaia di Firenze che nel 2007, anticipando anche la crisi, ha proposto il pane del giorno precedente al 30% di sconto. "Dalle 19 alle 19:30 - spiega la commerciante - mettevamo in promozione i filoni ed i prodotti da forno avanzati durante la giornata. Un primo tempo è andata bene, poi però è successo qualcosa.." Cosa? "Stavamo a braccia incrociate per tutto il pomeriggio ed i clienti arrivavano all sette" chiamali fessi. "No davvero, il risultato era non riuscire a vendere tutto e ritrovarsi a pagare anche lo straordinario a chi doveva aiutarmi in cassa". Quindi? "Abbiamo smesso. Era inutile produrre di più per vendere l'invenduto. Anzi, vi dirò di più, c'era anche chi alle 19 si lamentava perché qualcosa era finito".
«I consumi sono più sobri ma più consapevoli e più rispettosi anche dell’ambiente, della salute grazie al biologico, dell’economia del territorio, con la filiera corta» ad averlo dichiarato è Alberto Niccolai dell’Osservatorio interno di Unicoop Firenze.
Un’indagine sulle aspettative delle famiglie condotta nei mesi scorsi da Coop evidenzia che "Metà degli intervistati dichiara un peggioramento delle proprie condizioni economiche. Il 49% degli italiani dichiara che nei prossimi mesi sarà in difficoltà a far fronte alle spese e che quindi proseguirà la prudenza sugli acquisti e sul contenimento dei consumi. Basta talvolta una spesa imprevista per mettere in crisi molte famiglie e dunque un italiano su due compra solo l’essenziale e fa ricorso a promozioni ed offerte".