Palazzo Vecchio, Luca Santarelli esce dalla maggioranza

Il consigliere comunale: "Il Pd ha cambiato idea su aeroporto, fine vita e molto altro". Bettarini: "Incomprensibile"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2025 18:31
Palazzo Vecchio, Luca Santarelli esce dalla maggioranza

“Una scelta dolorosa e lungamente meditata. Esco dalla maggioranza di Palazzo Vecchio per evidenti vedute diverse dal PD e AVS su legalità, sicurezza, attenzione ai cittadini e non avendo in dote l’ideologia che li caratterizza". Così il consigliere Luca Santarelli (Lista civica Funaro) noto avvocato fiorentino, che prosegue: "Preciso che la mia non è una critica, ma solo una diversa visione di come vorremmo la società.

Il PD ha cambiato idea su aeroporto (in aula pochi mesi fa ha votato contro un ordine del giorno), sul fine vita e molto altro. Lecito che il partito cambi idea, lecito anche che un esponente dell’area civica rimanga coerente al suo percorso di vita e politico. Ciò che preoccupa ed emerge dalla varie Commissioni, soprattutto quella che attiene la sicurezza, è il negazionismo della mancanza di sicurezza della nostra città, sembra sempre che siano gli altri che si sentano prigionieri in casa propria.

Da domani svolgerò un’opposizione sempre apparentata ai cittadini e solo a loro sarà rivolto il mio lavoro. Mi sono sempre definito il Consigliere dei cittadini e da domani potrò farlo senza essere redarguito ed offeso”, conclude il consigliere Luca Santarelli.

L’assessore ai rapporti col consiglio comunale Giovanni Bettarini commenta così: “Il consigliere Santarelli, eletto solo pochi mesi fa in Consiglio comunale in una lista che porta il nome della sindaca, in maniera incomprensibile e senza motivazioni valide lascia la maggioranza politica per la quale è stato eletto e grazie alla quale è entrato in consiglio comunale sottoscrivendone il programma”, sostiene Bettarini che aggiunge: “Ne prendiamo atto e passiamo velocemente oltre, rinnovando il nostro impegno per Firenze e per i cittadini senza perdere ulteriore tempo con chi si diletta a cambiare casacca senza rispettare il voto e il mandato dei cittadini”.

“La decisione del consigliere Luca Santarelli di lasciare la maggioranza in Palazzo Vecchio è un atto che si commenta da solo: appena otto mesi fa, il medesimo Santarelli ha firmato il programma del centrosinistra con candidata sindaca Sara Funaro, ha accettato – con atto formale – la candidatura all’interno della lista che porta il nome della Sindaca, è stato eletto grazie al consenso raccolto dalla stessa lista e dalla maggioranza di centrosinistra che ha vinto le ultime elezioni amministrative. Oggi Santarelli tradisce il patto con gli elettori, rinnovando quella pratica – che abbiamo già visto in passato e che non hai mai portato fortuna a chi l’ha perseguita – che risponde al nome di trasformismo.

Un trasformismo della peggiore specie, perché non riesce neppure a far finta di esprimere un minimo di motivazione politica per una scelta comunque ingiustificabile e scellerata, che fra l’altro avviene – lo ripetiamo - a pochi mesi dal voto. Appellarsi a presunte scelte ideologiche del centrosinistra, infatti, non significa niente, tanto più dopo l’episodio dell’emendamento presentato dallo stesso Santarelli alla Delibera sugli affitti turistici ed accolto, evidentemente in modo non ideologico, dalla maggioranza, la stessa maggioranza di cui il Consigliere faceva parte fino a poche ore fa.

Chiediamo al consigliere di chiarire il senso degli accordi con altre forze di opposizione e che cosa eventualmente prevedano questi accordi, senza attardarsi in polemiche - queste, si, ideologiche e di basso profilo – riguardanti la legge sul fine vita approvata recentemente dal Consiglio regionale. Chiediamo al consigliere di avere rispetto per gli elettori che gli hanno dato il voto e se non ritenga essenziale un sussulto di orgoglio e quel minimo di coerenza che vorrebbe che si dimettesse da consigliere e continuasse il suo impegno fuori dalle sedi istituzionali.

Quella coerenza che, per Santarelli, è un po’ come il coraggio per Don Abbondio: se uno non ce l’ha, non se la può dare” dichiara il segretario del Pd Firenze Andrea Ceccarelli.

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