Firenze – “Otto anni dopo la sua scomparsa, Oriana Fallaci è una figura di donna e di giornalista che manca all’Italia e all’Europa.
La sua esperienza di vita e le sue opere sono un patrimonio per tutto il mondo libero e democratico.
La Toscana, la sua comunità di origine, vuole ricordarne l’esempio. Per questo l’Assemblea regionale dedicherà una sala alla memoria di Oriana nella sede della nuova biblioteca del Consiglio regionale, grazie alla donazione della famiglia. In tale spazio saranno esposte le edizioni delle sue opere in tutte le lingue ed alcuni oggetti personali utilizzati durante l’attività di giornalista".
Approfondimenti
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Giuliano Fedeli, ha salutato con queste parole l’avvio del convegno “In ricordo di Oriana” che si è svolto nel pomeriggio nell’Auditorium del Consiglio e al quale hanno partecipato esponenti illustri del mondo del giornalismo, della cultura e della politica.
Fedeli ha poi rappresentato il Consiglio toscano anche alla premiazione del Memorial Fallaci, assegnato quest’anno, proprio nel giorno dell’ottavo anniversario della scomparsa, all’attrice Maria Rosaria Omaggio, che ha interpretato la Fallaci nel film “Walesa” di Andrzej Wajda. La Fallaci, nel 1981, riuscì ad intervistare il leader di Solidarnosc, Lech Walesa, poco prima che fosse arrestato ed internato per quasi un anno in un carcere della Polonia del sud-orientale. Il premio, ospitato nella sede del Consiglio, è promosso dall’Associazione culturale Una Via per Oriana.
Al convegno ha partecipato, tra gli altri, anche l’ex presidente del Consiglio toscano Riccardo Nencini, oggi viceministro ai Trasporti, che all’epoca in cui presiedeva l’Assemblea di palazzo Panciatichi si contraddistinse per l’attenzione verso la grande giornalista.
Il convegno, oltre a ricordare e rendere omaggio alla straordinaria figura di donna e cronista che fu la Fallaci, è stato l’occasione anche per confrontarsi sull’attualità del suo pensiero e delle sue intuizioni, a cominciare dalla teoria geopolitica dell’Eurabia che si riferisce a un ipotetico scenario in cui l’Europa, a causa della massiccia immigrazione dai Paesi musulmani, potrebbe in futuro essere “islamizzata”.
Il termine, coniato da Bat Ye’or, pseudonimo della scrittrice ebraica Giselle Littman nata in Egitto e naturalizzata britannica, fu ripreso e “reso incandescente” proprio dalla Fallaci, che in particolare dopo l’11 settembre 2001, giorno degli attentati commessi a New York e negli Stati Uniti da aderenti all’organizzazione Al Qāida, si spese per denunciare quello che, a suo parere, era un rischio per l’Occidente.
Il vicepresidente Fedeli, nel rendere omaggio alla Fallaci, soffermandosi sulla condizione delle donne nel mondo arabo, tema caro proprio alla Fallaci, ha voluto infine rivolgere in questa occasione un pensiero a un’altra donna protagonista della vita politica ed istituzionale della Toscana, Mara Baronti, storica presidente della commissione Pari opportunità, che è venuta a mancare sabato scorso.