FIRENZE– Un lavoratore di 40 anni è morto oggi nella provincia apuana. L'operaio è deceduto mentre svolgeva il suo lavoro al porto di Marina di Carrara, schiacciato da un carrello elevatore a quanto pare durante le fasi di caricamento di una nave.
“E’ uno stillicidio ormai quotidiano, i morti sul lavoro sono una vera emergenza a cui dobbiamo dire basta con forza e convinzione”. Queste le parole del Segretario Generale UIL Toscana Annalisa Nocentini e il Segretario della Uiltrasporti Toscana Michele Panzieri sull’incidente avvenuto oggi al porto di Marina di Carrara. “Il nostro pensiero va alla famiglia del lavoratore - aggiungono Nocentini, Borghini e Panzieri- ma è indegno di un paese civile avere un bollettino di guerra di queste dimensioni: sono già oltre 30 le vittime sui luoghi di lavoro in Toscana dall’inizio del 2018.
Numeri devastanti che testimoniano come non si possa davvero perdere altro tempo per mettere in campo tutte le nostre forze per arginare il fenomeno”. “Come abbiamo più volte sottolineato - spiegano Nocentini e Panzieri - serve l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, su cui la UIL a livello nazionale a cominciare dal Segretario Generale Carmelo Barbagallo, ha più volte insistito. E allo stesso tempo serve un investimento serio e concreto sulla formazione dei lavoratori. Perché siamo convinti che la prevenzione passi innanzitutto da lavoratori adeguatamente formati e a cui vengono applicati giusti contratti così come previsto dai CCNL”.
"E' successo di nuovo. E la Toscana torna a piangere un'altra vittima del lavoro. Alla famiglia dell'operaio morto oggi al porto di Marina di Carrara esprimo le mie condoglianze e quelle dell'intera Regione Toscana". Così Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute, manifesta il proprio cordoglio e si stringe intorno ai familiari dell'operaio caduto mentre lavorava sul molo del porto carrarino. Saccardi sottolinea come purtroppo la lista degli infortuni mortali si allunghi ancora, ricordando che appena un mese fa ha partecipato, sempre a Marina di Carrara, al funerale di Luca Savio, l'operaio di 37 anni che ha perso la vita in un deposito di marmi a Marina di Carrara."Ogni volta, con più sdegno e più dolore – dice Saccardi - torniamo a dire che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro.
Per questo la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta per il presidente Enrico Rossi e la giunta toscana. E continueremo a lavorare e investire affinché simili episodi non si verifichino più".
"Non ci sono parole per il dolore che oggi, per l'ennesima volta, ci stringe il cuore. Tanta rabbia, perché si continua a morire di lavoro. Tanta tristezza, perché non riusciamo a cambiare rotta, a svoltare e dare davvero dignità a chi ogni giorno rischia la vita per vivere e portare il pane in tavola". Così il segretario della Uil nord Toscana, Franco Borghini, dopo la tragedia di oggi. "Siamo vicini ai familiari dell'operaio e ai colleghi. A loro tutti, in questo momento, il nostro cordoglio, la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Un abbraccio che sappiamo che non potrà certamente lenire il dolore" dichiara il segretario della Uil che conclude: "E' uno stillicidio che non riusciamo a fermare, dai monti al mare. Nonostante il segnale forte che abbiamo provato a dare assieme ai segretari generali nazionali di Cgil, Cisl e Uil che il Primo Maggio erano qui, a Massa Carrara. C'è ancora tanto da fare e dobbiamo farlo tutti insieme".
“È terribile apprendere di un altro incidente mortale sul lavoro. Non bastano le parole per esprimere il cordoglio e la vicinanza a familiari e colleghi. Ciò che è avvenuto oggi è una tragedia inaccettabile che di nuovo ci impone una seria, doverosa e improrogabile riflessione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Adesso è il momento del dolore, ovviamente, ma nel contempo è evidente che non possiamo arretrare di un millimetro nell’impegno su questo fronte”. Così Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd.