Firenze, 27-9-2024 - Proclamazione dello stato di agitazione e apertura a una mobilitazione generale: è quanto ha deciso l’assemblea di lavoratori e lavoratrici di Opera Laboratori Fiorentini, società che conta quasi 300 dipendenti e gestisce o ha gestito i servizi museali (biglietterie, sorveglianza, accoglienza) di Uffizi, Accademia, Bargello, Pitti. Ragioni dell’agitazione: la preoccupazione per il futuro lavorativo e la forte contrarietà per la crescente incertezza sull'effettivo mantenimento degli attuali livelli economici e normativi, compresi quelli stabiliti dalla contrattazione di secondo livello.
Gli incontri dei giorni scorsi con il Dott. Roberto Vannata, della Direzione generale dei Musei, non hanno infatti fugato i timori delle rappresentanze sindacali. In ballo, il passaggio di lavoratori e lavoratrici di Opera ad Ales (nuovo gestore dei servizi presso Accademia-Bargello).
Situazione simile sui servizi degli Uffizi. Su quest’ultimo fronte, le rappresentanze sindacali hanno chiesto un incontro al Direttore della Galleria per capire come sia stato inserito il documento a tutela dei lavoratori (sottoscritto il 19 dicembre 2023 presso la sede della Regione Toscana) nei criteri di aggiudicazione provvisoria della gara di concessione."Voglio esprimere solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini. Il loro futuro appare incerto ma Firenze non può permettersi di perdere preziose professionalità che operano in un settore così importante per la città". Lo ha detto l'assessore al lavoro Dario Danti dopo che l'assemblea dei lavoratori della società (che conta quasi 300 dipendenti e gestisce o ha gestito i servizi museali di di Uffizi, Accademia, Bargello, Pitti) ha proclamato lo stato di agitazione e l'apertura a una mobilitazione generale.
"C’è la necessità - ha aggiunto l'assessore Danti - che siano date risposte rapide per garantire il futuro lavorativo il mantenimento degli attuali livelli economici e normativi condizioni a quanti contribuiscono alla straordinaria ricchezza della nostra vita culturale. I musei, e la cultura in genere, sono una risorsa distintiva di Firenze e come tale vanno tutelata».