Open Toscana, Nove modi per semplificare la vita online

Meno burocrazia può convincere imprese che vogliono investire ad ampliare la propria attività

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2014 16:45
Open Toscana, Nove modi per semplificare la vita online

FIRENZE - Semplificare e sburocratizzare. "Molto compete ai livelli nazionali – premette l'assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione, Vittorio Bugli - , qualcosa anche alle amministrazioni territoriali e la Toscana si è mossa e non è stata con le mani in mano". Adesso la Regione ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti: non solo prendere provvedimenti per alleggerire gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese (e i cittadini), ma innovare e semplificare il metodo con cui questi oneri sono individuati e risolti. In modo partecipato.

"Abbiamo iniziato a giugno, ascoltando e confrontandoci prima con le associazioni di categoria e poi con le imprese di tutti i settori – spiega l'assessore – Quindi abbiamo elaborato nove misure che sottoporremo ora ad una consultazione on line". La prima del genere. Il luogo dove dire la propria sarà la piattaforma Open Toscana, open.toscana.it, nella sezione dedicata alla partecipazione.

Le ricette? Uniformare ad esempio i modelli in uso nei vari Comuni per chiedere un permesso per costruire, l'avvio di una nuova attività o richiedere autorizzazioni per lo scarico o l'uso di acque reflue. Una piattaforma Suap regionale, linee interpretative comuni, digitalizzare le procedure il più possibile, un armadio digitale dove conservare le certificazioni delle imprese in modo da non richiederle ogni volta per ogni nuovo appalto o committente, condividere anche l'agenda dei controlli, creare un catasto unico degli impianti termici e norme più semplici per l'accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona.

L'iniziativa sarà presentata domani, giovedì 9 ottobre alle ore 16, presso la Loggia dei banchi a Pisa, in occasione della giornata di apertura dell'Internet festival. Un mese di tempo, dal 9 ottobre al 9 novembre, e in parallelo tre tavoli con prefetture, enti locali e direzioni regionali per stabilire tempi e azioni. Non un plebiscito, ma l'occasione anche per modificare le proposte o suggerirne altre.

"Se vogliamo essere efficaci dobbiamo cominciare a fare le riforme non per le imprese ma con le imprese - avverte Bugli - , perché dobbiamo dirlo con amarezza, in questo Paese capita spesso che provvedimenti nati per semplificare hanno l'effetto opposto. Un problema di merito ma anche di metodo". Da qui il cambio di approccio e di prospettiva: da una pubblica amministrazione "percepita solo come soggetto che impone vincoli e gabelle o tutt'al più macchina chiamata a produrre risposte dall'alto ad agente di cambiamento che faciliti connessioni, idee e soluzioni".

Open Toscana è stato tenuto a battesimo il 22 settembre e nelle prime due settimane, con soli tre canali attivi su sei – gli altri andranno on line il 9 ottobre - , è stato visitato da 11.348 utenti unici. Qualcuno ci è tornato anche più volte, visto che le sessioni sono state in totale 14.265: 20.795 le pagine visitate, 31.689 quelle complessivamente visualizzate contando anche le pagine viste più volte dallo stesso utente. Il picco massimo è stato registrato il 30 settembre: quasi quattromila sessioni nell'arco delle ventiquattro ore.

Un successo on line che fa il paio con l'interesse e la curiosità suscitati in piazza a Lucca la settimana scorsa, durante la rassegna "Dire e Fare" dedicata alla pubblica amministrazione che si innova.

"E' la prova che andare in piazza a cercare le persone funziona. Questo rende bene il senso di OpenToscana, che è un portale aperto ai cittadini e aperto all'ascolto delle loro indicazioni – commenta l'assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli - . Durante l'Internet Festival saremo dal 9 al 12 ottobre a Pisa sotto le Logge dei Banchi e contiamo in una risposta analoga e forse addirittura maggiore. L'idea è di replicare questa esperienza anche in altre piazze di altre città, a cominciare da Firenze". Tre bottoni sono già attivi dal 22 settembre: servizi on line, dati aperti e una casa per la partecipazione. Gli altri tre canali, che finora hanno funzionato come demo, saranno on line da domani, 9 ottobre.

Ci sono le app da scaricare su tablet e telefonini per vivere meglio in Toscana: applicazioni sviluppate non solo dalla Regione e che cresceranno nel tempo. Si parte con una rassegna dedicata alla mobilità e al trasporto (c'è anche un app sui terremoti), al turismo, ai viaggi e alle utilità.

C'è uno spazio cloud a disposizione per ora delle pa ma che è intenzione estendere a privati interessati a sviluppare progetti di pubblica utilità: infrastrutture e piattaforme digitali pubbliche per modernizzare i servizi e facilitare l'accesso dei servizi digitali a cittadini e imprese locali.

C'è un canale infine sulle start up, ovvero le aziende dinamiche e innovative nella loro prima fase di avvio: una casa dove confrontarsi e scambiarsi idee, trovare informazioni utili su opportunità, bandi e collaborazioni possibili, ma anche una vetrina per farsi conoscere e fare dunque economia.

La Toscana è la sesta regione in Italia per start up: ne conta 92 su 1.227 registrate. E' la prima per spin off, ovvero le società che a volte precedono le start up e che si sviluppano da un'idea all'interno del mondo della ricerca tecnologica universitaria. "Se vogliamo cambiare e far crescere la pubblica amministrazione (e la nostra economia) – sottolinea l'assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione, Vittorio Bugli - non possiamo non stare a stretto contatto con chi di innovazione vive, senza paura di contaminarsi. Per questo abbiamo pensato ad un canale dedicato alle start up ed altre iniziative a loro dedicate".

La prima sarà l'Hackaton in programma l'11 ottobre all'internet festival di Pisa: una maratona di sviiluppo per coder, hackers, hobbisti, maker, dottorandi e ricercatori di talento disposti a lavorare per creare prototipi e servizi a supporto di Open Toscana. Dopo la maratona sarà lanciato anche un vero e proprio concorso. Obiettivo: stimolare lo sviluppo di nuove applicazioni che facilitino l'accesso ai servizi e le banche dati della Regione, accrescere la trasparenza della pubblica amministrazione e il livello dei servizi digitali offerti ai cittadini, incentivare anche la creazione di nuove opportunità economiche. Per questo la Regione ha messo a disposizione 400 mila euro.

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