Firenze, 25 novembre 2023- Un video con gli oltre 100 nomi delle donne che nel 2023 sono state uccise con al centro, in rosso, quello di Giulia Cecchettin. È il filmato che il Consiglio regionale della Toscana pubblica sui propri canali istituzionali.
Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il presidente Antonio Mazzeo, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, lancia un appello forte a reagire, a non restare in silenzio e, soprattutto, a dire basta.
“Oggi voglio fare un appello, soprattutto ai più giovani: non basta indignarci di fronte alle manifestazioni più plateali della violenza di genere, non nascondiamoci dietro l'idea di non essere dei carnefici. Se sappiamo di casi di violenza denunciamolo, perchè finché verrà tollerata da parte nostra anche la più minima forma di oppressione e discriminazione saremo complici di un sistema strutturalmente discriminatorio sul piano sociale, civile ed economico” dichiara il presidente Antonio Mazzeo.
“La battaglia contro la violenza di genere è soprattutto una battaglia che dobbiamo portare avanti noi uomini, non solo nella giornata di oggi ma ogni giorno, con l'obiettivo che non debba più essere necessario avere un 25 novembre per sensibilizzare su una tragedia del nostro tempo come questa” conclude il presidente.
Le street artists Lediesis, celebri per le loro Superwomen cureranno un progetto di poster art in Piazza IV Novembre a Firenze grazie alla collaborazione dell’assessorato a diritti e pari opportunità del Comune e dell'assessora Benedetta Albanese.
A partire da oggi, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, fino alla Festa della Liberazione, le artiste interverranno su un pannello di proprietà del Comune di Firenze ubicato sull'area pubblica di Piazza IV Novembre nel Q5 incentrando le loro opere sulla promozione delle pari opportunità e dei diritti delle donne.
Le artiste fiorentine, ma dalla fama internazionale, paladine dell'empowerment femminile, rendono omaggio alle figure di donne che hanno ispirato e ispirano ancora le nuove generazioni.
Data la natura impermanente della poster art, il progetto si snoderà nel corso di sei mesi e ogni mese sul supporto messo a disposizione dal Comune di Firenze verrà affissa un'opera diversa che racconta l'universo femminile in tutte le sue sfaccettature.
L'idea è frutto di un percorso educativo volto a scardinare i bias di genere e ad infondere consapevolezza tanto ai più piccoli quanto ai più grandi, sia maschi che femmine. Le super eroine di Lediesis, al pari degli eroi, sono dotate di forza mentale e fisica, hanno straordinarie abilità e compiono imprese di ingegno e coraggio fuori dal comune. Che sia un'impiegata o l'inventrice di un congegno che salverà il mondo, ogni donna incarna a modo suo un’eroina nella quale è sempre bello riconoscersi.
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne l’Asl Toscana Centro lancia un messaggio corale per dire “Basta” ad ogni forma di maltrattamento ed abuso. L’intera Azienda ha deciso di unirsi in un video messaggio, a partire dalla Direzione Aziendale e Sanitaria, insieme ai Direttori dei Dipartimenti e a una grande rappresentanza del personale sanitario, tecnico ed amministrativo per sensibilizzare la cittadinanza su questo tema.
“Quante donne ancora dovranno subire violenza, essere oggetto di abusi o addirittura di femminicidio prima che questa ingiusta atrocità abbia fine? Nemmeno una! Queste le parole espresse nel video messaggio.
“La grande risposta partecipativa in una giornata come quella di oggi è un importante segnale di vicinanza. Come Azienda non potevamo restare in silenzio difronte alle atrocità che ogni giorno continuano a subire moltissime donne. L’ultimo rapporto toscano sulla violenza di genere registra i dati di un fenomeno in crescita: nel 2022 ancora 5 femminicidi in Toscana che fanno salire il drammatico bilancio degli ultimi 16 anni a 132. Noi come Azienda abbiamo attivi su tutti i territori i servizi sociosanitari di supporto ed accoglienza attraverso la Rete dei Codici Rosa che garantisce la cura e la protezione delle vittime” sottolinea l’Ing Valerio Mari, Direttore generale Asl Toscana Centro
“Questa iniziativa aziendale è la dimostrazione di un grande spirito di squadra che in questi momenti si mostra ancora più coesa. La risposta contro la violenza si ritrova nella voce dei nostri professionisti che si sono uniti per lanciare un messaggio corale. Un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari della nostra Rete dei Codici Rosa che ogni giorno sono impegnati per garantire l’efficienza del servizio e grazie alla sua articolazione in tutte le zone svolge la funzione di accompagnamento delle vittime verso una presa in carico dei servizi territoriali, garantendo la valutazione del rischio e tutti gli interventi necessari alla protezione incluso l'accoglienza in strutture individuate per le prime 72 ore” afferma la dr.ssa Simona Dei, Direttore sanitario Asl Toscana Centro.
Candele e fiori per dire no alla violenza sulla donna. Candele dei colori dell’arcobaleno, fiori rossi simbolo dell’amore. Il Nuovo Ingresso dell’ospedale Santa Maria Annunziata ha accolto questa mattina una scenografia inusuale. Oltre 50 donne in un cerchio silenzioso, mano nella mano, un drappo rosso sull’abito. La scelta delle donne dell’Annunziata, operatrici, amministrative, medici, sanitari, e di tutte le altre che lavorano intorno all’ospedale - nella Palazzina, nella sede della Società della Salute - è di partire dal fulcro del luogo di lavoro, l’ingresso all’ospedale, per un flash mob silenzioso ma che sugli spettatori ha l’effetto di un grido assordante.
Il cerchio si scioglie e alcune donne raggiungono la scalinata dell’ingresso che porta al piano della Sala Conferenze. Sul primo gradino c’è un paio di zoccoli rossi da lavoro, sugli altri una candela colorata, a comporre i colori dell’arcobaleno. Ciascuna donna prende una candela, chi lo fa per prima si rannicchia in posizione fetale, la seconda si alza un poco, la terza un poco di più, la quarta è quasi in piedi e così via fino all’ultimo gradino dove una donna fiera nella sua posizione eretta, tiene in braccio tre fiori rossi. E’ l’amore che vince e domina su tutto.
Il flash mob per la Giornata Internazionale dell’eliminazione della violenza sulle donne, come idea è partito dalla direzione dell’ospedale. Nell’organizzazione poi ha finito per coinvolgere gran parte del personale tecnico, amministrativo e sanitario dell’ospedale. L’Associazione Santa Maria Annunziata onlus, nella persona di Pietro Dattolo che è anche medico dell’Annunziata, ha omaggiato le protagoniste e tutte le spettatrici donne di una spilla rossa, a rafforzare il “grido” lanciato poco prima attraverso il flash mob contro ogni forma di violenza di genere. Durante la mattina si è tenuta anche una esibizione di manovre di autodifesa, come manifestazione di equilibrio fra mente e corpo.
Le iniziative dell’Annunziata non si fermano. Al crepuscolo le nove colonne del Nuovo Ingresso dell’ospedale si illumineranno di rosso, colore simbolo di questa giornata di mobilitazione.
Una mattina di grande partecipazione all’Ospedale San Giuseppe di Empoli per la giornata contro la violenza sulle donne. E’ iniziata con l’allestimento della mostra di quadri realizzati da un gruppo di allievi denominati “Cavalletti pazzi” del corso di pittura, guidato dall’artista Marco Manzi, sul tema della violenza di genere. A seguire un flash mob per dire basta ad ogni forma di abuso a cui hanno preso parte circa un centinaio di operatori sanitari, tra medici, infermieri, tecnici ed amministrativi con la coreografia, realizzata da Perla Francalanci, Direttrice della Scuola “Danza da Perla”.
Alla sede Amministrativa in via Cappuccini il personale maschile ha invece deciso di aderire a questa giornata di sensibilizzazione attraverso una foto che li ritrae insieme al simbolo contro la violenza sulle donne, le scarpe rosse, sulle scale di entrata della sede.
“La profonda indignazione che in questi giorni sta animando le nostre comunitá non deve esaurirsi. Le nuove generazioni, ragazze e ragazzi insieme, devono avere il coraggio di costruire relazioni affettive libere dalla violenza. Un coraggio che va sostenuto in modo attivo con l’educazione affettiva – obiettivo tanto dibattuto in questi giorni - ma anche con il rafforzamento dei consultori giovani come spazi di accesso libero in cui i giovani possono portare i propri dubbi e preoccupazioni.
Serve credere in un cambiamento e agirlo concretamente”. Così Rosa Barone, presidente del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti sociali in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “A fronte del costante aumento dell’emersione della violenza contro le donne, che in molti casi sfocia in femminicidi – dice ancora Barone - stenta ancora a realizzarsi proprio quel necessario cambiamento culturale che la alimenta.
Promuovere una assunzione di responsabilità prima individuale e poi collettiva è di fondamentale importanza. Altrettanto lo è il nuovo protagonismo degli uomini nel contrasto alla violenza”. “Come professione – ricorda Barone - svolgiamo un ruolo importante nelle reti anti-violenza ma dobbiamo prendere atto responsabilmente che i percorsi di aiuto alle vittime sono ancora pieni di ostacoli e causano alle vittime ulteriore dolore e sofferenza. Spesso la causa sta nella insufficiente preparazione degli operatori sul tema della violenza.
Come Ordine professionale vogliamo assumerci la nostra parte di responsabilità rendendoci promotori, con la Regione Toscana, di organizzare nel 2024, in collaborazione con le reti anti-violenza e la rete codice rosa, un qualificato piano di formazione rivolto agli assistenti sociali per migliorare l’efficacia degli interventi messi in atto nei progetti di protezione delle donne vittime di violenze nell’ottica di prevenirne la vittimizzazione secondaria”. “In questo senso la collaborazione con il tavolo regionale che vede coinvolti gli Assessorati alle pari opportunitá, alla sanitá e alle politiche sociali e a cui siedono i Centri anti-violenza e i Centri uomini autori di violenza, rappresenta un punto di svolta importante perché solo lavorando insieme, facendo rete e realizzando interventi qualificati di protezione delle vittime e di recupero degli autori di violenza e solo lavorando con la comunità perché sempre più svolga un ruolo riparativo nei percorsi di uscita dalla violenza, sarà possibile smontare le profonde radici culturali che sono alla base della violenza di genere”, conclude la presidente degli Assistenti sociali toscani.
Ad un mese esatto dal natale, nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, Pisa inaugura i mercatini e le iniziative di Natale. Madrina d'eccezione dell'evento l'attrice Anna Falchi, presente al taglio del nastro ufficiale in piazza Vittorio Emanuele, che si è detta felice e sorpresa per l'accoglienza pisana. “Sono felice di inaugurare il Natale qui a Pisa, città ricca di opere d'arte e assolutamente meritevole di essere visitata. Il Natale è l'occasione per stare in famiglia e respirare un clima di festa, ma può essere anche motivo di riflessione e di educazione sentimentale. Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dobbiamo tutti insieme continuare a gridare stop alla violenza contro le donne”.
Il sindaco di Pisa Michele Conti ha espresso vicinanza a tutte le donne e il desiderio che “i mercatini e le tante iniziative di Natale possano trattenere i cittadini e costituire, per i tanti turisti che ancora adesso visitano la nostra città, una propizia occasione d'acquisto durante queste festività”.
“Siamo i coprotagonisti, insieme al comune dell'organizzazione di questo natale e delle tante iniziative che ci saranno” – ha ricordato il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi: “siamo orgogliosi di farlo, così come non dimentichiamo le persone più povere, con il pranzo sociale, il regalo sospeso ed altre occasioni di solidarietà. In questa giornata particolare, ribadiamo con forza lo slogan che la violenza sulle donne non è un problema delle donne”.
L'assessore al commercio e turismo Paolo Pesciatini infine ha invitato “i cittadini a rimanere in città perché tutti i giorni da oggi fino al 6 gennaio, ci saranno iniziative e spettacoli, alcune anche all'insegna del contrasto alla violenza sulle donne. E l'ultimo dell'anno il concerto finale in piazza dei Cavalieri e i fuochi d'artificio”.
Natale a Pisa è organizzato da Comune di Pisa e Confcommercio Provincia di Pisa, in collaborazione con CollEventi, Eroi Normali, Scuola di Danza Elsa Ghezzi, Bodylab e Banco Alimentare e grazie al contributo degli sponsor Generali Assicurazioni e Banca di Pescia e Cascina.
Gli uomini e le donne dell’agricoltura dicono no alla violenza contro le donne. E lo hanno fatto realizzando una panchina gigante di colore rosso a 1.300 metri di altezza sulla montagna pistoiese da cui è partita la prima fiaccolata degli agriturismi, punti di accoglienza turistica diffusi nel 97% dei comuni toscani ma anche straordinari strumenti per sensibilizzare ed informare la comunità.
Due iniziative per ricordare tutte le donne uccise, una ogni tre giorni, e manifestare allo stesso tempo vicinanza e conforto a coloro che stanno cercando aiuto per uscire da situazioni di violenza indirizzandole ai Centri Anti Violenza presenti sul territorio. E’ stata una giornata intensa quella promossa da Donne Impresa Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti in occasione del 25 novembre culminata con l’inaugurazione della panchina panoramica realizzata dall’agriturismo “Le Roncacce” di Abetone Cugliano in località Melo. Il vento, che ha soffiato fortissimo per tutta la mattina portando il primo freddo, non ha fermato le iniziative.
“In agricoltura donne e uomini lavorano fianco a fianco ogni giorno nel reciproco rispetto. E’ un settore dove il nostro ruolo, all’interno dell’attività aziendale, è sempre stato riconosciuto ma dove abbiamo anche trovato libertà ed indipendenza: un’impresa agricola su tre è condotta da donne nella nostra regione. – spiega. Michela Nieri, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Toscana – Oggi, con queste iniziative, siamo qui a testimoniare la volontà delle nostre contadine e dei nostri contadini di farsi carico di una battaglia che è anche culturale per debellare dalla nostra società il verme della violenza di genere”.
La panchina gigante, posizionata in un punto panoramico vicino all’agriturismo, è stata realizzata con un albero caduto in seguito al maltempo così come la scarpetta rossa “scolpita” dalle radici. “Questa idea è nata un paio di mesi fa insieme a mia moglie Anna. Guardano una pianta caduta, dopo una brutta bufera, abbiamo deciso di costruire una panchina che potesse diventare un simbolo di speranza per le donne che oggi no riescono a vedere una via di uscita. Una via d’uscita c’è. Questa panchina lo vuole testimoniare.
– spiega Giuseppe Corsini, Presidente di Terranostra Pistoia – Dalla nostra struttura e da queste montagne passano tanti turisti nell’arco dell’anno a cui possiamo veicolare il significato di questa panchina”. Tra le imprenditrici che collaborano con i Centri Anti-violenza c’è Francesca Buonagurelli di Barga: “Sono membro del direttivo del Centro Anti-violenza “Non ti scordar di te della Valle del Serchio” e membro del consiglio di Terranostra.
– racconta Buonagurelli - I centri anti-violenza garantiscono competenza, assistenza ed anonimato e sono al fianco delle donne qualunque sia l’entità del loro problema e qualunque sia la loro scelta, sia che scelgano di esporsi denunciando, sia che scelgano un percorso alternativo per uscir fuori da una situazione difficile. La panchina non è solo un simbolo, le panchine rosse sono un mezzo per arrivare alle donne”.
La prima fiaccolata ha coinvolto tanti agriturismi associati in Toscana diffondendo il messaggio della giornata del 25 novembre. “Una candela (rossa) è stata accesa e posizionata all’esterno di moltissime strutture o ambienti comuni dei nostri agriturismi – spiega Lara Peverini, segretaria di Terranostra Toscana - così da essere ben visibile agli ospiti e ai cittadini richiamando l’attenzione nei confronti di quella che è una vera emergenza sociale con un femminicidio ogni tre giorni. Un messaggio di vicinanza a chi ha bisogno, visto che gli agriturismi sono sempre più un luoghi di aggregazione e sana socializzazione, idonei a diffondere nuova cultura”.
I principi che rendono donne e uomini liberi dalla violenza si coltivano nell’humus culturale di un territorio che fiorisce, cresce e si sviluppa senza pregiudizi né stereotipi. Ne è convinta l’agenzia formativa Chiantiform Ets, promossa e costituita da cinque Comuni del Chianti e di area fiorentina (San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle, Impruneta e Bagno a Ripoli) che ha organizzato un corso sul tema delle pari opportunità per gli agricoltori del futuro, iscritti al percorso di formazione professionalizzante triennale finanziato da risorse ministeriali attraverso il progetto regionale GiovaniSi.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Artemisia, impegnata nel contrasto ad ogni forma di violenza su donne, bambini e adolescenti e nella promozione dei loro diritti, tra cui la libertà, la sicurezza, l’integrità. La giornata formativa che si è tenuta nelle aule di via della Libertà a San Casciano è stata supportata e condotta da una psicologa dell’associazione che ha animato in classe dialoghi e riflessioni sul tema della violenza di genere, sulle molteplici espressioni del fenomeno in crescita.
Con il supporto di immagini video, la professionista ha illustrato alcuni aspetti salienti di quella che è diventata un’importante piaga sociale, come nasce e gradualmente si manifesta insinuandosi nei comportamenti quotidiani che ostacolano la libertà delle donne. La conversazione con gli aspiranti operatori agricoli ha messo al centro anche gli atteggiamenti che possono aiutare a prevenire e contrastare la violenza, gli strumenti e la rete di solidarietà che possono indicare la via di uscita come il numero anti-violenza 1522.
“E’ stato un laboratorio molto interessante che ha calamitato l’attenzione dei 30 ragazzi che frequentano le tre classi come operatore agricolo – per noi è importante prendersi cura anche degli aspetti educativi degli allievi – sottolinea la presidente di Chiantiform Elisa Corneli – è nostra intenzione inviare messaggi di riflessione e crescita, piantare dei semi che magari in futuro potranno crescere e diventare frutti. L’intenzione è quella di riproporre gli incontri con cadenza almeno annuale”. All’iniziativa hanno preso parte il sindaco Roberto Ciappi e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di San Casciano in Val di Pesa.
Artemisia è presente da oltre trent’anni sul territorio di Firenze e della Città Metropolitana, informando e sensibilizzando sul fenomeno per favorirne l’emersione, per costruire reti e collaborazioni e migliorare gli interventi a sostegno di donne e minorenni vittime di violenza e di adulti che hanno subito violenza nell’infanzia.