Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guarda di Finanza e Polizia Municipale, coordinati dal Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, anche questa settimana hanno lavorato gomito a gomito per continuare l’azione di prevenzione e contrasto dei reati in attuazione delle direttive emerse durante gli ultimi Comitati Provinciali sull’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduti dal Prefetto Francesca Ferrandino e tavoli tecnici che periodicamente di svolgono in via Zara.
Agenti e militari hanno battuto a tappeto tutto il centro cittadino, la zona della Stazione Santa Maria Novella, Porta al Prato, Novoli, Rifredi, San Jacopino e il Parco delle Cascine, identificando oltre 300 persone e sequestrando circa un etto di sostanze stupefacenti grazie all’ausilio delle Unità cinofile.
È proprio all’interno dell’area verde che ieri mattina le volanti di via Zara e quelle del Commissariato San Giovanni hanno arrestato un cittadino marocchino di 33 anni per rapina aggravata.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il 33enne avrebbe avvicinato un uomo intento a fare jogging in viale Lincoln e con un gesto repentino gli avrebbe prima sferrato un colpo all’altezza del torace e poi gli avrebbe strappato la collanina d’oro che aveva al collo per poi darsi alla fuga all’interno del parco.
Alla scena avrebbero assistito diversi passanti che hanno dato subito l’allarme al 112 Nue.
Le “pantere” sono arrivate in pochi istanti e hanno subito rintracciato il cittadino straniero a pochi metri dal luogo del fatti.
Quest’ultimo, già noto alle forze di polizia per reati contro il patrimonio, è stato accompagnato nel carcere di Sollicciano.
La refurtiva sottratta alla vittima, al momento, non è stata trovata, i poliziotti ipotizzano che quest’ultimo possa essersene sbarazzato verosimilmente con l’aiuto di un presunto complice, per ora, rimasto ignoto.
Nella tarda serata di ieri, invece, è finito in manette un 33enne marocchino con l’accusa di tentata rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Le volanti della Questura, infatti, sono intervenute intorno alla 20.00, nei pressi di un supermercato del quartiere di Novoli per la segnalazione di un taccheggio, che poi però si è trasformato in rapina.
L’uomo in questione, secondo quanto ricostruito, avrebbe preso dagli scaffali e nascosto all’interno dei pantaloni diversa merce di genere alimentare ed una bottiglia di superalcolici per un valore di poco più di 30 euro.
Quest’ultimo avrebbe poi oltrepassato le casse automatiche pagando solo parzialmente i prodotti prelevati, ma sarebbe subito stato fermato da uno dei dipendenti dell’esercizio commerciale che ha poi dato l’allarme.
A questo punto il 33enne avrebbe infranto la bottiglia a terra e con un coccio avrebbe minacciato il dipendente colpendo lievemente alla mano per poi cercare di darsi alla fuga.
Le volanti intervenute, dopo un breve inseguimento, hanno fermato il “fuggitivo” all’altezza di via del Luccio, che a questo punto ha iniziato a spintonare e scalciare contro gli agenti colpendone uno che ha riportato una lieve contusione con qualche giorno di prognosi.
Sempre ieri, un terzo uomo, un cittadino marocchino di 35 anni è stato accompagnato dalla Polizia di Stato nel carcere fiorentino per l’esecuzione di un provvedimento di cattura a seguito di un aggravamento di misura cautelare.
Quest’ultimo è stato rintracciato dagli agenti in via Vittorio Gui, all’interno di un appartamento al momento in disuso.
Per lui, infatti, è scattata anche una denuncia per violazione di domicilio.
Durante i servizi interforze, inoltre, le forze di polizia cittadine hanno controllato anche una decina di esercizi commerciale nella zona del centro, in cui al momento non sono state riscontrate irregolarità.
“Negli ultimi giorni registriamo una escalation di violenze in città. Che cosa è diventata Firenze? Non c’è angolo della città o momento del giorno in cui questi criminali, spesso stranieri, non agiscano.
Mentre il governo nazionale è impegnato sul fronte delle espulsioni, Nardella e Giani continuano ad opporsi all’apertura di un Cpr in Toscana. Un no categorico che è solo becera propaganda per strizzare l’occhio a una certa sinistra che ha fatto dell’immigrazionismo incontrollato uno dei suoi cavalli di battaglia. Il primo cittadino ogni tanto chiede più agenti dal Governo nazionale solo per pulirsi la coscienza e pubblicizza le tre telecamere di videosorveglianza che ha installato alle Cascine.
Il problema è che non si rende conto di cosa sia diventata la città che ha governato per dieci anni. Se si considera che Firenze è la quinta città in Italia per tasso di insicurezza, l’unica cosa che possono fare seriamente Giani e Nardella è iniziare a pensare ad aprire un Cpr. Siamo fin da ora disponibili a fare la nostra parte per individuare un luogo idoneo per costituire il Centro” dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli.
"Ci aspettiamo che Nardella possa ora ricredersi sul tema sicurezza nella sua città, con le prossime elezioni i fiorentini potranno, finalmente, voltare pagina" dichiara in una nota Manfredi Potenti, senatore toscano della Lega.