Più di 120 esecutori, un’organizzazione durata quasi un anno e la cattedrale completamente gremita di persone desiderose di tornare a partecipare al concerto di Natale dei pratesi. Dopo due anni di stop causa pandemia, la città di Prato è tornata ad abbracciare il tradizionale appuntamento con il 'Musicone'. Quasi due ore di repertorio musicale legato alla città di Prato nell’ambito di una iniziativa promossa dalla Corale San Francesco, in collaborazione con la Cappella musicale della cattedrale. Coro, orchestra e solisti sono stati diretti dal maestro Paolo Fissi, eseguendo un concerto rappresentativo delle varie realtà musicali di Prato. A partecipare infatti ci sono stati cantori provenienti dal coro Annunciazione, gruppo corale Santa Maria a Colonica, coro parrocchiale di Tavola, coro Madonna dell’Ulivo, corale Quarta Eccedente, corale San Martino, corale Sacra Famiglia, coro Vox Artis, coro Interparrocchiale, coro Città di Prato e naturalmente Corale San Francesco.
Dodici i brani in programma, fra cui due composti proprio dal direttore Fissi e uno dall’organista, don Marco Pratesi. La chiusura è stata invece quella tipica della tradizione con il Graduale (Sederunt) composto da Giuseppe Becherini, l’Antifona (Stephanus) e l’Inno (Deus tuorum militum) composti da Augusto Borgioli. Da ricordare la presenza nell’orchestra di musicisti della filarmonica Otello Benelli, concerto cittadino Edoardo Chiti, banda Giuseppe Verdi di Poggio a Caiano, scuola di musica Verdi di Prato e Camerata Strumentale. E poi Daniele Iannaccone primo violino, Claudio Bianchi al pianoforte, e i solisti Daniela Ciabatti e Elisabetta Ciani soprani, Tiziana Somigli contralto, Claudio Tempestini e Enrico Nenci tenori, Max Medero basso.
Come detto il Duomo era gremito di persone, sia giovani che adulti, segno che la tradizione del 'Musicone' continua a essere particolarmente cara alla città. E che i due anni di stop causa pandemia hanno aumentato ancora di più l’attesa fra gli appassionati. Un concerto che adesso ha l'ambizione di farsi conoscere sempre di più fra le nuove generazioni e anche fra chi da poco è venuto a vivere a Prato.
“Sono veramente soddisfatto della riuscita di questa edizione del tradizionale Musicone – dice il direttore Fissi -. Vedere il Duomo così pieno di persone, se da una parte ci ha fatto estremo piacere, dall’altra ci ha caricato ancora più di responsabilità affinché tutto potesse riuscire bene. Quest’anno abbiamo voluto coinvolgere le varie realtà musicali pratesi: associazioni corali, cori parrocchiali, bande, scuole di musica. A monte c’è stato un grosso lavoro e se io ho curato la parte artistica, la macchina organizzativa è stata presa in carico dal consiglio direttivo della San Francesco e per questo ringrazio: Roberto Targetti, Saveria Meoni, Claudia Cecchi, Vanessa Sabatini, Francesco D’Alì e Elisabetta Ciani.
Voglio ringraziare anche i meravigliosi solisti, i 72 coristi e i 45 elementi d’orchestra. E non posso dimenticare chi ha sostenuto l’iniziativa: il Comune, la Diocesi, la Fondazione Cassa di Risparmio, il Ccam, Albini & Pitigliani, Rifinizione Santo Stefano, Paolo Ars Genius School, Cce Import, 24 Finance, Banca Mediolanum, Misericordia di Prato, Maglificio Gb. E ora pensiamo subito alla prossima edizione”.