E' morto nelle scorse ore Paolo Grossi, giurista, storico e accademico italiano, Presidente della Corte costituzionale dal 24 febbraio 2016 al 23 febbraio 2018.
Aveva 89 anni, essendo nato a Firenze il 29 gennaio 1933.
Cordoglio all'Ateneo di Firenze per la scomparsa di Paolo Grossi, professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno.
Nato a Firenze nel 1933, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Ateneo fiorentino nel 1955 con Ugo Nicolini, ha iniziato subito la sua attività di ricerca scientifica nel campo della Storia del diritto italiano.
Nell’anno accademico 1960-1961 è professore incaricato presso l’Università di Siena; dal 1963 al 1966 è ordinario nella Università di Macerata, dove, dal 1964 al 1966, è Preside della Facoltà di Giurisprudenza.
Dal 1966 è ordinario di diritto comune, e, poi, di Storia del diritto italiano nella Università di Firenze; dal 1972 al 1975 è Preside della Facoltà di Giurisprudenza.
Nel 1979 (e fino al 1986) è rappresentante dei docenti ordinari delle Facoltà giuridiche italiane nel Consiglio Universitario Nazionale. Dal 1989 al 1998 è membro del ‘Fachbeirat’ del Max-Planck-Institut fur europaische Rechtsgeschichte di Frankfurt-am-Mein. Ha lasciato il ruolo di professore ordinario nel 2008.
Grossi ha fondato nel 1971 e diretto sino a tutto il 2002 il “Centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno”, fondando anche i "Quaderni fiorentini" attorno ai quali si è raccolta un'intera comunità scientifica.
Paolo Grossi ha segnato la storia del diritto italiano con importanti innovazioni: ha inaugurato nuovi orizzonti metodologici alla storia del diritto medioevale, aprendo questo "grande polmone storico" al moderno e al contemporaneo. Fermamente convinto del dialogo interdisciplinare e della unitarietà della scienza giuridica, Grossi ha applicato la propria attività di studioso a un diritto socialmente orientato ed analizzato all'interno della dimensione costituzionale.
Grossi è stato socio nazionale della Accademia dei Lincei e ha fatto parte di numerose Accademie nazionali (fra cui l’Accademia della Crusca, quella dei Georgofili e La Colombaria) ed estere.
Nel 2007 ha ricevuto il Fiorino d’oro dalla città di Firenze per il "mirabile contributo allo sviluppo del pensiero giuridico moderno”.
Nel 2009 è stato nominato dal Presidente della Repubblica giudice della Corte Costituzionale, della quale – dal 2016 al 2018 – è stato Presidente.
Ha ricevuto lauree honoris causa dalle università di Francoforte sul Meno, Stoccolma, Università Autonoma di Barcellona, Università Autonoma di Madrid, Siviglia, Bologna, l’ateneo dello Stato del Michoacan (Messico), Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Universidade Federal do Rio Grande do Sul, Universidade Federal do Paranà, Università di Macerata.
Grossi ha donato all’Ateneo fiorentino la sua biblioteca: il fondo librario si trova a Villa Ruspoli e conta circa 10.000 volumi di diritto, con un'ampia rappresentanza di letteratura giuridica straniera, in particolare dell'area tedesca, francese, spagnola e latinoamericana.
I funerali si svolgeranno mercoledì 6 luglio alle 11 presso la Basilica della SS. Annunziata a Firenze.
“Il presidente emerito della Corte costituzionale, storico del diritto italiano e professore per oltre quarant'anni all'Università di Firenze ci ha lasciato. Una brutta notizia – commenta il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – che colpisce tutta la nostra città. Abbiano avuto la fortuna di poterlo ascoltare nella monumentale Lectio Magistralis che ha gettato le basi, ideali, di un percorso necessario per la Commissione “Per il contrasto a Firenze dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”.
Proprio il professor Paolo Grossi – aggiunge il presidente Milani – ci ha richiamati all’impegno per essere costruttori di un futuro che rimetta al centro la persona e la sua dignità intesa come complesso di quelle dimensioni valoriali che si sostanziano nella dignità, richiamando il lavoro dei Padri Costituenti, a partire da Giorgio La Pira, che hanno efficacemente connotato la Carta Costituzionale sul deciso e pieno antifascismo, e sulla persona intesa come fine della comunità repubblicana.
Anche a nome del Consiglio comunale – conclude il presidente Luca Milani – esprimo il cordoglio ai parenti ed amici del professor Paolo Grossi”.
“Ogni studente di Giurisprudenza, a Firenze, sapeva che avrebbe avuto un privilegio, quello di incontrare un uomo di profonda dottrina e autorevolezza come Paolo Grossi. In questo momento davvero triste per la scomparsa di un grande giurista e di un grande uomo delle istituzioni, il mio primo pensiero va al lavoro che questo straordinario maestro ha svolto educando generazioni di giovani al valore e alla bellezza del diritto”. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ricorda con commozione il professor Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale, scomparso oggi all’età di 89 anni.
“Per il suo altissimo profilo – prosegue Giani – è stato naturale l’approdo alla Consulta, dove con grande saggezza ed equilibrio ha ricoperto anche la carica di presidente. La morte di Grossi è una perdita grave – conclude - ma il suo magistero rimarrà una risorsa viva a disposizione delle istituzioni e di tutta la società italiana”.
Appresa la triste notizia, l’amministrazione comunale di Greve in Chianti esprime profonda commozione e cordoglio e si unisce al dolore dei familiari e degli amici per la scomparsa del professor Paolo Grossi. Se ne va a 89 anni da cittadino residente a Greve in Chianti con un illustre percorso professionale e umano alle spalle. Il professor Grossi aveva ricoperto il ruolo di Presidente emerito della Corte costituzionale ed era stato storico del diritto italiano e professore per oltre quarant'anni all'Università di Firenze. “Ho avuto modo di conoscere il professor Grossi durante il corso del mio doppio mandato - dichiara il primo cittadino Paolo Sottani - e mi sono sinceramente affezionato alla sua persona.Sono sempre rimasto intimamente colpito dalla sua semplicità, dalla gentilezza dei suoi modi, dal rispetto profondo mostrato in ogni occasione per la Costituzione, per la Legge, per le Istituzioni”. “Anche quando come amministrazione comunale abbiamo organizzato incontri con la cittadinanza su argomenti legati alla Giustizia – continua - il professor Grossi ha sempre accettato con grande disponibilità, con spirito di servizio e di dedizione alle Istituzioni, di venire ad illustrare con parole semplici e chiare le normative vigenti sulla materia trattata”.
“Sono sempre rimasto colpito dal rispetto e dall'impegno mostrati nei confronti degli studenti, ai quali ha dedicato la propria vita come professore universitario – prosegue - e lo ha fatto da vero educatore seminando, oltre alla conoscenza, anche i valori della correttezza, dell'onestà, dell'integrità morale, che sempre lo hanno contraddistinto”. “Anche quando è stato nominato Presidente della Corte Costituzionale, carica dello Stato, ha mantenuto il profilo di persona semplice che sapeva rapportarsi con amabilità e rispetto - aggiunge - lo ricordo e lo ricorderemo sempre come un esempio, sia come integerrimo Servitore dello Stato, strenuo difensore della legalità sia come uomo affabile e rispettoso verso tutti ed in particolare verso i suoi stretti collaboratori”.
“Esprimo alla famiglia a nome mio personale e di tutta l'amministrazione comunale – conclude il sindaco - le sentite condoglianze per la scomparsa del Prof. Paolo Grossi, che ho avuto l'onore di annoverare fra i nostri concittadini, essendo residente a Greve in Chianti”.
«Ho appreso poco fa, con enorme tristezza, che è mancato il professor Paolo Grossi, un gigante della storia del diritto e della cultura italiana»
«Ci lascia un giurista e uno storico del diritto raffinato e acuto, un maestro che nella sua quarantennale attività di docente universitario dell'ateneo fiorentino ha formato alla cittadinanza attiva e responsabile migliaia di studenti che del suo insegnamento conservano tracce profonde e incancellabili. Nominato giudice costituzionale nel 2009 dal Presidente Giorgio Napolitano, guidò la Consulta dal 2016 al 2018 offrendo anche in questo incarico nitide prove di spirito di servizio e di dedizione alle istituzioni» così Dario Parrini, presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama sulla morte del professor Grossi.
Il senatore ha anche un ricordo personale legato al professor Grossi: «Ero sindaco di Vinci- rammenta Parrini- ed ebbi il privilegio di conversare con lui presso la sede della Consulta, e poi di averlo ospite a un'iniziativa congiunta dei comuni di Empoli e di Vinci il 4 giugno del 2011: l'intitolazione a Piero Calamandrei del ponte tra Avane e Sovigliana (l'idea, poi completata nel 2012, era di rendere toponomasticamente omaggio a tutte le culture fondative della Costituzione nel percorso tra i due ponti, da qui la sequenza Ponte De Gasperi-Viale Togliatti-Via Nenni-Ponte Calamandrei), preceduta da una sua meravigliosa conferenza al Cenacolo degli Agostiniani su Calamandrei e la Costituzione. Momenti indimenticabili. Che la terra ti sia lieve professore».
Del Prof. Paolo Grossi, scrive in un messaggio Cecilia Cappelletti, consigliera metropolitana della Lega nel Centrodestra, "ricordo le appassionate lezioni di storia del diritto medioevale. A chi, come me, veniva da studi classici, faceva percepire l'anima del diritto, rendendolo sicuramente meno arido ed anzi più vivo ed attuale che mai. La disponibilità che riservava ad ogni studente, a cui dava rigorosamente sempre del 'lei' e la sua presenza costante a Villa Ruspoli, sede del 'suo' Dipartimento di storia del diritto.Aveva il garbo di un uomo di altri tempi, una cultura immensa ed un'intelligenza sopraffina che lo ha portato meritatamente a ricoprire incarichi istituzionali prima come Giudice della Corte Costituzionale poi come Presidente della stessa.Un grande giurista fiorentino che il mondo del diritto terrà sempre come stella polare".
“Oggi Firenze e la Toscana perdono un grande uomo. Un fine storico e accademico che nel suo ruolo alla Corte costituzionale ha insegnato a tutti noi equilibrio, passione e pluralismo. Nella sula lectio magistralis in Consiglio regionale, lo scorso 4 ottobre, ci ha offerto uno spaccato unico su ruolo e prospettive dell’Europa dimostrando, una vota di più, una naturale autorevolezza.
Quella appassionata lezione, già stampata e inviata alle scuole in occasione della Giornata dell’Europa, sarà rilanciata e divulgata come già fatto con la consegna della Costituzione agli studenti, perché le nostre ragazze e i nostri ragazzi conoscano, e non dimentichino mai, il valore e gli insegnamenti di un maestro attaccatissimo alla sua professione e a Firenze”.
Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, esprime cordoglio per la scomparsa di Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale, storico del diritto italiano e professore all’Università di Firenze.
“La scomparsa del professor Paolo Grossi, Presidente emerito della Corte costituzionale e decano dell’Università degli Studi di Firenze mi addolora profondamente. Maestro e giurista insigne, docente illuminato, storico del diritto italiano, da studente della Cesare Alfieri di Firenze l’ho conosciuto personalmente durante i tanti convegni della lista studentesca "Studenti per le Libertà" per poi apprezzarlo durante il seminario di studi e ricerche parlamentari "Silvano Tosi". Professore all’Università per oltre quarant'anni, ha saputo trasmettere l’amore per il diritto ad intere generazioni di studenti, da sempre un punto di riferimento anche per noi politici, un intellettuale di rango che ci mancherà moltissimo”.
Così in una nota Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia - Centrodestra per il cambiamento.
"La scomparsa del professor Paolo Grossi ci riempie di dispiacere. Un fine giurista e storico del diritto, dall'intelligenza e dalla cultura superiori. Orgoglio dell'Ateneo Fiorentino dove ha insegnato alla facoltà di giurisprudenza per anni rendendo lustro a tutta il mondo accademico fiorentino, è poi approdato alla Corte Costituzionale dove ha ricoperto anche il ruolo di Presidente": lo ricordano così i consiglieri metropolitani di FdI nel Centrodestra Alessandro Scipioni e Claudio Gemelli. Proprio Gemelli conserva un ricordo personale dato che proprio con Grossi ha seguito la sua prima lezione di diritto alla facoltà di Giurisprudenza.Alla Toscana "mancherà una persona come il prof. Grossi. A nome di Fratelli d'Italia ci uniamo al dolore della famiglia e dei cari".