Il vicepresidente del Consiglio regionale riesce ad accedere alla Sala Mensa, ma si sarebbe trovato davanti ad un Menù "speciale".Il risultato dell'ultimo blitz: "scarti elevati, che nel caso del secondo e del contorno hanno superato il 90%" commenta a caldo Marco Stella. Non tarda ad arrivare la replica della vicesindaca Cristina Giachi: "Ci dispiace per lo scarto di oggi a mensa, alla scuola Santa Maria a Coverciano. Ma si trattava di una prova con un menù scelto dai genitori, non di quello proposto dall'amministrazione comunale".
All'ora di pranzo, Stella si è recato alla scuola elementare statale Santa Maria a Coverciano, in via Salvi Cristiani. Accompagnato da alcune mamme della Commissione mensa, il consigliere regionale ha assistito alla distribuzione dei pasti, intrattenendosi con il personale scolastico e con gli addetti alla preparazione del cibo che Stella ringrazia "per la loro preparazione e professionalità”.
"A fine pasto - ha dichiarato Stella - abbiamo tratto un bilancio purtroppo negativo. Come accertato dalla Commissione Mensa, il riso alla zucca è stato scartato dal 60% dei bambini, ma il polpettone con verdure e il contorno di spinaci non sono stati quasi toccati, con percentuali di scarto del 90%. Vedere tutto quel cibo sprecato, praticamente intonso, sui tavoli, e poi gettato via, è uno spettacolo davvero poco edificante; solo oggi in questa scuola sono stati gettati via oltre mille euro di cibo. Senza contare poi che i ragazzi se ne tornano in classe affamati, e come ci ha detto una mamma, quando arrivano a casa vogliono mangiare qualcosa di sostanzioso".
Il vicepresidente dell'assemblea toscana chiede che "come prevede la normativa in materia, gli ispettori dell'Asl facciano dei controlli nelle mense. Al punto 4.3 delle linee di indirizzo regionali, è previsto infatti che le Asl - ricorda Stella citando il documento - controllino 'il gradimento dei pasti, le modalità di gestione di aspetti importanti ai fini del gradimento da parte degli utenti', e che 'la valutazione in campo dovrà essere prioritariamente effettuata nelle mense'. Noi rinnoviamo l'appello al Comune, a Nardella e all'assessore Giachi: cambiate il menu, sostituendo i piatti che non vengono mangiati con pietanze ugualmente sane, ma che incontrano il favore dei ragazzi.
Basta poco".«Ci dispiace per lo scarto di oggi a mensa, alla scuola Santa Maria a Coverciano. Ma si trattava di una prova con un menù scelto dai genitori, non di quello proposto dall'amministrazione comunale. Quest'ultimo prevedeva per oggi riso ai porri, e non alla zucca, e polpettone di spinaci con contorno di puree, e non polpettone con verdure e spinaci a parte» precisa la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi dopo le dichiarazioni del consigliere regionale Marco Stella.
«Il menù previsto dall'amministrazione, come ho potuto constatare alla scuola Villani, svolgendo i miei abituali compiti di controllo del servizio comunale – ha aggiunto la vicesindaca – è stato consumato regolarmente dai bambini con una misura di scarto del tutto accettabile e abituale».«Ricordo poi al consigliere Stella – ha proseguito – che gli ispettori dell' asl vengono abitualmente a visitare le nostre mense e hanno sempre constatato come tutte le operazioni e il servizio nel suo complesso si svolgano in condizioni del tutto adeguate».
«Sui piatti del menu da cambiare – ha concluso la vicesindaca Giachi - abbiamo sempre detto, ancor prima che il consigliere Stella si imbarcasse in questa avventurosa e inutile polemica, che la nostra disponibilità era la più ampia a valutare insieme alle commissioni mensa, ai nutrizionisti e ai genitori quale ricetta sia più appropriata per proporre ai bambini un menù e una dieta sani, nutrienti e di prevenzione delle malattie metaboliche, oltre che appetitosi».