Ieri, 14 ottobre, una forte perturbazione ha interessato gran parte della Regione Toscana, concentrando le proprie precipitazioni nelle zone meridionali e causando allagamenti e esondazioni di corsi d'acqua. Una bomba d’acqua ha portato alla morte di due donne ieri sera in Maremma. Il maltempo che nelle ultime ore ha colpito, con ingenti danni Liguria e Emilia, dalla serata di ieri sta causando numerosi problemi nella provincia grossetana, in particolare nell’area della Marsigliana Non si contano le richieste di aiuto al numero di Emergenza Ambientale della Forestale 1515.
Le operazioni di soccorso sono durate ininterrottamente per tutta la notte fino a questa mattina e continuano con cambio dei turni e aggiunta di nuove pattuglie del Corpo forestale dello Stato, anche da fuori Regione, per un totale operativo di 15 pattuglie. A supporto del personale di terra è impiegato anche un elicottero NH 500, decollato da Cecina e un AB412 proveniente da Roma. Durante i controlli sono state ritrovate anche quattro autovetture prive di conducente e al momento si stanno verificando i dati dei proprietari. Nella zona, ieri pomeriggio, per tre ore ha piovuto e grandinato senza sosta, si sono allagati interi tratti di campagna, con danni ad agriturismi, poderi e campi coltivati.
Evacuate numerose famiglie ad Albinia, già devastata dall'alluvione del 2012 e molte delle persone tratte in salvo sono state portate nella notte al palazzetto dello sport di Orbetello. Il personale Forestale è stato impegnato sin da subito nella evacuazione delle persone dalle case di campagna, quelle più isolate e maggiormente colpite dall'alluvione, hanno altresì collaborato alla chiusura di tratti stradali compromessi dall'acqua per evitare nuove tragedie. Due anziane sorelle sono morte nella zona compresa fra Albinia e Manciano, ia causa dell'esondazione del torrente Elsa.
La loro auto è stata travolta dal fango mentre attraversavano una strada. I loro corpi, rimasti intrappolati nell'auto, sono stati recuperati nel corso della notte.“Ci risiamo purtroppo. Bisogna fare qualcosa di strutturale che eviti queste situazioni. Ci sono persone che hanno appena rimesso a posto case e aziende dall’alluvione di due anni fa e sono da capo. Non può bastare un semplice temporale, per quanto violento, a creare situazioni di questa natura.
Io vivo qui da 50 anni e non ricordo situazioni di questo tipo.” Sono le parole del Presidente delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, che vive ad Albinia e ha visto di nuovo le campagne a sud di Grosseto invase dall’acqua come nel novembre 2011, quando nella cittadina ci furono tre morti e danni per milioni di euro, con case e aziende alluvionate. “Ieri sera –ha raccontato Trucchi stamani a Radio Toscana- c’è stata questa bomba d’acqua nella zona interna e i problemi più gravi sono lì, ma anche qui tra Albinia e Orbetello la situazione non è facile.
A Polverosa in particolare: ho parlato con persone che hanno appena rimesso a posto abitazioni e aziende dopo i danni del 2011 e sono finite di nuovo sott’acqua.” “Le Misericordie, quella di Albinia e le altre della zona –ha detto Trucchi- si sono subito messe in moto ieri sera per fronteggiare un evento che è stato improvviso. Abbiamo accompagnato persone che vivono nelle zone più a rischio al palazzetto dello sport dove il comune ha allestito una struttura di accoglienza e dove alcune famiglie, anche in via precauzionale, hanno passato la notte.
Stamani le squadre sono fuori dall’alba per fare una verifica dei danni.” Per il presidente delle Misericordie “ci vuole maggiore attenzione al territorio. Bisogna creare strutture che consentano all’acqua di defluire in maniera normale anche se piove in modo più violento. Altrimenti ogni volta saremo da capo. Io non sono un ingegnere civile e non so dare una soluzione tecnica. Ma non si può pensare che al giorno d’oggi non si riesca a trovare soluzione a questi problemi, che non sono solo di Albinia, ma evidentemente in tutta Italia.
Se a ogni nuovo evento siamo sempre a parlare dei soliti problemi, evidentemente non si riesce ad affrontarli come si dovrebbe.”
L'area fiorentina- pistoiese-pratese è stata investita dal maltempo nelle prime ore di oggi, 15 ottobre: le forti piogge che hanno interessato l'intero bacino idrologico dei corsi d'acqua, hanno cominciato a insistere sul territorio comunale dalle 5 e sono proseguite con decisa insistenza fino alle 6.30 circa. Per quanto riguarda le previsioni meteo delle prossime ore, dal pomeriggio di oggi le precipitazioni dovrebbero esaurirsi almeno sulle zone centro-settentrionali della Toscana, mentre potranno essere ancora probabili nella parte orientale della Regione.
A Prato la maggior precipitazione si è concentrato fra le 5 le 5.15, quando la stazione di rilevamento di Galceti ha registrato un cumulato di 14 mm/15 minuti (corrispondenti a 56 mm/h). Di molto inferiori sono state, invece, le precipitazioni rilevate dalle stazioni pluviometriche del centro cittadino. Questa situazione, associata alle consistenti piogge su tutto il bacino del torrente Ombrone (area pistoiese), ha portato a un repentino innalzamento del livello del corso d'acqua, che anche stamani risultava essere in crescita, continuamente monitorato attraverso gli strumenti tecnici della stazione di Ponte all'Asse.
Anche il Bisenzio ha leggermente incrementato il proprio livello idrico, senza comunque destare alcuna preoccupazione. I problemi maggiori sul territorio hanno comportato l'allagamento di alcuni tratti stradali, non andando a incidere, in nessun caso, su abitazioni o attività produttive. Al termine dei sopralluoghi effettuati durante la notte e la mattina dal sistema di Protezione civile del Comune, gli operatori hanno ritenuto opportuno - per garantire la sicurezza stradale - provvedere alla chiusura di un breve tratto di via dei Trebbi (zona Casale), dall'ultima rotatoria della strada fino alla rampa del cavalcavia sulla A/11.
Il tratto è rimasto chiuso dalle 7 alle 8.15 di questa mattina. Anche nel tratto finale di via Borgo di Casale è stata riscontrata una considerevole quantità di acqua presente sulla strada: per tutelare al massimo le abitazioni presenti nelle vicinanze, oltre al posizionamento di presidi da parte sia degli abitanti che di squadre della Protezione civile, è stato necessario intervenire con una pattuglia della Polizia municipale, che ha regolamentato il traffico nella zona. Intorno alle 8.20 la situazione è tornata alla normalità. "Come sempre - sottolinea Daniele Langianni della Protezione civile - ci sono zone della città in cui il ristagno dell'acqua è, per così dire, quasi 'fisiologico': si tratta di vie in cui la sede stradale ha una conformazione che favorisce l'accumulo dell'acqua piovana oppure, in altri casi, di allagamenti che si verificano quando le precipitazioni sono talmente abbondanti e concentrate da superare la capacità di smaltimento delle piogge da parte del sistema fognario.
Oggi continueremo a monitorare la situazione - aggiunge Langianni -. Per domani sono previsti inoltre interventi di pulizia di alcuni tratti stradali. Dove necessario, verranno disostruite gratelle e caditoie per facilitare il deflusso delle acque".
Approfondimenti
La strada statale 67bis è provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni nel comune di Collesalvetti (dal km 10,600 al km 19,800), in provincia di Livorno, per consentire i lavori urgenti di ripristino del piano viabile danneggiato in località Biscottino (km 17,100), a causa della rottura della tubazione dell`impianto idrovoro in gestione al Consorzio di Bonifica, avvenuta durante le eccezionali precipitazioni delle ultime 48 ore. Il traffico è deviato sulla viabilità secondaria (ex SS 555) con indicazioni sul posto.
Per chi proviene da Pontedera in direzione Livorno l`uscita è in località Arnaccio (km 10,600), nel comune di Cascina (PI), mentre per chi proviene da Livorno in direzione Pontedera la deviazione è al km 19,600 (innesto SS1 `Aurelia`). I lavori saranno eseguiti dal competente Consorzio di Bonifica. Il personale Anas è intervenuto sul posto al fine di ripristinare la regolare circolazione appena possibile.'Oltre alle vittime accertate, ancora innumerevoli sono le richieste di aiuto, i tratti di campagna allagati, senza contare lo scampato pericolo se la bomba d'acqua si fosse abbattuta anche sulla costa.
E tutto questo si sarebbe potuto prevenire'. Lo dichiara in una nota il senatore SEL Massimo Cervellini, vicepresidente della Commissione Lavori pubblici 'In attesa che il ministro venga a riferire in Aula, il Governo non può esimersi da un mea culpaper una tragedia evitabile con interventi strutturali ordinari di messa in sicurezza del territorio, necessari a contrastare il graduale ma inesorabile dissesto idrogeologico della Maremma e di ormai troppe aree del nostro Paese.
Tra questi, in particolare, soprattutto alla luce del definanziamento del progetto di Autostrada Tirrenica, restano una priorità quelli sulla SS1 Aurelia nei tratti a maggior rischio, soprattutto tra Grosseto Sud, Civitavecchia e Tarquinia, dove c'è molto da fare in termini di sicurezza e di risanamento di un territorio meraviglioso e fragile. Possibile che questo Governo o fa opere inutili, fortemente lesive degli equilibri ambientali, come il Mose di Venezia - foriere oltre tutto di gravissimi scandali e alti tassi di corruzione - oppure abbandona il Paese al nulla? Con SEL continueremo a mettere in atto tutte le azioni possibili di contrasto a questa inerzia, a tutela dei cittadini e degli equilibri del nostro territorio'.
“E’ assurdo che nonostante la Regione Toscana abbia stanziato 100 milioni di euro per opere contro il dissesto idrogeologico dell’area colpita dall’alluvione, solo a due anni di distanza e sempre sulla stessa zona, siamo ancora testimoni di simili tragedie” lo affermano i parlamentari toscani del MoVimento 5 Stelle “Duole constatare – conclude la nota – che in molti casi le vittime compiano comportamenti assolutamente sbagliati: in Italia manca drammaticamente una cultura del rischio, forse sarebbe opportuno investire in questo piuttosto che in grandi opere: sapere cosa fare e dove andare fa la differenza tra vivere e morire”.