Lavoro intenso per il personale della Protezione civile regionale. Dopo il personale già inviato nella giornata di ieri, altri tecnici e operatori sono partiti oggi verso Faenza, Ravenna e Bologna. E sotto osservazione è anche la situazione, in continua evoluzione, che riguarda l’alto Mugello dove le criticità maggiori riguardano i comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio con molte decine di persone isolate a causa di interruzioni di strade.
Partiti stamattina in direzione Faenza tre camion con brande e sacchi a pelo, insieme ad un tecnico del soccorso fluviale. Sempre a Faenza è operativa dall’alba di stamani una squadra del soccorso acquatico, parte della Colonna mobile regionale. A Ravenna sono andati quattro funzionari di Protezione e genio civile, e altri tre sono a Bologna per dare supporto alle sale operative provinciali del servizio di piena. Pre-attivate 5 squadre con modulo idraulico di varie capacità di pompaggio per eventuali necessità ulteriori.
Per quanto riguarda la situazione in Toscana, alto Mugello, la Sala Operativa della Protezione civile regionale segnala criticità per frane che hanno interrotto strade provinciali e comunali con isolamento parziale o totale di varie frazioni nei comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio. In particolare la SP 610 e la SP 477, cruciali per i collegamenti.
Approfondimenti
A Firenzuola nella frazione di Coniale ci sono 80 persone isolate completamente per frane importanti, con difficoltà di intervento per materiale in movimento su SP 610 e SP 20. Nella frazione di Piancaldoli circa 120 persone risultano difficilmente raggiungibili per viabilità compromessa e solo con mezzi 4x4. Una persona con problemi cardio/respiratori è stata soccorsa anche grazie al soccorso alpino. Altre 12 persone isolate nella frazione di Bordignano, 6 in quella di Giugnola.
Sempre a causa di strade interrotte, nel comune di Marradi risultano isolate 140 persone a Lutirano, 30 in località Albero e 10 in quella di Abeto.
A Marradi, in frazione Lutirano, viabilità provinciale fortemente compromessa. La SP 29 presenta un tratto lato romagnolo completamente inesistente per frana. Altre frane rendono difficile il collegamento con la frazione di fatto isolata (circa 100 persone). Nella frazione di Gamberaldi, dove ci sono pochissime abitazioni sparse, il comune sta valutando l’evacuazione della popolazione a causa della strada di accesso fortemente compromessa e la viabilità alternativa inesistente.
Infine a Palazzuolo la SP 477 è chiusa. 50 ragazzi sono ospitati in un campeggio in località Pieidmonte e si sta valutando come farli rientrare organizzando il trasporto con piccoli pulmini. Il luogo è comunque valutato al sicuro.
“Ringraziamo tutti gli operatori e volontari del nostro sistema regionale di protezione civile – hanno detto il presidente Giani e l’assessora Monni - che hanno operato per tutta la notte e stanno continuando anche in queste ore per fornire assistenza alle comunità colpite in Emilia Romagna e anche in Toscana dove le abbondanti piogge stanno causando frane e smottamenti che hanno compromesso la viabilità in alcune frazioni dei Comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzolo sul Senio. Per fortuna, l'Arno e il reticolo non registrano nessuna criticità. Continuiamo a monitorare costantemente la situazione insieme a Protezione civile e amministrazioni locali”.
I trattori degli agricoltori impegnati negli interventi per liberare le strade dai detriti delle frane e smottamenti nell’Alto Mugello dove il maltempo sta causando gravi e pesanti disagi alla comunità. La perturbazione che sta attraversando la Toscana, e che non sembra voler dare tregua, ha fatto scattare fino almeno alle 16.00 di oggi pomeriggio (mercoledì 17 maggio) il codice di allerta arancione per rischio idrogeologico ed idraulico per l’Alto Mugello in provincia di Firenze dove le scuole sono chiuse e la circolazione dei treni interrotta ma anche nell’Alta Val Tiberina e nell’Alto Casentino in provincia di Arezzo. A renderlo noto è Coldiretti Toscana che invita le aziende agricole a segnalare agli uffici zona eventuali danni alle coltivazioni, alle strutture agricole e ai mezzi da lavoro.
“Attraverso i nostri uffici zona stiamo effettuando, con non poche difficoltà, un primo monitoraggio tra le imprese agricole colpite dal maltempo a cui va tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza. Le aziende che hanno in dotazione i trattori stanno collaborando con i comuni per rendere più veloci le operazioni per riaprire le arterie di collegamento che hanno tagliato fuori abitazioni ed aziende. – spiega Roberto Nocentini, Presidente Coldiretti Firenze Prato – Sull’Alto Mugello si è abbattuta una bomba d’acqua: in un giorno sono caduti tra i 140 ed i 160 mm di pioggia: una quantità enorme, in poco tempo, che ha reso fragili i terreni. I danni sono ingentissimi e servirà tempo per riparare la viabilità. Siamo di fronte ad una calamità per l’Alto Mugello”.
La prima ricognizione soprattutto nella zona a confine con l’Emilia Romagna, fornisce un quadro complicato con diverse aziende agricole isolate e decine e decine di ettari di terreni coltivati e pascoli interessati da numerosi smottamenti che comprometteranno le operazioni di raccolta e fienagione. In seguito alla formazione di buche e avvallamenti provocati dalla pioggia e al rischio di nuovi movimenti franosi gli allevatori stanno recuperando in queste ore le mucche al pascolo per metterle al sicuro nelle stalle. Ma le frane minacciano anche alberi da frutteti e vigneti e la prossima stagione turistica.
Nel frattempo Coldiretti fa sapere di avere sollecitato la Regione Toscana ad attivare sul portale di Artea la procedura per presentare l’istanza di segnalazione dei danni alle coltivazioni da parte delle aziende agricole, condizione fondamentale per la richiesta di stato di calamità al Governo, anche per gli eventi grandinigeni dello scorso fine settimana che avevano colpito la zona del Chianti Classico. Da qui l’invito a rivolgersi agli uffici di zona per eventuali segnalazioni e richieste di informazioni.
Tra ieri e oggi il vento forte, con raffiche oltre i 50 km orari, ha fatto registrare la caduta di rami e ramaglie in varie aree verdi a Calenzano. In particolare nel giardino della scuola don Milani un giovane tiglio di tre anni si è piegato e spezzato.
Al parco del Neto si sono registrati: la rottura della cima di un acero campestre, la caduta di una grossa pianta di alloro e la caduta di un tiglio storico, sul quale era stata eseguita anche una verifica penetrometrica sull’apparato radicale, che non aveva dato segni di pericolosità e in seguito era stata effettuata una potatura su indicazione dei tecnici forestali.
Il parco del Neto, chiuso oggi per allerta meteo, resterà chiuso anche domani per ulteriori verifiche.
Proprio per le particolari caratteristiche monumentali e l’età avanzata delle alberature del parco, il Comune ha disposto la chiusura dell’area in caso di allerta meteo, a scopo precauzionale.
“Dobbiamo a mettere in sicurezza i territori italiani contro il rischio idrico e idrogeologico, in previsione di un cambiamento climatico sempre più marcato, evidente, disastroso: è possibile farlo solo e soltanto con le infrastrutture. A questo genere di interventi, che sono prioritari, contro il rischio idrogeologico, devono essere destinati immediatamente i fondi del Pnrr e tutte le risorse disponibili”. Lo scrive Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e componente VIII commissione ambiente che prosegue: “Il governo ha già annunciato di voler fare una ricognizione dei progetti del Pnrr e sono da sempre convinta e lo ribadisco che le risorse debbano essere destinate alle infrastrutture per la difesa dei territori dal rischio idrogeologico e idrico, un problema troppo spesso ignorato, nonostante le molte tragedie”.
“Adesso – ricorda Mazzetti – l’impegno è massimo per mettere in salvo le popolazioni dell’Emilia-Romagna e dell’Alto Mugello, dove i comuni di Marradi e Palazzuolo sul Senio sono isolati. Sono in contatto con le popolazioni dell’Alto Mugello, un territorio che amo e a cui sono legata e che è importantissimo per la Toscana. Quanto prima, dobbiamo poi ripristinare i collegamenti, in un territorio già di per sé difficile da raggiungere con difficoltà oggettive di infrastrutture e servizi.
Mi unisco anche io ai ringraziamenti alla Protezione Civile, a tutti i volontari intervenuti, ai corpi dello Stato che stanno facendo un lavoro egregio in una grande tragedia”, conclude.
La pioggia non ha fermato la nona edizione di Mugello da Fiaba festival per bambini e ragazzi andato in scena tra Villa Pecori Giraldi, Biblioteca comunale, Monastero di Santa Caterina e Centro storico di Borgo San Lorenzo, con l’organizzazione del Centro Remida di Borgo San Lorenzo, l’Assessorato alla cultura del Comune in collaborazione con l’Associazione Officina Cultura Borgo San Lorenzo. Un’edizione che ha rispecchiato in pieno il tema di quest’anno, invisibili incastri condivisi, tanti sono stati i tasselli andati al loro posto come in un puzzle dai mille pezzi. L’ultimo incastro domenica 14 maggio con il lancio dei palloncini (biodegradabili) nel cielo di Villa Pecori in un raro momento di cielo quasi sereno.
A Castelnuovo Berardenga a causa del maltempo previsto nei prossimi giorni, l’appuntamento “Pagine Sparse: il paesaggio fra prosa e poesia” in programma sabato 20 maggio al Museo del Paesaggio (comunicato poche ore fa) è stato rinviato a data da destinarsi.