Si terrà lunedì 28 novembre nella Sala esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza Duomo 10 a Firenze, il convegno su “I beni confiscati alla mafia in Toscana. L’impegno dello Stato, della Regione e degli Enti locali per restituirli all’uso pubblico”. Alle 9.30 sarà il presidente Eugenio Giani ad aprire i lavori, che saranno conclusi alle 13.30 dall’intervento dell’assessore regionale alla Cultura della Legalità, Stefano Ciuoffo.
Nel corso dell’iniziativa sono previsti interventi dei delegati alla legalità di Anci e Upi Toscana, Gabriele Berni (sindaco di Monteroni d’Arbia) e Sara D’Ambrosio (sindaca di Altopascio). Terranuova Bracciolini, Massa e Cozzile, Castagneto Carducci, Montopoli Valdarno e Firenze, cioè i Comuni toscani coinvolti nelle più recenti esperienze di riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata, racconteranno la loro esperienza.
Il prefetto di Firenze, Valerio Valenti, interverrà sul ruolo delle Prefetture nel supporto alle realtà territoriali, mentre Bruno Corda, direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati, parlerà del ruolo dell’Agenzia che dirige e delle prospettive in questo settore. E’ previsto un dibattito con interventi degli amministratori e dei rappresentanti dell’associazionismo.
E’ stata firmata nei giorni scorsi la convenzione fra il Comune di Chiusi e l’associazione "Durante e dopo di noi" con la quale l’amministrazione concede in comodato d’uso gratuito l'immobile Molino dell’Astrone. Il bene confiscato alla mafia nel 2010 era stato messo a disposizione del Comune di Chiusi dal Tribunale di Napoli già dallo scorso Luglio a seguito della presentazione del progetto sociale di ‘Durante e dopo di Noi’ condiviso con l’Amministrazione. In sala consiliare il Sindaco Gianluca Sonnini e la presidente dell’Associazione Cristina Lorenzoni hanno firmato l’atto che di fatto permette all’associazione di poter svolgere la propria attività sociale all’interno della struttura. L’immobile che in questi mesi è stato sottoposto ad interventi di ripulitura dalla vegetazione esterna, potrà ora essere oggetto di interventi minimi di manutenzione ordinaria che permetteranno l’utilizzo di parte dell'immobile dall’associazione.
“E’ un risultato importante – dichiarano il sindaco Gianluca Sonnini e l’assessora al sociale Maura Talozzi – essere finalmente riusciti a poter dare concretezza a questo progetto consegnando le chiavi a Cristina. Progetto al quale noi come amministrazione abbiamo fortemente creduto, sollecitando il Tribunale affinchè potesse assegnarci l’utilizzo di questo immobile. I ragazzi e le loro famiglie potranno così avere un nuovo spazio a disposizione per le proprie attività e per dare vita alle loro iniziative. E’ un primo passo, ma importante, per tutta la comunità, per il futuro di questi ragazzi ed è un segnale forte all’insegna della legalità e del riscatto sociale. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e che si sono adoperati affinchè tutto questo si potesse realizzare”.
“La firma è stato un momento davvero emozionante ed intenso – afferma la presidente Lorenzoni - perché ho pensato alla possibilità di poter finalmente vedere realizzarsi tanti progetti ed opportunità per i nostri ragazzi e per le loro famiglie, e per quanti vorranno partecipare al nostro ‘sogno’. Credo sinceramente che questo immobile a noi assegnato per scopi sociali rappresenti la possibilità di poter realizzare un progetto unico e importante. Un bene di grande rilevanza per l'intera comunità con la possibilità di far rinascere una struttura dedicata a tutti i soggetti fragili, tenendo conto che queste "fragilità" sono in realtà una ricchezza per tutti noi. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel nostro progetto che ci hanno sostenuto e che ci sosterranno nel futuro”.
Dal 28 novembre al 14 dicembre 2022, in occasione dei progetti improntati sulla legalità rivolti agli studenti e del trentennale delle stragi di mafia, grazie al forte impulso dato dal Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ed al supporto dell’Ufficio Scolastico Provinciale, la Polizia di Stato ha organizzato un “Percorso alla Memoria”, articolato in tre fasi, per far conoscere ed illustrare ai più giovani, e non solo, la delicata tematica della lotta alla criminalità e nello specifico, alla malavita organizzata.
Da anni, la Polizia di Stato mette in campo il proprio impegno con l’obiettivo di contrastare e prevenire tale fenomeno e di contribuire, in un’ottica più ampia, alla diffusione della cultura del rispetto reciproco e della legalità.
Al fine di dare un taglio accademico e di profonda riflessione all’argomento, l’evento sarà una preziosa occasione per affrontare, attraverso la rinnovata collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, il tema della “legalità contro le mafie”, attraverso il coinvolgimento degli studenti delle scuole fiorentine e provincia.
Durante la prima fase, dal 28 al 30 novembre 2022, all’interno della Caserma intitolata a Fausto Dionisi, vi sarà l’esposizione della Teca della “QuartoSavonaQuindici”, la Fiat Croma blindata sulla quale persero la vita Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro: gli uomini della Scorta del Magistrato antimafia Giovanni Falcone che viaggiava con la moglie, nonché collega, Francesca Morvillo.
La Caserma Dionisi aprirà le porte, per tre giornate consecutive, agli studenti degli Istituti Superiori interessati al virtuoso progetto. In tale contesto, prendendo parte attiva all’iniziativa, gli allievi parteciperanno, insieme ad alcuni Funzionari della Polizia di Stato, all’esposizione del materiale realizzato dall’Ufficio Stampa e Relazioni Esterne della Questura, arricchendo gli interventi con la proiezione di alcuni video originali di loro produzione sulla tematica della legalità, in una chiave nuova e moderna. Il progetto è stato, infatti, ideato nella continua ricerca di una partnership con i ragazzi delle scuole, che hanno contribuito attivamente già dalle primissime fasi di realizzazione dello stesso, partecipando dapprima ad una riunione con il Questore ed alcuni Funzionari della Polizia di Stato per discutere insieme la delicata tematica da affrontare.
Preziosa sarà la presenza dell’Ispettore della Polizia di Stato in quiescenza Angelo Corbo – Medaglia d’Oro al Valore Civile - che, sopravvissuto alla Strage di Capaci, conferirà valore aggiunto al progetto e rappresenterà una testimonianza tangibile di spirito di sacrificio e forte senso del dovere. Accanto ad Angelo Corbo, l’Assistente Capo della Polizia di Stato in quiescenza Giampiero Gregori fornirà il suo singolare contributo, condividendo con i ragazzi delle nuove generazioni la sua importante esperienza come capo scorta del Magistrato Antonino Caponnetto alla guida, dal 1984 al 1990, il Pool antimafia istituito dal Magistrato Rocco Chinnici nel 1980.
Al fine di realizzare compiutamente ed arricchire l’iniziativa, verranno esposte, inoltre, lungo il corridoio della Caserma, nove riproduzioni fotografiche realizzate dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Palermo che immortalano e raffigurano - purtroppo - i crimini efferati della mafia e i momenti più significativi ad essi collegati, tramandati nella storia. Una decima riproduzione, realizzata attraverso un collage di scatti fotografici illustrerà, invece, i tragici momenti immediatamente successivi alla Strage di Via dei Georgofili, compiuta per mano di Cosa Nostra, in cui persero la vita cinque vittime innocenti.
Proprio per far sì che vengano coinvolti il maggior numero possibile di giovani, il progetto proseguirà la sua seconda fase con l’esposizione della “QuartoSavonaQuindici”, emblema del sacrificio degli uomini della Scorta, all’interno del portico dell’Educandato di “SS. Annunziata”, situato nella Villa del Poggio Imperiale, prestigiosa struttura fiorentina che da anni accoglie ragazzi e ragazze da tutto il mondo e che attualmente conta circa cinquecento studenti.
Durante la terza ed ultima fase dell’evento, impreziosita dalla partecipazione del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, il 12 e 13 dicembre, d’intesa con il Sindaco Dario Nardella e grazie al contributo del Direttore della Galleria degli Uffizi, la Teca, al fine di commemorare le vicende che hanno interessato la storia di questa città e farne spunto di riflessione oltre che per le generazioni più giovani, anche per tutta la cittadinanza, verrà esposta in piazza Signoria nei pressi della Loggia dei Lanzi, proprio a pochi passi dalla via teatro dell’attentato esplosivo di matrice mafiosa avvenuto nel maggio del ’93.
Con grande spirito di condivisione della memoria per i fatti che hanno colpito duramente anche la nostra città e la Polizia di Stato, la Signora Tina Montinaro incontrerà gli studenti nella mattinata del 13 e del 14 dicembre per promuovere ancora una volta insieme a loro la cultura della legalità e per fare in modo che il contachilometri della Fiat Croma blindata sulla quale viaggiava suo marito Antonio risulti fermo solo apparentemente. L’impegno dello Stato, infatti, da quel 23 maggio 1992, non si è mai fermato e continua a percorrere innumerevoli chilometri all’interno della preziosa Teca.