Le nudità di Emanuele Giannelli

Mozart e le statue nude, il prete di Santa Croce e il monsignore di San Lorenzo

Stefano
Stefano Bisi
22 febbraio 2025 12:19
Le nudità di Emanuele Giannelli
Fotografie di Monica Caleffi

C’è prete e prete. Qualche anno fa il parroco della chiesa di Santa Croce a Firenze vietò un concerto con le musiche di Mozart perché, si disse, l’autore del Flauto Magico era massone. Il prete smentì ma qualche dubbio è rimasto.

Monsignor Marco Domenico Viola, priore di San Lorenzo, di fronte alle statue “nude” di Emanuele Giannelli collocate nel sagrato della basilica ha detto al quotidiano La Nazione: “Nella nudità voglio scorgere il superamento dei miti del superuomo. Il desiderio insopprimibile di scrutare l’infinito che è in noi e oltre noi. Siamo impastati della polvere della terra ma anche della luce del cielo. Ho ripensato ad una delle tante famose frasi di Antoine de Saint-Exupéry ‘devi sentire che c'è qualcuno sopra di te per essere veramente te stesso’. E ancora ‘non si vede bene se non con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi, gli uomini lo hanno dimenticato, tu, non dimenticarlo mai’ (Il Piccolo Principe).

Fotografie di Monica Caleffi

Approfondimenti

Ecco cosa Giannelli evoca in me con questa sua opera ancora una volta provocante e geniale”. Così provocante da stimolare la tipica ironia fiorentina. E i curiosi, oltre ad ammirare le statue, si avvicinano per leggere i messaggi lasciati dai fiorentini. Due opere dorate di Giannelli sono davanti a palazzo Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale. Sembrano le guardie del palazzo dove regna Eugenio Giani, il governatore.

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