La cultura italiana, Dante e la sua Comedia, contro la violenza e l'orrore. “Trasumanar significar per verba non si porìa”, il verso dantesco che dà nome e significato alla mostra di arte sacra e contemporanea allestita negli spazi della Pieve di San Pietro in Bossolo e del Museo di Arte Sacra di Tavarnelle, è anche il leitmotiv che ispira lo spettacolo prodotto da Arca Azzurra Teatro, la storica compagnia residente nel Teatro Niccolini di San Casciano, in programma domenica 22 novembre alle ore 18 alla pieve tavarnellina.
L'evento, organizzato in occasione della giornata di chiusura della mostra “Trasfigurazione”, è un viaggio culturale che prende forma dalla lettura di alcuni versi danteschi a cura di Massimo Salvianti, accompagnato dalla musicista Silvia Lotti che suonerà l'antico organo della pieve. Il progetto “Dall'Inferno per il Paradiso” , curato da Dario Marconcini e Massimo Salvianti, è stato realizzato in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri.
“Abbiamo un'arma in mano - commenta Elena Borri, assessore alla Cultura dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino - che può combattere e sconfiggere la paura e il terrore: è la nostra cultura, una miscela invincibile fatta di non violenza, pace, dialogo, apertura al confronto, rispetto verso l'identità altrui, la conoscenza è lo strumento che useremo anche domenica per dire no alla violenza, ricordare l'orrore della tragedia parigina, commemorare le vittime ed esprimere solidarietà al popolo francese”. L'iniziativa, in programma domenica, è stata realizzata in collaborazione con l'Unione Comunale del Chianti Fiorentino e l'Associazione Amici del Museo. Le letture saranno precedute dalla proiezione di un video.
Una manifestazione a sostegno della Francia si è svolta oggi a Cortona. “Uniti, senza colori politici e ideologie per costruire una comunità tollerante e accogliente -ha affermato il Sindaco Francesca Basanieri- La nostra reazione deve essere decisa e solidale da parte di tutti per contrastare il dilagare dell'odio omicida in ogni sua forma. Nonostante le condizioni climatiche fossero avverse, con una pioggia battente che non ha mai smesso, siamo riusciti a svolgere la manifestazione sotto il loggiato del Teatro Signorelli con oltre cento cittadini di ogni estrazione sociale, politica e religiosa che hanno cantato assieme la Maresigliese e l’Inno Nazionale Italiano e si sono uniti nel ricordo delle vittime e nella volontà di dire no al terrorismo.”