Condannato il consigliere della Lega al Quartiere 3 (Gavinana - Galluzzo) di Firenze, Alessio Di Giulio. Fece scalpore il video social che nel settembre 2022 Di Giulio pubblicò, si vedeva a Firenze una donna rom mentre lui sollecitava a votare Lega "per non vederla mai più”.
Il Tribunale di Firenze dopo una prima sentenza contro Di Giulio a seguito della querela della donna e della richiesta di costituzione in parte civile delle associazioni ASGI, ARCI, Lunaria, COSPE e associazione 21 Luglio, mercoledì 21 febbraio ha quantificato il danno ribadendo la condanna.
"Le associazioni - si legge in una nota delle Associazioni, diffusa da Arci - esprimono la loro soddisfazione per una sentenza che riconosce sia la valenza penalmente rilevante del reato di istigazione all’odio razziale sia l’importanza delle denunce da parte di chi lo subisce e che ha dimostrato coraggio nel reagire.
Rimaniamo in attesa delle motivazioni ma ci auguriamo che la sentenza possa servire da monito per la prossima campagna elettorale. Alimentare un clima di odio non paga, anzi il razzismo costa".
IL PARTITO LO DIFENDE - In merito alla condanna del Capogruppo Lega del Q3 Alessio di Giulio, la Lega per Salvini Premier Firenze afferma, in una nota, quanto segue:
"La sentenza che vede coinvolto il Capogruppo della Lega del Consiglio di Quartiere 3, Alessio di Giulio, ci lascia amareggiati. Questo singolo episodio, che vede un percorso giudiziario ancora lungo, non farà venir meno la fiducia nella comunità leghista di Firenze per un sistema giudiziario che deve pronunciarsi sull'oggettività della questione, legata ad un video risalente al 2022, poco prima del voto delle elezioni politiche".
"I Consiglieri Comunali del Gruppo Lega, così come quelli del Quartiere e i singoli dirigenti ed iscritti del Partito, rinnovano la propria vicinanza e stima ad una persona sempre attenta e leale verso i bisogni dei suoi cittadini".
"Non può sfuggire inoltre che una sentenza di tale portata non contenga, al suo interno, un grande pregiudizio politico che richiama l'attenzione di chi, nella città di Firenze, professa ideali politici lontani dalla sinistra e dal suo modo di pensare".
"La Lega confida dunque nella giustizia giusta, scevra dalle condanne politiche nelle sedi giudiziarie. Quella giustizia che auspichiamo possa riconoscere nelle parole del Capogruppo Di Giulio l'oggettività dei fatti, ossia che comportamenti o atti inerenti il razzismo, o la xenofobia, non sussistono".