Un ritmo di ispezioni 5 volte superiore a quanto previsto dalla legge nazionale. Tutto ciò sarà possibile grazie alla task force di tecnici della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro che, con le 74 nuove assunzioni garantite dalla Regione Toscana, porta a 213 il numero dei controllori impegnati nell'area vasta centro.
In vista di questo appuntamento sono stati il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e Renzo Berti, coordinatore del progetto, a presentare il progetto e la campagna di comunicazione diffusa che prenderà il via a breve. Ad essere sottoposte a più frequenti ed intensi controlli non saranno soltanto le aziende del pronto moda gestite da cinesi. I 74 nuovi tecnici della prevenzione in gran parte opereranno a Prato dove più che triplicheranno, passando dagli attuali 20 a 70. Ai 68 oggi in organico a Firenze se ne aggiungeranno altri 14, mentre a Empoli passeranno da 25 a 33 e a Pistoia da 26 a 28.
"Non possiamo permettere che accada di nuovo ciò che abbiamo visto il 1 dicembre: le leggi vanno rispettate". Lo ha detto, battendo con forza la mano sul leggio per sottolineare l'affermazione, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso del suo intervento alla sala del Pellegrinaio dell'ex Ospedale di Prato alla presentazione del "Progetto lavoro sicuro" le sue parole sono state sottolineate dall'applauso degli italiani e, dopo la traduzione, da quello dei cinesi.
Ha sottolineato che quando nasce un bambino cinese lo fa in ospedali dove il tasso di mortalità neonatale è il più basso d'Italia, ha detto che quel bambino quando cresce è accolto nelle scuole insieme agli italiani o agli stranieri di altre nazionalità, e ancora ha ricordato come quando un cinese si sente male a lui vengono garantite le migliori cure senza chiedergli i documenti o quanto ha nel portafogli, e infine ha sottolineato che la Regione darà ai familiari dei sette morti cinesi nel rogo del Macrolotto lo stesso contributo che viene dato agli italiani morti sul lavoro.
"Dobbiamo nutrire un sogno – ha concluso Rossi – in omaggio alla storia della Toscana e della Cina, due popoli che sono riusciti a fare cose che parevano impossibili e a meravigliare il mondo. E' il sogno di un giorno non lontano in cui i media potranno venire qui e constatare che ce l'abbiamo fatta a restituire legalità al distretto delle confezioni e che viviamo insieme nella legalità e nel rispetto reciproci. Con il nuovo sindaco inizia un nuovo cammino: lo percorreremo insieme e ce la faremo".
E il neosindaco Matteo Biffoni è intervenuto per ringraziare che il grido di dolore della comunità pratese è stato raccolto dicendo che non vuole essere il sindaco di una città dove si verificano tragedie come quella del 1 dicembre, tragedie che "si evitano se si esce dall'illegalità per puntare a diventare il grande centro europeo del pronto moda". Biffoni ha concluso dicendo che "la Regione Toscana ci ha messo i fatti, che le associazioni di categoria stanno facendo il loro percorso e che il Comune farà di tutto perchè il lavoro per la legalità abbia successo. Chiederemo al Governo lo stesso sforzo e non abbiamo intenzione di abbassare la guardia".
E' toccato infine al console generale aggiunto, Ji Gang, di portare il suo saluto. Ha ringraziato il presidente Rossi e il sindaco Biffoni, assicurando che sta tenendo stretti contatti con tutti gli interlocutori per far sì che si trovino le migliori soluzioni per garantire la sicurezza sul lavoro. "Per noi – ha precisato – la sicurezza è una priorità. Ci stiamo impegnando per diffondere la cultura della sicurezza e siamo convinti che il dialogo e la collaborazione siano molto migliori del il lavoro a porte chiuse".L'appuntamento è per venerdì 13 giugno a Palazzo Chigi dove il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, illustrerà al premier Matteo Renzi le linee di fondo del progetto "Lavoro sicuro" che la Regione ha elaborato e finanziato con 12 milioni di euro in tre anni e che questa mattina è stato presentato a Prato.
Lo ha annunciato il presidente Rossi nel corso del suo intervento di presentazione. All'incontro dovrebbero prendere parte anche rappresentanti dei Ministeri della Giustizia e degli Interni.
"Discuteremo – ha precisato il presidente Rossi – di come sviluppare ancora meglio questa iniziativa nella quale credo molto e che serve a dare una mano a chi vuol mettersi in regola, dall'altra a denunciare alla Procura della Repubblica tutti coloro che fanno i furbi". Il neosindaco di Prato Matteo Biffoni, nel garantire il pieno appoggio della sua amministrazione, ha annunciato che ha intenzione di chiedere al Governo lo stesso sforzo per la legalità che è stato prodotto da Regione e realtà locale.