Lavori tramvia, pista ciclabile dei viali in pericolo?

Stamani in viale Matteotti flash mob di Fiab Firenze Ciclabile: chiesta una variante in corso d'opera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2025 14:02
Lavori tramvia, pista ciclabile dei viali in pericolo?

FIAB Firenze Ciclabile lancia l'allarme: "a causa dei lavori per la tramvia, la pista ciclabile dei viali è in pericolo!". Stamattina sabato 4 gennaio in viale Matteotti angolo via La Marmora c'è stato un partecipato flash mob per "chiedere una variante in corso d'opera: poco impattante ma essenziale per garantire la funzionalità di uno dei percorsi ciclabili più importanti della città" .

Perché - sottolinea Fiab Firenze Ciclabile - "stanno rifacendo la pista lungo i viali, nel contesto dei lavori per la tramvia interamente pavimentata in pietra, indistinguibile e senza separazione da corsia pedonale e parcheggi; conflitti, incidenti e disfunzionalità saranno certi! Un’anteprima di quale sarà il risultato fino piazza Piave è già visibile all'inizio di viale Matteotti".

Stamani con cartelli e cori, gli attivisti hanno messo l'accento su questo problema. 

Già una nota Fiab Firenze Ciclabile di fine dicembre aveva evidenziato il problema:"Nei giorni scorsi in molti hanno notato con sgomento che fra via Cavour e via La Marmora il controviale di Matteotti è diventata una distesa di pietre in cui l’unica delimitazione fra la corsia veicolare, la pista ciclabile ed il marciapiede è un cambio di trama nella disposizione delle pietre, oltre ad alcuni piccoli catarifrangenti già divelti al primo passaggio di mezzi e persone.Questa è purtroppo un’anteprima di quel che potrebbe essere il destino della ciclabile su tutti i viali di circonvallazione in seguito ai lavori per la tramvia 3.2.1 Libertà - Bagno a Ripoli, il cui progetto conserva delle criticità che faranno perdere un’occasione importante per un balzo in avanti nella mobilità sostenibile e nella transizione ecologica.

Secondo il progetto infatti la risistemazione dei controviali Matteotti-Gramsci-Giovine Italia ricalcherà quanto già possiamo vedere nel tratto interessato dai lavori per la tramvia verso San Marco: interamente pavimentati in pietra, senza soluzione di continuità fra marciapiedi, pista ciclabile, corsia per residenti e parcheggi. Le diverse aree saranno delimitate solo da borchie metalliche a terra, comportando la continua invasione della pista da parte di pedoni e auto, con un forte conflitto fra gli utenti, rischio di scivolamenti e collisioni. Da evidenziare anche l’interruzione della pista su Piazza Beccaria. 

Nel complesso si va a peggiorare significativamente l’attrattività ciclabile della dorsale dei viali, uno dei percorsi più utilizzati da parte di chi si muove in bici in città.

Erano criticità - prosegue Fiab Firenze Ciclabile - che avevamo portato all'attenzione della precedente Amministrazione, che ha sostanzialmente ignorato il problema utilizzando tattiche dilatorie per non affrontarlo. Individuare protezioni come cordoli e gradini e utilizzare pavimentazioni più adatte alla bici come un asfalto architettonico è indispensabile per la sicurezza e per proseguire la trasformazione di Firenze in una città ciclabile, nella tutela del valore dell’area.

Come FIAB Firenze Ciclabile, insieme alle associazioni dell’Alleanza fiorentina per la giustizia Ecologica, Sociale e Climatica, torniamo a chiedere una revisione semplice ma sostanziale, superando la pavimentazione in pietra che risulta estremamente problematica anche per persone con disabilità e passeggini.

La scelta della pavimentazione in pietra viene poi estesa a tutta piazza Beccaria con l'eliminazione delle aree verdi, andando così a creare un'invivibile isola di calore, anche al netto della messa a dimora di 39 nuovi platani.

Piuttosto si potrebbe ampliare notevolmente la parte verde depavimentata della piazza, senza mutare il disegno d’insieme e contribuendo a mitigare la temperatura anche nelle aree circostanti, ottenendo così anche uno spazio più vivibile e carico di funzioni. Sarebbe, in altre parole, un concreto esempio di urbanistica resiliente al cambiamento climatico. 

Ecco un esempio di configurazione alternativa per la piazza, con incremento delle superfici depavimentate.

Infine, il Comune è fortunatamente riuscito ad ottenere dalla Soprintendenza l’assenso a realizzazione di pensiline per tutte le fermate, anche nella VACS: chiediamo che si tratti di pensiline fotovoltaiche; nel 2025 è inconcepibile che nuove coperture di parcheggi, mercati e simili non lo siano.Siamo consapevoli di quanto sia complesso prevedere varianti in corso d’opera, ma riteniamo che le nostre proposte non stravolgano il progetto e rappresentino invece delle significative migliorie per chi vive e si muove su quel tracciato. Chiediamo quindi alla nuova amministrazione la coerenza nel sostegno alla tutela del verde pubblico e della mobilità attiva e non perseverare nell’errore di ignorare problematiche portate all’attenzione da anni", conclude Fiab Firenze Ciclabile.

L’Alleanza fiorentina per la giustizia Ecologica, Sociale e Climatica è il coordinamento di diciassette associazioni ecologiste fiorentine che si è ufficialmente costituito un mese fa, al fine di affrontare l’emergenza climatica e intervenire per realizzare le necessarie transizione energetica ed ecologica.Il comunicato è sottoscritto da Aspo Italia, Associazione Pro CER, Associazione Progetto Firenze, Cittadini PER L’Italia Rinnovabile, Ecofuturo, EcoLobby, Extinction Rebellion Firenze, FIAB Firenze Ciclabile, Fridays For Future Firenze, ISDE Firenze, Legambiente Firenze, Rinascimento Green, Transistor, WWF Area Fiorentina.

"Davanti al Cinema Principe c'è una ciclabile. Almeno così pensa chi governa la Città. Chiunque altro ci prenderebbe per i soliti esagerati estremisti, che vogliono biciclette ovunque -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Ironia a parte, ringraziamo FIAB per aver convocato questa mattina un flash mob che denuncia la riconoscibilità dei tratti riservati a chi pedala.

Abbiamo già depositato un'interrogazione urgente, per chiedere conto di decisioni che peggiorano le condizioni di calore (visto l'ampio uso di pietra) e soprattutto mettono a rischio l'incolumità della parte più debole che si muove su strada (a piedi e senza motori). Il tema vale anche per viale Belfiore, davanti al nuovo social hub e per piazza Beccaria.

I simpatici e amichevoli segnali catarifrangenti a terra si staccano con facilità. Uno di loro è comparso sul portapacchi di una bicicletta. Lo porteremo in dono martedì all'Assessore Giorgio, come se fosse un dono per l'epifania, arrivato un po' in ritardo".

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