Arrivate le “pantere” della polizia, si sono ritrovati intrappolati al secondo piano, proprio nell’appartamento che stavano svaligiando dopo essere verosimilmente entrati dal balcone.
Gli agenti della III Squadra Volante, dopo aver tentato di sorprendere i malintenzionati dalla porta principale (rimasta però inaccessibile sia dall’esterno che dall’interno), hanno deciso di farli uscire allo scoperto salendo con la scala mobile dei Vigili del Fuoco.
L’episodio, concluso con l’arresto di tre cittadini georgiani di età compresa tra i 26 e i 32 anni, è accaduto la notte scorsa all’Isolotto.
A dare l’allarme al 113, intorno alle 5.00 di notte, è stato un residente insospettito da alcuni rumori anomali provenienti dalla casa dei vicini.
In pochi istanti sono arrivate due volanti della Questura di Firenze e gli agenti non hanno avuto alcun dubbio: stavano mettendo a segno un colpo in un appartamento.
Dalla strada si intravedevano infatti le tapparelle alzate e le luci accese all’interno, quando invece - secondo quanto appreso - i proprietari non erano in casa.
Appena è calato il silenzio e nell'abitazione si sono spente le luci, i poliziotti hanno capito che per prendere i ladri avrebbero dovuto raggiungerli sul balcone a una decina di metri d’altezza.
Grazie alla preziosa collaborazione del 115, due agenti sono arrivati al piano in tutta sicurezza, determinati ad acciuffare i malviventi.
Ma quest’ultimi, dal canto loro, non erano certo intenzionati a “issare bandiera bianca”; così - secondo quanto ricostruito - sfruttando l’oscurità sarebbero passati dalla terrazza nell’appartamento a fianco, per poi saltare giù in un altro balcone al primo piano.
Nel frattempo però, altri due poliziotti che, stavano tenendo d’occhio le eventuali vie di fughe in strada, sono rapidamente entrati in azione arrampicandosi - anche loro - al primo piano della palazzina.
I tre fuggitivi, raggiunti poi sul balcone da tutti e quattro gli agenti, a questo punto hanno tentato il tutto per tutto sferrando calci e pugni contro le forze dell’ordine; ma alla fine sono finiti tutti in manette.
Durante tutte le concitate fasi dell’operazione anche una terza pattuglia, coordinata dalla Sala Operativa, si era avvicinata per controllare l’intera zona.
Da successivi accertamenti è emerso che nello stesso stabile sarebbero stati almeno due gli appartamenti visitati dai ladri; in entrambi i casi i proprietari non erano presenti.
Oltre ad alcuni arnesi atti allo scasso (un paio di cacciaviti di oltre 30 centimetri) la polizia ha recuperato anche uno zaino con all'interno della refurtiva.