Terminato la serrata dei balneari di stamane (hanno aperto i servizi alle 9,30). Secondo i primi dati in Versilia uno su quattro avrebbe aderito. Gli altri scioperi, previsti per il 19 e 29 agosto, sarebbero cancellate perché il governo fa sapere che a settembre si studierà la questione.
Secondo il presidente del Sib Confcommercio Pisa Fabrizio Fontani: “Siamo soddisfatti perché la categoria ha aderito alla unanimità a questa forma di sciopero dolce, e l'obiettivo di far parlare della nostra questione è stato pienamente raggiunto. Come volevamo alla vigilia, anche i disagi per i clienti sono stati minimi, e comunque molti di loro hanno compreso le ragioni della protesta ed hanno espresso comprensione e solidarietà nei nostri confronti.
Adesso ci aspettiamo che il Governo intervenga con una legge che metta fine a questa vicenda che si trascina da ben oltre 14 anni. Noi imprenditori balneari abbiamo bisogno di certezze e stabilità, vogliamo tornare ad investire per il bene dello stesso turismo balneare italiano, e delle nostre imprese e famiglie. Non riusciamo a capire come si possa tenere congelato e sotto scacco un settore dell'economia nazionale e del sistema di accoglienza così apprezzato in tutto il mondo. Confermiamo lo stato di agitazione permanente della categoria, almeno fino a quando non avremo una legge che regoli una volta per tutte il nostro settore”.
“Ringrazio personalmente i balneari del litorale pisano per la massiccia adesione alla manifestazione di questa mattina” – dichiara il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli, che apprezza l'interesse mostrato dal Vicepremier Matteo Salvini: “Dal ministro Salvini apprendiamo che il Governo italiano non ha dimenticato le legittime ragioni dei balneari, dal diritto di prelazione, agli indennizzi ai tempi di proroga. E' un primo segnale, mi auguro con tutto il cuore che le promesse del ministro siano il preludio ad una soluzione finale positiva, per il bene e nell'interesse delle 30 mila imprese e di tutto il turismo italiano”.
Approfondimenti
"Per capire con chi abbiamo a che fare, è bene ricordare alcuni fatti -dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- I balneari, mediamente nel 2023, hanno fatto dichiarazioni dei redditi di poco più di 15mila euro (importi simili a quelli dei taxisti), a fronte di affitti delle spiagge di poco superiori a 3mila euro l’anno grazie anche ad un calo del 4,5% applicato dal 1 gennaio di quest’anno.
Alcune indagini indipendenti hanno rilevato una soglia di lavoro nero stagionale superiore al 70%. La Regione Toscana ha approvato nei giorni scorsi una legge con cui stabilisce indennizzi a quei balneari che, partecipando alle prossime gare che forse si terranno dal 1 gennaio 2025, non dovessero superarle (recente sentenza Corte Giustizia Ue ha stabilito che questo è illegale) (3). L’anno scorso è stata fatta dal governo (in vista di una legge che non si sa…) una mappatura delle spiagge demaniali ed è risultato che quelle affittate sono il 33%, lasciando quindi ampio spazio alle spiagge libere e alla concorrenza… peccato che questa mappatura ha conteggiato anche le coste non sabbiose e i porti…."