Firenze – Sicurezza sul lavoro, Gig Economy, mafia straniera e caporalato, processo Keu. Sono questi i temi, caldissimi, che l’Osservatorio toscano per la legalità ha messo in agenda da mesi e sul quale ha aperto confronti e dibattiti serrati.
Nell’ultima riunione, mercoledì 31 gennaio, il presidente don Andrea Bigalli ha aperto le audizioni con le sigle sindacali. Primo confronto con la Cgil che per bocca della segretaria Gessica Beneforti con delega, tra le altre, ad appalti e legalità, ha assicurato che “sul processo keu il sindacato si costituirà parte civile”.
Nelle prossime settimane saranno invitati anche i rappresentanti di Cisl e Uil. “Già da questo confronto – dichiara Bigalli – i temi emersi sono molti e li approfondiremo tutti. Credo che alla fine di questo giro di consultazioni una prima tappa sarà quella di rivolgere un appello alla Regione per promuovere e rafforzare l’ispettorato sul lavoro”. Il presidente non si lascia infatti sfuggire un altro, grande nodo all’attenzione dell’Osservatorio già discusso con la Cgil: le infiltrazioni mafiose. “Il caporalato, soprattutto in attività come ristorazione e pubblico esercizio, è in mano alla mafia straniera. Occorrerà coinvolgere anche le Camere di Commercio per contrastare il fenomeno”.
Sulla Gig Economy, e cioè su quel modello di economia del lavoro basato sulla chiamata occasionale e temporanea (esempio più calzante i riders), nel confronto con la Cgil è emersa la necessità di continuare a monitorare il fenomeno senza tralasciare il mondo, altrettanto complesso, delle partire IVA.
“Dal governo e dal Ministero dell’Ambiente massima attenzione al problema dei siti contaminati dal keu, massimo supporto alle indagini e massimo sostegno agli interventi di bonifica, per preservare l’ambiente e le persone esposte a valori estremamente alti”. Lo assicura l’On. Erica Mazzetti, membro VIII commissione ambiente e già promotrice dell’inserimento del ‘caso keu’ nella commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Da quanto si apprende dalla risposta del Mase arrivata oggi a un’interrogazione di Mazzetti, il sito dell’aeroporto di Pisa contaminato “è stato bonificato”, mentre è stato nominato “un Commissario Unico per le aree di Bucine, Pontedera ed Empoli”.
Nel corso delle operazioni di polizia, “sono stati effettuati – si apprende – un sequestro per equivalente di 20 milioni di euro, confermati in sede di gravame, e una confisca di oltre 5 milioni di euro”. “Auspico che queste somme – aggiunge Mazzetti – possano essere utilizzate per le attività di bonifica”. “Nel rispetto degli indagati e ben sapendo che larga parte dell’imprenditoria locale è lontanissima da questo ‘intreccio velenoso’, spero si faccia massima chiarezza e spero che chi ha sbagliato paghi”, conclude Mazzetti.