Firenze, 29-10-2023 - Lunedì 30 ottobre tutto il personale dell’Ispettorato Nazionale del lavoro sarà nuovamente in sciopero. Per la terza volta, in un anno e mezzo, le varie sigle sindacati a livello nazionale dell’INL ricorrono alla massima espressione di mobilitazione sindacale, cui i lavoratori e lavoratrici hanno già dimostrato di aver dato massiva partecipazione.
A distanza di sei anni dalla sua istituzione, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che avrebbe dovuto razionalizzare le risorse sulla vigilanza sul lavoro in un unico ente per contrastare le morti sul lavoro e fenomeni come il caporalato, il lavoro clandestino ed il lavoro nero.
Ed invece, INL continua a non avere risorse necessarie per il suo funzionamento, nonostante l’attivo di 214 milioni di euro in bilancio, mancando una vera autonomia organizzativa e finanziaria dell’INL.
“Il personale dell’INL è davvero stanco di dover continuare a elemosinare i propri diritti, a discapito di tutti i proclami che avvengono ad ogni infortunio sul lavoro. Non c’è più tempo da perdere: le lavoratrici e i lavoratori INL chiedono a gran voce di essere messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro e di far sì che la struttura possa attrarre nuove assunzioni stabili per affrontare la vera tutela del lavoro”, dice la Fp Cgil Toscana.
Lunedì 30 ottobre, in occasione dello sciopero si terranno presidi territoriali davanti alle prefetture. In Toscana (dove il personale INL in tutto supera le 200 unità) appuntamento in mattinata a Firenze, Pisa, Livorno, Grosseto, Arezzo, Lucca. Per Firenze il presidio si svolgerà dalle 10 alle 12.
“Mancano ancora certezze sul riconoscimento degli arretrati della perequazione per il periodo 2020-2022, così come sembra ancora un miraggio il superamento del gap salariale esistente con il personale degli altri enti pubblici – incalza Rosario Mariotti, segretario UilPa Lucca -. Non solo siamo fermi ai problemi di otto anni fa, ma a questi se ne sono aggiunti altri. I lavoratori dell’INL non vogliono più promesse ma certezze. Per questo aderiamo con convinzione alla manifestazione dello sciopero nazionale e al presidio davanti alla prefettura nella mattina di lunedì e invitiamo i lavoratori a partecipare per far sentire la loro voce. Alle 11 insieme alla Fp Cgil saremo ricevuti dal Prefetto, Giuseppa Scaduto, per consegnarle, in qualità di rappresentante del Governo sul territorio, la nota firmata dai sindacati a livello nazionale con la preghiera di trasmetterla al Presidente del Consiglio dei Ministri”.
Carenze organiche e strutturali che devono essere risolte: “Ci sono ancora centinaia di posti scoperti a livello nazionale – prosegue Mariotti – mentre non sono diminuite competenze e responsabilità del personale, così come non è cambiata la retribuzione. La richiesta è quella di trasformare l’Ispettorato nazionale del lavoro in una vera Agenzia, dotata di piena autonomia, così da poter svolgere appieno i compiti cui è preposta e da riconoscerne il ruolo. A livello sindacale, poi, il riconoscimento degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione, corrisposti ai dipendenti degli altri Enti del Comparto Funzioni Centrali, e chiediamo che una quota dei proventi delle sanzioni in materia di salute e sicurezza – tuttora inutilizzabili da parte di INL – siano destinati, tramite apposito emendamento, al personale.
Ciò anche al fine di evitare il dimezzamento della retribuzione accessoria che si verificherà già dal 2023 a seguito delle nuove assunzioni. Infine da tempo chiediamo un aumento del salario accessorio, così che l’INL possa attrarre e trattenere le tante professionalità di cui necessita così come una vera informatizzazione dell’Ente per renderlo competitivo ed efficace. E’ un paradosso dover tutelare gli altri lavoratori, senza essere tutelati loro stessi”.