Nei giorni scorsi, con l’accusa di tentato omicidio, la Polizia di Stato ha rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino marocchino di 25 anni, ritenuto responsabile di una violenta aggressione avvenuta lo scorso 3 ottobre in via dell’Isolotto.
Le vittime, un ragazzo e una ragazza poco più che ventenni, si trovavano con la loro autovettura in una strada poco trafficata che costeggia il fiume Arno, quando uno sconosciuto, arrivato in sella ad una bicicletta con in mano un’ascia, ha cominciato a sferrare colpi senza alcun apparente motivo.
I giovani, rimasti miracolosamente illesi dalla furia dell’uomo, sono riusciti ad allontanarsi ma non senza che la loro autovettura ne facesse le spese: circa 3000 euro di danni.
Dopo la denuncia del fatto in via Zara, gli investigatori della DIGOS fiorentina sono entrati subito in scena ricostruendo minuziosamente tutti gli spostamenti del responsabile del gesto sconsiderato.
Così hanno passato al setaccio ogni immagine della videosorveglianza cittadina della zona analizzando anche le fasi antecedenti all’aggressione nel parcheggio di via dell’Isolotto.
Proprio in questi filmati, che precedono il violento episodio a colpi di ascia, gli inquirenti hanno scoperto che lo stesso uomo si era reso protagonista di un’altra anomala quanto ingiustificata aggressione nei confronti di un gruppetto di ragazzi che stavano passando sulla passerella pedonale sotto al Viadotto del Ponte all’Indiano.
Intorno alle 3.05, infatti, lo stesso uomo è ben visibile mentre, appoggiato alla ringhiera della passerella pedonale sferra inizialmente un calcio in direzione di uno scooter che gli passa accanto.
Poco dopo, sempre la stessa persona aggredisce un gruppetto di giovani prendendoli letteralmente a sassate.
Nelle immagini successive il soggetto si allontana su via dell’Isolotto in direzione Via dello Scalo per poi fare ritorno in bicicletta sulla passerella pedonale, dirigendosi verso la coppia appartata con in mano un oggetto molto simile ad un’ascia.
All’esito di una serrata attività investigativa la DIGOS è riuscita ad identificare la persona ritenuta responsabile della violenta aggressione: l’uomo è stato rintracciato sempre in zona Isolotto.
Il cittadino marocchino, indagato anche per porto di oggetti atti ad offendere e danneggiamento aggravato, resta ora in carcere dopo la convalida del suo fermo di polizia giudiziaria.
Al momento gli inquirenti escludono una qualsiasi matrice integralista dietro allo sconsiderato gesto del fermato.