FIRENZE- Un progetto pilota per la riqualificazione e la valorizzazione ambientale, turistica, infrastrutturale e produttiva dell'Isola di Capraia. La Regione è al lavoro insieme ad Arpat, Irpet, Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Cnr e al Comune di Capraia per mettere a punto una strategia per il rilancio dell'isola, che dovrà sfociare, nei prossimi mesi, in un protocollo d'intesa. Mercoledì e giovedì una delegazione di cui facevano parte il consigliere del presidente Gianfranco Simoncini, dirigenti e tecnici dei settori interessati (ambiente, attività produttive, lavoro, infrastrutture, cultura), di Arpat, Irpet, Toscana Promozione Turistica e Cnr ha partecipato sull'isola ad una serie di incontri istituzionali e di lavoro.
I temi affrontati sono stati quelli legati ad agricoltura, pesca, turismo, patrimonio culturale, usi civici, difesa del suolo, tutele a terra e mare. La delegazione ha fatto visita, il 21 giugno alla ex colonia penale, ed alle attività agricole che si sono insediate in questa parte dell'isola insieme al sindaco di Capraia Gaetano Guarente e all'assessore Marida Bessi. Oltre ai tre direttore regionali Caporale, Ferrari e Scalacci erano presenti rappresentanti dell'Irpet e del CNR, tra cui Antonio Raschi direttore dell'Istituto di biometeorologia di Firenze. L'isola di Capraia è la terza per grandezza dell'Arcipelago toscano (19 chilometro quadrati), conta una popolazione residente di 415 abitanti, che in estate diventano fino a oltre 2000, con presenze turistiche complessive di oltre 20 mila l'anno.
Giovedì mattina si è svolto un sopralluogo al complesso della Chiesa e del Convento di Sant'Antonio nel quale, dopo il recupero della facciata sostenuto anche da un finanziamento regionale, è in corso il restauro, da parte dell'Associazione Amici di Sant'Antonio, dell'altare mentre tutta la parte del convento è da ristrutturare. Si sono poi svolti due incontri nella sala Consiliare, prima con il Sindaco e con i consiglieri comunali, poi anche con gli imprenditori economici dell'isola, per un esame congiunto delle principali priorità di intervento per l'isola. L'impegno assunto, con un apprezzamento forte da parte dell'amministrazione comunale, è di lavorare per poter stipulare con la presenza del presidente Enrico Rossi il protocollo entro inizio ottobre.
La Direzione della C.C. di Livorno, competente per la sezione Staccata della ex C.R. di Gorgona, ha emanato l’Ordine di Servizio n. 51 del 30 maggio 2017 che dispone, a far data da luglio 2017, di addebitare sugli stipendi del Personale di Polizia Penitenziaria gli oneri della Caserma Agenti sull’Isola. Ma su Gorgona non esistono alberghi e/o pensioni, non esistono ristoranti, non esistono farmacie, negozi di generi alimentari, uffici postali, scuole per i figli del personale. Così come non esistono case in vendita o case di privati da ottenere in locazione temporanea. Il Personale vi permane anche quando libero dal servizio, vista l’assenza di collegamenti con la terraferma se non con singole corse delle motovedette del Corpo da Livorno.
"L'Amministrazione penitenziaria -interviene la Segreteria Regionale della Toscana della Federazione Nazionale della Sicurezza Cisl- ligia ai doveri di contabilità generale dello Stato non rappresenta la condizione unica di Gorgona agli Organi Istituzionali competenti. Ma dispone il prelievo coatto delle buste paga del personale di quote economiche per il consumo di acqua, luce o altro per il solo fatto che i Colleghi vengono fatti alloggiare in camerate, in vere e proprie caserme, senza scelta alcuna se non il doversi organizzare – magari per poter per dormire quando liberi da servizio, con un sacco a pelo sotto le stelle, a cielo aperto".