Irene Grandi presenta Io in Blues, l’atto d’amore di una delle più importanti cantanti italiane ad alcuni dei più carismatici artisti internazionali e italiani che hanno reso, direttamente o indirettamente, immortale un genere che è alla base tutta la musica moderna che conosciamo; lo troviamo nel soul e nel rap, nel jazz e nel rock, nel funk, ovunque. Il Blues è una madre che tutti accoglie e tutti ama, indistintamente. Etichette come la Stax, la Alligator e altre ancora, hanno prodotto un’autentica rivoluzione, in un periodo nel quale la segregazione sociale, e dunque culturale, era la regola.“IO in Blues” è anche un tributo appassionato alle radici di Irene, alla sua formazione musicale e alle prime esperienze sul palco, nelle quali ha ottenuto un imprinting che ha poi sviluppato in uno stile personale e riconoscibile.
Dunque un concerto, un viaggio, fatto di brani che attraversano un arco temporale che va dagli anni ’60 fino ai ’90, canzoni che sono blues nell’anima e nell’ispirazione: Etta James, Otis Redding, Willie Dixon, Tracy Chapman, Sade, ma anche Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina, e alcuni brani di Irene, riarrangiati in chiave rock-blues. Irene Grandi è un’artista che ha sempre cercato di cambiare pelle, per mettersi in gioco, per sperimentare.
Lo dimostrano le sue collaborazioni più diverse. che sono andate dai grandi standard italiani e internazionali riletti in chiave jazz con Stefano Bollani alla videoarte dei Pastis, dal pop della sua splendida carriera solista all’opera rock come protagonista di The Witches Seed , composto da Stewart Copeland (l’opera debutterà in prima mondiale il 22 e 23 luglio prossimi a Tones Teatro Natura, a Oira Crevoladossola – VCO)
“In questo tempo sospeso, difficile, smarrito, ho finalmente ritrovato l’ispirazione tornando alle radici. Da sempre il blues mi risuona dentro, mi emoziona e negli anni della mia formazione ha avuto un grande impatto sul mio mondo musicale e la mia voce.
Nel lungo momento che ci ha tenuto lontani gli uni dagli altri, incerti sul futuro, sconvolti da tanti cambiamenti e rattristati dalla sorte dei più fragili, ho fatto molta fatica a trovare ispirazione e slancio, finché ho smesso di cercare qualcosa di nuovo e mi sono immersa in qualcosa che conoscevo, che amavo ma che da molto tempo non praticavo più. Ho voluto ricordare da dove vengo e ritornare appunto alle radici, sperando così di ritrovare anche io un maggiore radicamento e una nuova forza di reagire.
Accettare anche la malinconia di questo lungo periodo drammatico che abbiamo vissuto, ascoltarla e cantarla. Perché il Blues? Perché il Blues è la radice, è la madre, e ti accoglie nelle sue grandi braccia.”
Irene Grandi.
Venerdì 29 luglio ore 21.30 a Prato, Chiostro di San Domenico
IRENE GRANDI
Io in Blues 2022IRENE GRANDI – VoceMAX FRIGNANI – ChitarraPIERO SPITILLI – BassoFABRIZIO MORGANTI – BatteriaPIPPO GUARNERA – Hammond