“Da sempre riconosciamo e supportiamo il grande lavoro svolto da Anpi Bagno a Ripoli per promuovere sul territorio, a partire dalle scuole, i valori della Resistenza e i principi dell’antifascismo e della democrazia. Siamo tutti dell’Anpi.Ma stavolta siamo sconcertati e in profondo e totale disaccordo con la sezione locale di Anpi, per l’iniziativa - da cui anche l’Anpi provinciale fiorentina ha preso le distanze - promossa proprio nel Giorno della Memoria, che tenta di accostare l’Olocausto e la guerra Israele-Hamas.
Un accostamento che purtroppo sembra avere il sapore della provocazione fine a se stessa e soprattutto lede il ricordo delle vittime della Shoah, non contribuendo certamente a supportare la causa del popolo palestinese. Siamo invece convinti che tutta la comunità internazionale, oltre ovviamente a ciascuno di noi come singoli, debba adoperarsi di più per raggiungere la Pace in Medio Oriente che continua a mietere vittime ogni giorno, ma non di certo aumentando la conflittualità.
Un conto è attivarsi per il cessate il fuoco. Un altro è svilire la Giornata in cui si ricorda l’Olocausto, una delle pagine più orribili della nostra storia, di pura follia umana. Ci auguriamo che Anpi Bagno a Ripoli capisca l’errore commesso e possa tornare sui suoi passi, e che la Giornata della Memoria, il prossimo 27 Gennaio, sia per tutti un giorno di riflessione e non di scontro”, dichiara il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini.
La Comunità Ebraica di Firenze esprime "sconcerto dopo aver avuto notizia dell'evento organizzato da A.N.P.I. Sezione di Bagno a Ripoli presso il C.R.C. Antella per il prossimo 27 gennaio in collaborazione con AssoPace Palestina.
Dispiace dover ricordare a chi dovrebbe, per proprio statuto, avere a cuore la memoria della barbarie fascista, che il 27 gennaio è una legge dello stato istituita proprio per riflettere sui crimini del fascismo italiano e la complicità con il nazismo. Il tentativo di creare inesistenti paralleli fra lo sterminio che il nostro paese ha contribuito a compiere, ottant'anni fa, di ebrei, Rom e Sinti, disabili, omosessuali e oppositori politici, e il conflitto che oggi insanguina dolorosamente il Medio Oriente ha un unico scopo e un unico risultato: annacquare la memoria delle responsabilità fasciste, creare alibi alla già fragile memoria italiana, allontanare la responsabilità della nostra società, che invece vanno ribadite e comprese, studiate per evitarne il ripetersi.
Troppo comodo oggi gettare lo sguardo altrove, trincerarsi dietro nuovi “benaltrismi”, chiudere un occhio nei confronti dei colpevoli di allora, di cui come paese siamo eredi, per gridare alle colpe altrui, e in particolare degli eredi di quelle vittime.
Da vent'anni partecipiamo con convinzione alle celebrazioni che le articolazioni della società italiana svolgono il 27 gennaio, ripetendo a gran voce che il nostro sguardo, il 27 gennaio, non va rivolto solo alle vittime della persecuzione nazifascista, ma ai carnefici: che siamo noi, italiani ed europei. Oggi chi organizza e partecipa a questa iniziativa svilisce il lavoro di ventidue anni di Giorni della Memoria in Italia.
L'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, sezione di Bagno a Ripoli, viene così a mancare al suo compito istituzionale e alla sua nobile vocazione, associandosi alle mille voci dei revisionisti di oggi, accodandosi alla marea montante di chi tende a riabilitare, rivalutare, giustificare il fascismo", conclude, per la Comunità Ebraica di Firenze, il Presidente, Enrico Fink.