FIRENZE - In Italia le famiglie che versano in una condizione di povertà alimentare, sia quantitativa che qualitativa, sono 845.000. Anche se dall'inizio della crisi economica (2008) ad oggi, la situazione è andata migliorando: nel 2011 le famiglie in difficoltà per la spesa alimentare erano il 9%, sono scese al 6,5% nel 2016, e al 3,5% nel 2017.
In Toscana la situazione dal punto di vista della povertà alimentare è meno grave, non solo rispetto alla media nazionale, ma anche a confronto con le principali regioni del centro nord. Le famiglie in difficoltà per coprire la spesa alimentare in un anno si sono dimezzate: da 50.000 nel 2016 a 25.000 nel 2017. Va detto però che la riduzione della criticità più estrema della povertà alimentare non si è accompagnata ad un miglioramento sotto il profilo nutrizionale, e in termini assoluti la povertà alimentare di tipo qualitativo coinvolge 154.000 famiglie.
La Regione Toscana ha messo a punto negli anni una serie di interventi per combattere povertà e disagio sociale, raccolti e sistematizzati nel Piano regionale di contrasto alla povertà varato un anno fa, nel settembre 2018. Tra questi interventi, la redistribuzione delle eccedenze alimentari, già portata avanti con successo nello scorso triennio 2016-2018, con la collaborazione di terzo settore e grande distribuzione.
L'iniziativa viene replicata per il triennio 2019-2021, inserendola in un più ampio programma che prevede anche progetti per la diffusione di una corretta cultura della nutrizione, e per la formazione professionale a sostegno delle attività di recupero. Nella sua ultima seduta la giunta regionale ha approvato, con una delibera proposta dell'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, il programma triennale, lo schema di convenzione e la prenotazione di risorse per 150.000 euro per il triennio 2019-20121: 50.000 ogni anno.
La convenzione verrà sottoscritta tra Regione, enti del terzo settore (nel precedente triennio Associazione Banco Alimentare della Toscana onlus e Conferenza Episcopale - Caritas Toscana) e soggetti della grande distribuzione (nel precedente triennio Unicoop Firenze, Conad del Tirreno, Esselunga spa), con i quali la Regione ha realizzato nel triennio 2016-2018 il progetto "Spesa per tutti". Ma il programma prevede anche l'attivazione e il rafforzamento delle reti e delle risorse territoriali per incrementare la redistribuzione dei prodotti alimentari; la promozione di stili di vita e specifici progetti formativi per diffondere una corretta cultura della nutrizione, una cultura alimentare consapevole e un modello di consumo critico che tenda al recupero delle risorse e alla riduzione degli sprechi; la diffusione degli Empori della solidariet&agrav e;, già presenti in molte realtà toscane, per allontanarsi il più possibile dall'ottica dell'assistenzialismo e avvicinarsi sempre di più a risposte più ampie ai bisogni e alle esigenze, salvaguardando la dignità della persona.
"La Toscana - dice l'assessore Stefania Saccardi - ha voluto cogliere la sfida di una strategia regionale complessiva per la lotta alla povertà. Il Piano triennale varato un anno fa prevede un programma volto a ridurre le cause dell'impoverimento e a sostenere le persone nel percorso di uscita dalle condizioni di marginalità ed esclusione sociale, mettendo a disposizione oltre 120 milioni, tra risorse regionali, statali e comunitarie, con l'obiettivo di promuovere un sistema regionale integrato finalizzato all'inclusione sociale. In questo quadro si inserisce la redistribuzione dei prodotti alimentari, che però ha un senso solo se in stretta connessione con gli altri programmi di intervento".
Il progetto "Spesa per tutti"
Nel triennio 2016-2018 il progetto "Spesa per tutti", con la finalità di aiutare economicamente le famiglie e reperire prodotti alimentari di prima necessità, ha visto collaborare Regione Toscana, enti del terzo settore (Associazione Banco Alimentare della Toscana onlus e Conferenza Episcopale - Caritas Toscana) e soggetti della grande distribuzione (Unicoop Firenze, Conad del Tirreno, Esselunga spa). Nel 2016 e nel 2017 sono stati distribuiti in tutto il territorio toscano 8.100 pacchi alimentari l'anno ad altrettante famiglie in difficoltà. Nel 2018 c'è stato il raddoppio, e la distribuzione è stata di oltre 16.000 pacchi.