"Sono giorni che ovunque dicono di essere pronti a ‘conquistare’ Firenze ma poi sono assenti in aula per il voto sul bilancio consolidato, atto dirimente e impattante. Un comportamento che denota disinteresse per il futuro della città e mancanza di rispetto delle istituzioni, quello di oggi da parte dei consiglieri comunali di centrodestra. Facile dire di volersi occupare dei fiorentini, alle parole però non pare corrispondano i fatti, questa assenza ne è una dimostrazione plastica" Così Nicola Armentano e Letizia Perini, capogruppo e vice capogruppo Pd.
"Vista l’assenza del Sindaco, del Vicesindaco e di vari altri assessori oggi in aula alla votazione delle delibere, rispondiamo con una battuta alle sortite di Gianassi e del PD, perché comprendiamo perfettamente il nervosismo post elezioni, vista la sconfitta chiara e netta. Curioso poi che Gianassi voglia dare lezioni di morale politica all’opposizione, proprio lui che non appena eletto parlamentare ha pensato bene di correre a dichiarare che intende restare assessore. Ma i doppi incarichi non erano invisi al PD?
Gianassi farebbe meglio a dimettersi evitando di lasciare bilancio e sviluppo economico in modalità part time. Resta molto da fare per il bilancio a Firenze, pensiamo ad esempio alla multiutility: se a Gianassi stava così a cuore il processo di creazione della nuova società non avrebbe dovuto candidarsi ma completare il lavoro iniziato, in quanto si tratta di un operazione che non si può certo concludere in un batter d'occhio" dichiarano i consiglieri di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.
"La Lega appoggia in pieno la proposta avanzata da Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio: l'assessore al bilancio e allo sviluppo economico Federico Gianassi, neo eletto in Parlamento, si dimetta e lasci le sue importanti deleghe in mano a chi se ne possa occupare a tempo pieno. Firenze non si può permettere nella presente congiuntura economica e sociale assessori a tempo perso" fa eco il capogruppo della Lega Federico Bussolin.
"Il centrosinistra sembra voler far di tutto per favorire le destre anche a Firenze" intervengono anche Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune "Spesso capita che il nostro gruppo consiliare sia l'unico a rimanere in aula, come unica opposizione. Raramente abbiamo pensato fosse utile fare polemica, nei confronti degli altri gruppi di opposizione. Perché ci sembra più grave la difficoltà della maggioranza (Partito Democratico e Lista Nardella) nel garantire il numero legale ad alcune delibere e, in alcuni casi, persino ad alcune mozioni. Ci era sembrato molto grave il giudizio espresso in aula dal Presidente del Quartiere 2, che aveva accusato il Consiglio comunale di non lavorare abbastanza.
Ci sembra grave l'atteggiamento di una parte della Giunta di non rispondere alle interrogazioni nei tempi previsti per poi mancare dal Salone de' Dugento quando almeno dovrebbe dare riscontro orale, anziché in forma scritta (dati i termini scaduti). Insomma, la polemica di oggi del PD fiorentino dà visibilità alle destre e non tiene conto di quanto avvenuto in generale in questi tre anni.
Quanto al doppio incarico dell'Assessore al Bilancio, noi davamo per scontato che non ci sarebbe stato, ma il Sindaco ha preferito invece annunciarlo, rispondendo a stretto giro a un nostro comunicato. È una decisione sbagliata. Chi ha funzioni di governo non può stare anche in luoghi legislativi e viceversa. Vale per il Presidente del Quartiere 1 e per l'Assessore al Bilancio, che hanno adesso entrambi nuovi ruoli, rispettivamente in Consiglio regionale toscano e in Parlamento".