Per effetto delle nuove norme del Codice della strada, i noleggi dei monopattini elettrici in sharing nelle principali citta' italiane registrano -30%, mentre per le vendite di mezzi privati si stima un calo tra 30% e 50% (dati 15/12/2024 - 10/01/2025 -1). Secondo Assosharing (associazione del settore), ci saranno 300 milioni in meno di fatturato e l’Iva per lo stato dovrebbe registrare -60 milioni fino al 2030. Poi ci sarebbero 1.200 posti di lavoro in meno e non verranno create ulteriori 3.000 occupazioni nei prossimi 5 anni. Infine, le vendite di mezzi privati passerà, entro il 2025, dagli attuali 150mila all’anno a 100 mila. In nome della sicurezza e, al momento - visto che mancano i decreti attuativi che chiariscano le regole su caschi, targhe e coperture assicurative - in nome della burocrazia.
A quasi un mese dall’applicazione delle nuove disposizioni del Codice della Strada, anche il comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi si trova ad affrontare una nuova sfida. Le previsioni iniziali di un possibile calo sono state confermate nei primi giorni di gennaio. Tuttavia, si percepisce chiaramente un forte desiderio di socialità e di piacere conviviale: “Non dobbiamo fare allarmismo,” - spiega Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa - “Il nuovo Codice della Strada, rispetto alle vecchie norme, non apporta alcuna modifica ai limiti del tasso alcolemico consentito: quello che era possibile bere prima è consentito anche oggi. La differenza sono le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza e una maggiore attenzione ai neopatentati".
Secondo Pieragnoli, la cittadinanza ha dimostrato una crescente consapevolezza sui pericoli legati alla guida sotto l’effetto dell’alcol: “Nei ristoranti, pub e locali di Pisa , molti clienti stanno scegliendo di farsi accompagnare a casa da chi non beve, di prendere un taxi o, nel caso di distanze ridotte, di tornare a piedi. Una prudenza che non solo contribuisce alla sicurezza stradale, ma che dimostra anche un senso di responsabilità crescente”.
Questa evoluzione nei comportamenti è confermata anche dai ristoratori come sottolinea la Presidente di Confristoranti Confcommercio Pisa Daniela Petraglia: “Abbiamo registrato un calo nei consumi, già evidente durante le festività natalizie e confermato nei primi giorni del nuovo anno. Il risultato è un cambiamento nelle abitudini: se prima un tavolo da quattro persone ordinava una bottiglia di vino, ora si opta per un singolo calice. Si avverte una maggiore consapevolezza da questo punto di vista.
Per cercare di affrontare il problema, si potrebbe pensare di introdurre una “box” per permettere agli ospiti di portare a casa il vino avanzato, ma è solo una soluzione parziale. Un’altra proposta potrebbe essere l’organizzazione di servizi taxi nelle grandi città, ma i costi rimangono elevati. Questo cambiamento potrebbe comportare una diminuzione della frequentazione dei ristoranti, specialmente di quelli in cui la degustazione di vini è un elemento centrale dell’offerta. È necessario ragionare a fondo su come scongiurare ripercussioni negative per l’intera filiera”.
Uno strumento fondamentale per promuovere una cultura del bere consapevole è rappresentato dalla “Guida al servizio per un consumo consapevole di bevande alcoliche” redatta da Fipe Confcommercio.
Come spiega Pieragnoli, questa guida offre istruzioni semplici e precise sulle norme da seguire. “In particolare, gli operatori del settore devono garantire un servizio responsabile: informare i consumatori sui rischi legati all’alcol, avere a disposizione le tabelle alcolemiche con i principali sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nel sangue, monitorare le quantità di alcol servite, in modo da prevenire situazioni pericolose. Obblighi a cui la maggior parte di gestori e addetti dei nostri pubblici esercizi già adempiono, anche grazie alle campagne di sensibilizzazione che abbiamo attuato negli anni passati".
Le tabelle alcolemiche, obbligatorie nei locali che operano dopo la mezzanotte, rappresentano un elemento chiave per informare i consumatori sui sintomi associati ai vari livelli di alcolemia. Questi strumenti evidenziano anche le quantità di alcol che possono far superare i limiti di legge, aiutando i clienti a gestire il consumo in modo consapevole.
"Le preoccupazioni sulle possibili ripercussioni economiche per il settore, pur fondate, nel medio periodo potrebbero affievolirsi” conclude Pieragnoli “Il consumo responsabile è pienamente compatibile con l’esperienza di convivialità che la ristorazione offre, e i nostri esercenti stanno rispondendo con soluzioni pratiche per aiutare i clienti a rispettare la legge senza compromettere il piacere di un buon calice di vino".
“I turisti del vino che dopo la visita in cantina vogliono guidare devono limitarsi a un solo assaggio di vino e per ricompensare il loro sacrificio è giusto far loro uno sconto significativo” spiega Donatella Cinelli Colombini ideatrice nel 1993 della giornata “Cantine aperte” che ha dato il via all’enoturismo italiano. La figlia Violante Gardini Cinelli Colombini, che ora è presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, spiega come più che le parole contano i fatti <> ha detto. La loro è una risposta che anticipa l’inizio dei flussi enoturistici - da Pasqua a Ognissanti - ma coincide con il momento in cui le aziende preparano le nuove proposte per presentarle a chi commercializza wine tours e alle grandi fiere di fine inverno.
I visitatori delle 20.000 cantine italiane aperte al pubblico sono circa 15 milioni all’anno. I canadesi e gli statunitensi arrivano soprattutto in auto o minivan con autista di agenzie turistiche prenotate in anticipo. Gli europei invece viaggiano prevalentemente con la auto propria. Sono questi gli enoturisti a cui offrire il “driver discount”. I controlli delle forze dell’ordine sono capillari lungo le strade e non ci sono alternative costituite da servizi di trasporto pubblico. La carenza infrastrutturale è uno dei problemi, dei distretti del vino, rilevati anche da WineMeridian dialogando con i managers della wine hospitality italiana.
Il “driver discount” ideato da Donatella e Violate Cinelli Colombini prevede uno sconto di 10€ sul prezzo dell’esperienza enoturistica per chi, uscito dalla cantina, guiderà l’auto. Il guidatore dovrà limitarsi a un solo assaggio “che probabilmente sarà il vino top previsto dal programma, nel nostro caso il Brunello Riserva” spiega Violante “ma è bene incentivare questa rinuncia in una logica di sicurezza stradale”.
Anche lo sconto è studiato con attenzione. “Le 5 animazioni proposte in ognuna delle nostre due cantine – Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda – costano da 29 a 60 € escluso i programmi premium per chi cerca l’esclusività che superano i 150€ . Si tratta di prezzi in linea con quelli indicati da WIneSuite-Divinea rispetto all’intera offerta italiana 2024 in cui il 24% delle esperienze risultano nella fascia di prezzo fra 15-24€, il 32% nel range 26-35€ segue un 24% che costa 26-50€ e un altro 20% oltre i 50€”.
“Altri due aspetti su cui le nostre cantine vogliono dare il buon esempio - spiega Donatella Cinelli Colombini - è l’abbinamento di tutti gli assaggi di vino con alimenti tipici del territorio come l’olio evo con pane “sciapo” toscano, i salumi e il cacio pecorino. Una proposta molto gradita dagli enoturisti che rafforza la sicurezza stradale perché non propone assaggi a stomaco vuoto. Inoltre le esperienze sono diverse e progettate su misura rispetto a specifici target: turisti, turisti del vino, grandi enoappassionati, famiglie…”. E in effetti, pur rimanendo sempre legati al grande vino e al territorio, le cantine Casato Prime Donne di Montalcino e Fattoria del Colle di Trequanda offrono esperienze diversificate, istruttive e divertenti. Vanno dal diventare “enologo per un giorno” e produrre il proprio Supertuscan, all’assaggio itinerante accompagnato da musiche scelte da un sommelier musicista.