Il sito che ripubblica il nostro Diario di un soldato nella Grande Guerra è richiamabile a partire dalla homepage del sito del settimanale L'Espresso. Lo stesso contenuto (pubblicato da Nove da Firenze 14 anni fa) è richiamato anche su tutti i siti internet dei quotidiani locali (alcuni sono già operativi, altri lo saranno nei prossimi giorni) del gruppo editoriale.
Tra sabato e domenica saranno pubblicati degli articoli sulle versioni cartacee dei giornali del gruppo, mentre il Settimanale l'Espresso dedicherà un approfondimento nel numero a cavallo del 28 giugno, ricorrenza del centenario dall'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando, evento universalmente riconosciuto come scatenante la Grande Guerra.
On line dal 2000, il diario di guerra pubblicato su Nove da Firenze, consente di fruire di un prodotto culturale di valore contenutistico e divulgativo, depositato a Pieve Santo Stefano nella ormai celebre banca di memoria collettiva. Sabato 20 settembre a Pieve Santo Stefano, in occasione del 30esimo Premio Pieve, l'Archivio dedicherà ampio spazio alla presentazione di questo progetto e del libro edito dal Mulino, e debutterà uno spettacolo teatrale del regista e attore Mario Perrotta, testimonial dell'Archivio e fresco vincitore del Premio Ubu, ispirato ai contenuti del progetto e del libro: uno spettacolo sulla Prima Guerra Mondiale, ispirato alle scritture autobiografiche conservate a Pieve Santo Stefano.
Il Diario di Guerra pubblicato on line da Nove da Firenze è menzionata anche nella mostra in corso in Austria sino al 9 novembre 2014, al Castello rinascimentale Schallaburg, intitolata "La vita nella Grande Guerra 1914-1918". Cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale la mostra a Schallaburg apre nuove prospettive su quella che è conosciuta come la "Catastrofe Primal del 20 ° secolo". Gli sconvolgimenti degli anni 1914-1918 sono stati uno spartiacque e il punto di svolta della storia europea.
La mostra si concentra sulle storie individuali, che mettono in luce le conseguenze e gli effetti della guerra per e sulla popolazione. Nel contesto di una campagna di raccolta, i visitatori della mostra osservano cimeli personali, condividendo così le storie individuali. Numerosi i ricordi privati che non sono mai stati esposti prima. I reperti in mostra ruotano attorno le occorrenze chiave della guerra, l'assassinio del successore al trono, Francesco Ferdinando, lo scoppio e il corso della guerra, ma anche oggetti di uso quotidiano della guerra: artigianato prodotto da prigionieri di guerra, o corrispondenze e lettere struggenti tra soldati e loro familiari.
Dipinti di Egon Schiele o Oskar Kokoschka rivelano come gli artisti hanno sperimentato la Grande Guerra. Rarità provenienti dalle collezioni di musei nazionali e internazionali documentano gli eventi bellici al fronte, ma anche nella zona dietro il fronte e a casa. La mostra si conclude con i ricordi della prima guerra mondiale e la domanda su come sia stato possibile per l'umanità scivolare in un'altra ancora più grande guerra così presto. La mostra è una collaborazione con il Castello di Artstetten e il Museo di Storia Militare di Vienna.