“Il Partito democratico di Firenze si stringe alla disperazione e al cordoglio delle famiglie degli operai morti questa mattina al cantiere di via Mariti. Siamo attoniti e addolorati di fronte all’ennesima tragedia, dopo che nel 2023 in Italia ci sono state più di mille morti sul lavoro, di cui 51 solo nella nostra regione. Si tratta di un lutto costante e abnorme che va considerato nella sua dimensione politica. Non è possibile, infatti, considerare tutte queste morti come se fossero il prodotto di un fenomeno naturalistico, di una catastrofe inaspettata.
Questa scia di morte è il risultato di una logica di produzione che serpeggia nel nostro Paese e che vede la sicurezza del lavoratore come un costo, il lavoro come una merce, e i lavoratori sempre meno come persone e sempre più come mere unità di produzione di valore aggiunto. La nostra comunità non è né sorda, né cieca al dolore di quella parte di Paese dimenticata, che è costretta dal bisogno a mettere in pericolo la propria vita per retribuzioni misere e a lavorare in condizioni troppo spesso di assoluta insicurezza e pericolosità.
Non è tollerabile per una democrazia che, ogni giorno, in media tre persone vadano a lavorare per mettere il pane in tavola e non facciano poi mai più ritorno a casa. Il dolore però non basta più: rimettere al centro la lavoratrice e il lavoratore come persona e non come costo in bilancio, tutelando strenuamente la sua sicurezza, la sua dignità del vivere, il suo diritto alla felicità, di questo c’è bisogno. E se non lo farà la politica, nessun altro potrà. Piangiamo oggi affinché queste lacrime non siano solo del dolore che circonda l’ennesima tragedia, ma di fermo impegno per il lavoro di domani” così il Partito democratico di Firenze.