Il centrodestra (Lega, Forza Italia, Fdi e liste civiche connesse) ha stravinto le elezioni regionali in Umbria con circa il 57% contro il 37% dell'accoppiata Pd-Movimento 5 Stelle. E come partiti, Fratelli d'Italia supera nettamente i grillini: più o meno 10% contro 7%.
Questo risultato, in una regione che come la Toscana è storicamente rossa, fa suonare un deciso campanello d'allarme anche in Rossi & compagni. Perché queste percentuali sono clamorose e indicano un sentimento diffuso tra la gente.
Nel Pd ci sono molti dubbi nella scelta del candidato e anche Il tema delle alleanze sembra essere molto importante: converrà ai democratici stare assieme ai grillini, in un'alleanza che in Umbria ha fatto un clamoroso flop?
In queste ore frenetiche e nei prossimi giorni saranno questi gli argomenti principali nell'agenda politica. Perché da oggi la campagna elettorale è quasi ufficialmente iniziata anche in Toscana che andrà al voto per il nuovo governatore nella primavera 2020.
Per capire, in generale, che aria tira nel Pd, basta vedere un tweet di stamani, di Carlo Calenda che si rivolge al segretario Pd: "Caro Zingaretti non credo che la sconfitta in Umbria derivi dal mio 'disimpegno' dovuto all'alleanza con i 5S. Altro non voglio aggiungere. La situazione è grave. A disposizione per parlarne quando e se vorrai".
Il segretario provinciale della Lega fiorentina Alessandro Scipioni gongola e parte all'attacco: "Il de profundis dell'alleanza governativa, porta una grande speranza alla provincia di Firenze dove in occasione delle regionali il voltafaccia del Movimento Cinque Stelle ai suoi elettori e l'arroganza del Partito Democratico verrà severamente punita.
Suonano a morto nella vicina Umbria, una regione storicamente rossa dove il ribaltone assoluto che c’è stato è la riprova che non hanno più credibilità.Il PD è una contraddizione continua sempre più avvinghiato alle poltrone e sempre più distante dalle persone, mentre i pentastellati pagano un'alleanza innaturale che è un indegno accordo volto a rinnegare la volontà Popolare, tanto inneggiata da loro, e tutti i principi protestatari che li hanno portati ad alti livelli di consenso, scegliendo di gettarsi in un abbraccio mortale, con un partito che difende le Elite e gli apparati che loro hanno sempre detto di combattere.L'onda forte della volontà del Popolo arriverà presto a Firenze e porterà via quello che una volta era il PD più forte d'Italia ed oggi si è ridotto ad essere l'ombra di se stesso.Dello strapotere egemone del Partito Democratico tra pochi mesi non resterà che un pallido e sbiadito ricordo per gridare “la Toscana ai toscani”, e Firenze sarà il fulcro di un cambiamento epocale".