Nella polemica sui vaccini over 80 che divampa da giorni ai danni del Presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, ci sarebbe da tenere conto che la Toscana, nel caso degli anziani ospiti di residenze sociali assistite, si posiziona ai primi posti della classifica nazionale, con il 100% di prime dosi somministrate e solo il 20% che attende ancora la prima.
Tuttavia, dati i ridotti numeri (18.000 degenti in Rsa) questa "categoria", si può interpretare come un modello di riferimento che non è stato seguito per la generalità degli over 80. Infatti nel primo caso c'è una comunità concentrata, mentre in Toscana bisogna ammettere che non ha funzionato proprio il decentramento ai medici di famiglia. Probabilmente non si è nemmeno valutata la differenza tra un medico di base operante in un centro storico, o in area montana (dunque con maggiore concentrazione di anziani) e un medico di base con lo studio un'area residenziale periferica (quindi con popolazione più giovane). Con il risultato che alcuni anziani non hanno ancora la minima idea di quando riceveranno la prima dose.
Per valutare la piega distruttiva che ha preso la polemica politica nelle due ultime settimane, bisogna mettere sulla statera anche i dati delle scuole: per fare un esempio in Liguria è stato vaccinato il 17% del personale scolastico, mentre in Toscana (e da molto tempo) il 73%. Ma a che è servita la loro vaccinazione, se poi le scuole sono state chiuse per decreto governativo e gran parte degli insegnanti da oggi restano a casa?
Approfondimenti
Il punto -come denunciava nei giorni scorsi Potere al Popolo- è che la Regione non aveva redatto un vero e proprio piano vaccinale. Se le cose accadono in modo non pianificato, è chiaro che gli esiti possono essere frutto del caso. Basti pensare ai tanti soggetti fragili over 80 che non sono stati vaccinati, mentre molti fragili under 80 sì. Stessa cosa per i caregiver di under 80 (il caso Scanzi). In questo ultimo è stato commesso proprio un errore nella redazione della circolare regionale (...il solito copia incolla).
D'altra parte la frase "nella vita capita di fare sbagli" non è una risposta accettabile da parte di un politico navigato come Eugenio Giani. Pare quasi aver tirato lui la volata ai fischi.