Albert Gudmundsson entra e ribalta la partita. La Fiorentina sconfigge la Lazio grazie all'ingresso in campo dell'islandese e a un cambio di modulo che ha dato i suoi frutti. Nel primo tempo la Lazio ha dominato, mentre la Fiorentina non è riuscita a costruire gioco o forse ad avere un gioco. Lanci lunghi per un Kean molto reattivo e vivace e poco altro. Una Fiorentina sconcertante che non faceva certo prevedere un esito favorevole della gara. Poi nel secondo tempo Palladino passa alla difesa a quattro(la prima volta in stagione) e con l'ingresso di Gudmundsson cambia tutto. Palladino salva la panchina e ottiene dopo i tanti pareggi una vittoria che fa ben sperare nel futuro
Dopo un minuto di raccoglimento per Totò Schillaci, “eroe delle notti magiche” del 1990. comincia una gara che vede subito più propositiva la Lazio. Al quinto minuto′ Zaccagni va via a sinistra. Quarta lo mette giù rischiando il giallo. La punizione non ha esito ma la Lazio insiste. Al decimo arriva un'occasione per la Fiorentiona. Dopo un buon recupero di Cataldi, Kean libera Colpani, che davanti alla porta tira in diagonale. Provedel ci mette il piede e la palla finisce clamorosamente sul palo. Dodo la rimette in mezzo, ma Kean e Bove non riescono a metterla in rete. Al 19' Isaksen ci prova da una buona posizione ma De Gea non si lascia sorprendere.
Al 23′ i viola si riaffacciano in area laziale con un colpo di testa di Bove che finisce alto. Ma è' la Lazio a fare la partita e ad attaccare con continuità . Al 35' De Gea respinge in tuffo un bel colpo di testa di Gila. Poi il portiere evidenzia la sua classe un minuto dopo. Dopo una : percussione di Dia, un tiro in diagonale è neutralizzato con un grande intervento dal portiere viola.
La Lazio continua a spingere la Fiorentina cerca di proteggersi, ma al 41′ arriva il gol laziale: dopo una punizione di Tavares, Gila colpisce di testa a centro area, in anticipo su Comuzzo, e mette in rete.
Nella ripresa Palladino toglie Biraghi per Ranieri, toglie Quarta e schiera Gudmundsson.
E l'islandese è la scintilla che accende la squadra .Gudmundsson conquista un rigore. Si alza e ha già il pallone in mano per andare sul dischetto. E' tranquillo e con grande freddezza batte Provedel e regala il pari ai viola. Palladino cambia anche il modulo difensivo: si passa a quattro: con Dodò e Gosens arretrati, in linea con Ranieri eComuzzo. Al 15′ un cross di Dodo arriva a Gudmundsson che calcia fuori. Al 19′ Palladino toglie Mandragora per Kouamè: nel tentativo di dare spinta all’attacco.
E la Fiorentina prova a pungere con Kean che impegna Provedel in una gran parata, con respinta a terra. Al 35' ci prova Colpani dopo un' azione corale di tutto l’attacco, ma la palla è fuori di poco.. Palladino sostituisce Colpani con Ikonè. Poi toglie Cataldi per Adli. Al quarantesimo una buona ripartenza viola non ha esito. Ikonè lancia Kouamè che sciupa tutto. Ma al 42′ arriva un fallo in area di Tavares su Dodò. L'arbitro non vede, ma è richiamato al Var.
La visione del replay lo convince e concede il rigore. Gudmundsson riprende il pallone in mano va sul dischetto e segna il gol della prima vittoria della Fiorentina. Il miglior esordio per il calciatore. islandese e una speranza per i tifosi che scandiscono entusiasti il suo nome
Queste le parole di Raffaele Palladino al termine della gara. “Ci siamo tolti un peso, sinceramente si. Questa vittoria è arrivata in maniera difficile, sembrava una partita maledetta. Siamo andati sotto e si è complicato tutto. Mi è piaciuto lo spirito di tutti, ho capito di avere un grande gruppo con dei grandi uomini. La dedichiamo al nostro presidente e ai nostri tifosi”.
“Non vado dritto su un sistema solo. Vi ho detto che possiamo giocare a tre o a quattro, oggi abbiamo raggiunto la maturità per poter cambiare, ma sto lavorando con la squadra solo da due settimane. Nel primo tempo siamo stati timorosi, possiamo sbagliare ma voglio più coraggio. Nella ripresa siamo stati diversi anche caratterialmente“.
E a proposito di Gudmundsson: “Lo aspettavamo a braccia aperte, era da maggio che non giocava. In ritiro col Genoa ha avuto un problema fisico. Da martedì abbiamo lavorato con lui, oggi non mi aspettavo un impatto così devastante, ma la squadra l’ha messo nelle condizioni di giocare bene. Siamo davvero felici”.
Interrogato sui cambi : “Ci sono i cambi, chi è entrato ha fatto la differenza. Oltre a Gudmundsson e Ranieri, anche Kouame, Ikoné e Adli. Non esiste una Fiorentina di titolari e riserve”.
FIORENTINA-LAZIO 2-1
FIORENTINA (3-5-1-1): De Gea; Quarta (dal 1’s.t. Gudmundsson), Comuzzo, Biraghi (dal 1’s.t. Ranieri); Dodo, Mandragora (dal 20s.t. Kouame), Cataldi (dal 37’s.t. Adli), Bove, Gosens; Colpani (dal 35’s.t. Ikone); Kean. A disposizione. All. Palladino
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari (dal 23’s.t. Marusic), Patric, Gila, Nuno Tavares; Castrovilli (15’s.t. Rovella), Guendouzi; Isaksen (dal 15’s.t. Tchaouna), Dia (dal 23’s.t. Pedro), Zaccagni; Noslin. All.: Marco Baroni
Arbitro: sig. Matteo Marcenaro – sez. Genova
Marcatori: 40’p.t. Gila (L), 5’s.t. Gudmundsson (rig)(F), 44’s.t. Gudmundsson (rig)(F)
Ammoniti: 11’p.t. Gosens (F), 26’p.t. Isaksen (L), 42’p.t. Biraghi (F), 40’s.t. Patric (L), 44’s.t. Tavares (L), Dodo (F) 48' s.t.Gud